Siamo ciechi e sordi alla minaccia integralista
venerdì 28 novembre 2008 Il Giornale 8 commenti
Il Giornale, 28 novembre 2008Mentre scriviamo, a più di 24 ore dal suo inizio, l'attacco terroristico di Mumbai è ancora in atto, come per rappresentare quello che il mondo intero vive ormai da parecchi anni senza rendercene conto: una vera guerra del terrorismo contro tutto quello che viene ritenuto parte dell'egemonia occidentale, tutto ciò che appare un ostacolo sulla strada della vittoria della Jihad mondiale. L'ammirevole India, il grande protagonista democratico del subcontinente asiatico, spaccato e povero ma fieramente avviato sulla via della democrazia e dello sviluppo, è in questo momento il teatro della marcia terrorista che se non ci affretteremo a combatterla, lambirà le nostre porte. Lo scontro mussulmano-indù, sempre latente con una minoranza di 160milioni di mussulmani, è ritornato a galla nel 2002. I mussulmani, all'attacco hanno subito severe repressioni: ma l'attuale conflitto per il Kashmir con il Pakistan è di fatto condito di moltissime venature fondamentaliste, che hanno reso i giovani islamici massa di manovra per i più grandi disegni jihadisti.
Gli obiettivi strategici del terrore e persino le sue scelte estetiche sono state, negli anni passati, puntuali: a New York le Twin Towers, il sogno e l'ambizione economica americana; a Gerusalemme la vita quotidiana, università, autobus, supermarket, quello che gli ebrei, dopo secoli, hanno chiamato Patria; a Londra e a Madrid le subway, vie di comunicazione verso la modernità e l'integrazione europea. In quegli attacchi è stato usato soprattutto l'esplosivo; a Mumbai invece è stata occupata la città manu militari con le armi automatiche; ben dieci sono stati i luoghi prescelti, l'ambizione di vittoria è stata suprema, l'esplosivo è stato fatto brillare durante tutta la giornata, i morti e i feriti sono stati disseminati ovunque fra indiani e stranieri senza discriminazione purché fosse morte, Al Qaeda e i suoi alleati hanno messo in scena a beneficio dei media l'occupazione territoriale islamista di un Paese in bilico, hanno indicato l'India confusa e atterrita come un facile terreno di conquista una volta sconfitta l'influenza occidentale e la componente indù. Al Qaeda, e non da sola, si è presentata con la grande ambizione di sovvertire la strada dello sviluppo di una combattuta democrazia di un Paese che, con tutte le sue controversie, non si è abbandonato alla satrapia o al patteggiamento col terrore, come invece hanno fatto l'Afghanistan e il Pakistan. Non dimentichiamo che i terroristi hanno cercato di isolare, fra gli ostaggi, americani, inglesi e israeliani; e che hanno mescolato gli obiettivi locali (ospedali, stazione, persino la stazione di polizia) sia ai grandi alberghi internazionali, sia alla "Casa" dei Habad, un centro religioso ebraico. Che può esserci di più espressivo? Con chi non ce l'hanno i terroristi islamisti? Dove sono i loro limiti? Quali limiti morali circa i diritti dei civili non sono disposti a superare? Siamo tutti nel loro mirino ed è vero oggi ciò che Bin Laden proclamò già nel 1998: una grande guerra contro i Crociati e gli Ebrei. Da allora, siamo ancora sordi e ciechi.
domenica 30 novembre 2008 19:59:32
Sono sconvolto per la ferocia e l'assenza di umanità di quanti hanno provocato la tragedia di Mumbai e per la fredda determinazione con la quale sono stati uccisi, tra le altre innocenti vittime, gli ebrei del centro Chabad Lubavich. Questa ideologia di morte va sconfitta, non esistono scusanti o cedimenti. Con intelligenza e determinazione, sconfiggeremo quest'onda oscurantista e criminale.
maria angela gobbi , Colico (Lecco)
venerdì 28 novembre 2008 20:00:43
Non mi piace-già detto in altra occasione-quel "Siamo".Io e moltissimi che la pensano come me ne siamo più che consapevoli , e vorremo però sapere come e/o cosa fareSono i politici,alcuni più altri meno,che non fanno il loro dovere ,ma pensano solo in termini elettorali.Timorosi di non essere abbastansa "corretti" non agiscono come dovrebbero .Saluti.
Francesco Birardi , Firenze
venerdì 28 novembre 2008 19:55:04
All'Europa fa comodo essere cieca e sorda : spera così, vigliaccamente, di "salvarsi" dall'onda islamica. E invece sarà la prima a esserne travolta. A nulla è servita la lezione storica del Nazismo. E' evidente che il "nodo" del problema non è la forza di AlQaeda e dei terroristi islamici, ma la pavidità e la debolezza dell'Occidente. Soprattutto dell'Europa. Ed è altrettanto evidente che se l'Occidente non saprà ritrovare un minimo di amor proprio e di orgoglio, la sua fine sarà solo questione di tempo. E' un evento che si è già ripetuto molte altre volte nel corso della Storia.L'Islam è una civiltà, questo non si può negare, ma incompatibile con la nostra civiltà, o con ciò che noi definiamo "civiltà" : le libertà individuali, i diritti umani, tutte le faticose conquiste dell'Occidente. L'Islam è strutturalmente incompatibile con tutto ciò, a meno che non si riformi radicalmente : il che mi sembra possibile solo se costretto con la forza. Finché vivevamo in mondi erano separati, poteva essere accettabile. Ma oggi, con la globalizzazione, con l'esplosione demografica dei paesi islamici e l'invasione dell'Europa, non è più possibile : o i nostri valori o i loro. E il "dialogo"? Si può avere con l'Islam lo stesso rapporto che si poteva avere col Nazismo : o lo combatti o lo subisci. La guerra per la nostra sopravvivenza è in corso almeno dal 2001. Ai molti odiatori dell'Occidente fa comodo negarlo, o tifare più o meno apertamente per la parte opposta. E noi, fino a quando nasconderemo la testa nella sabbia?
Motty Levi , Barga/Italia Talpiot/Israele
venerdì 28 novembre 2008 19:30:29
Quello che m'ha lasciato un po' interdetto era il fatto che la totalità delle stazioni televisive nazionali italiane, SKYItalia inclusa, parlavano di una "caccia" di quei terroristi ai britannici e agli americani, senza dire che nello stesso mirino c'erano anche gli israeliani. Mia moglie, non ebrea, mi disse che magari era meglio così, perchè ci sarebbero persone che avrebbero detto: "Ecco, si stavano cercando quei guerrafondai lì, perchè ci devono andare di mezzo anche gli altri?" Sicuramente, l'informazione è stata manovrata in quel senso che, comunque, non getta una luce gloriosa sulla percezione di noi ebrei in Italia. Altri giornalisti e certi sedicenti "esperti" di terrorismo (ma dove le studiano quelle robe?) si sono sdati a tutto spiano a criticare l'operato dei vari servizi segreti come se dovessero a fare a gara con Michael Moore Nessuno di quei ahhhh così saccenti giornalisti ha potuto farsi una rima sulla sigla terroristica di "Deccan Mujaheddin". E perchè dovrebbero? Certi di quei giornalisti incontrano terroristi ricercati da anni per un'intervista, ma quando, in seguito, interrogati dai servizi s'appellano al segreto professionale. Se non lo sanno certi giornalisti chi sono i "Mujjaheddin del Deccan", chi lo saprà mai? Anch'io, tanto per confondere le acque posso creare un ominoso gruppo chiamato "Le Benodoranti Semivergini Mica Tanto Apostole Del Prachomai" e sortire per un'azione altrettanto spettacolare, questa volta totalmente legale, ma per nulla prevvista, nè dalla buoncostume, nè dal Comune. E' triste che alla gente non è chiaro che si possa addestrare una sola persona totalmente dislocata da altre persone che hanno un addestramento analogo e farli concertare un'azione senza che si siano mai viste prima. Questa è un'azione di guerriglia consolidata da quando Sertorio, in Spagna, dovette difendersi prima da Silla e poi dal Senato. Un'a strategia che viene analizzata in tutte del Scuole di Guerra di tutto il mondo.
Joey Fatigati , Caserta, Italy
venerdì 28 novembre 2008 19:21:55
La ferocia di questi terroristi avrà sempre buon gioco fin quando i paesi democratici non decideranno che trattasi di una lotta all'ultimo sangue e che, per vincerla,occorre porre un limite,sia pur temporale, ai metodi democratici .Io sono sempre del parere che i resti dei poveri kamikaze del terrore dovrebbero essere sepolti in pelli di maiale. Sono certo che ciò sconvolgerebbe i piani di quei cattivi maestri che promettono agli assassini il paradiso di Allah!Joey Fatigati
Yosef Tiles , Israel
venerdì 28 novembre 2008 19:09:44
ok ma cosa proponi?Gia che si arriva a capire il pericolo, forse bisogna fare un passo avanti e prporre qualche soluzione?negli anni trenta, i progresssisti hanno fatto i pacifinti nei confronti del nazismo,come fanno oggi i sinistri,che non capiscono di essere al servizio della destra islamica.ma forse è giunto il momento di proporre come fermare l'ondata islamica?Contro il pensiero debole c'è una soluzione semplice, ma non è politicamente corretta.
mario cossu , roma it.
venerdì 28 novembre 2008 18:42:47
Cara Fiamma,sono ancora una volta perfettamente d'accordo con te. Mi meraviglio soltanto che,ancora una volta non si sia levata qualche voce dalla sinistra antbushiana, per accusare Israele e la CIA di essere i mandanti della strage,per fomentare odio e razioni inconsulte. In ogni modo noi,che ci piangiamo ancora addosso per non avere riconosciuto dignita' politica alla 'cosiddette' (ricordi?) Brigate Rosse,saremo sempre pronti ad ogni compromesso,anche il piu infame, per salvare la pelle e la pancia.
NICK DELOITE , ELBERTON GA 30635
venerdì 28 novembre 2008 18:35:01
Cosa dire ? Una volta di piu' i mussulmani sono all'attacco. E" nel loro DNA la distruzione dell Occidente sia esso Cattolico o Ebraico o Hindu.Perche' stare qua ancora a stupirci ?Piuttosto ,approfittando della crisi finanziaria mondiale (che non li tocca per i due noti motivi a loro vantaggio) stanno comprando pezzi di terra e pezzi di industrie in tutto il mondo con il solo fine di mussulmanizzare il resto del mondo.Credo che stiamo toccando il punto di non ritorno; sono talmente inseriti nel tessuto socio-economico di Eurabia che il tempo stringe. O patti chiari a difesa del sistema Giudaico-Cristiano o fuori dalle scatole, senza se e senza ma! Bisogna tirare fuori ADESSO gli attributi o sara' troppo tardi. Ci rimane Israele egli USA ma tutti la' non potremo andare ..........