Fiamma Nirenstein Blog

SHARON-PERES, UN « GIANO» PER ISRAELE LA STRANA COPPIA

giovedì 22 marzo 2001 La Stampa 0 commenti
Fiamma Nirenstein PERES e Sharon, erano due padri della patria agli antipodi: il primo un sionista di sinistra, un’ intelligenza pura senza storia militare ma con una mente strategica che lo ha portato a inventare l’ aviazione e la bomba atomica e poi a disegnare l’ utopia della pace e del Nuovo Medio Oriente. Il secondo, di destra, un militare condottiero di uomini e inventore di tattiche vincenti per i suoi carri armati ma non uno stratega nè un intellettuale, e soprattutto un leader con i piedi saldamente piantati per terra, anche quando la terra brucia. Nei giorni in cui Sharon è stato in America e Peres è rimasto in Israele col ruolo di Ministro degli Esteri e anche di Primo Ministro supplente, si può scorgere quello che i due patriarchi fanno l’ uno per l’ altro, e anche quello che, da impavidi giocatori, rischiano con coraggio. Sharon con Bush è stato un vero Peres, duro contro i terroristi mentre propone misure di sollievo per la popolazione, puntando al cessate il fuoco per riprendere i colloqui di pace. Peres è stato un vero Sharon, ricevendo ieri cortese ma fermo la Commissione Mitchell, un gruppo internazionale di cui fa parte anche Solana, incaricata di verificare le responsabilità della violenza. Nessuno è più convincente di lui nel presentare al gruppo di esimi ospiti Arafat, il suo antico partner, come l’ uomo a cui fa capo la catena degli attentati, nel ripetere che mai Israele ha attaccato limitandosi a rispondere. E soprattutto, spiegando che va bene per Israele la commissione di verifica dei fatti invitata da ambo le parti, ma che mai più Israele accetterà la commissione internazionale richiesta da Arafat, che, ha detto con severità , potrebbe di fatto visitare solo l’ esercito di uno stato democratico come Israele e non potrebbe di sicuro ispezionare Hamas, o i terroristi della Jihad, o i Tanzim, o ha aggiunto molto diretto, gli uomini di Forza 17 (quelli più vicino a Arafat) che sono dietro gli attentati. Chi può dubitare tuttavia che il Premio Nobel per la pace faccia queste osservazioni pur con il più profondo desiderio di sedersi di nuovo al tavolo delle trattative? Sharon dona a Peres la grinta e la concretezza che Israele gli ha sempre rimproverato di non avere. Peres conferisce a Sharon la credibilità che gli è tanto difficile recuperare anche rispetto al noto episodio di Sabra e Chatila. E certamente gli ispira quella strana dolcezza e buona educazione (Peres ne è maestro) che ha inaugurato da quando è Premier. Israele può contare adesso, in tanta delusione e disperazione, sul suo Giano Bifronte, pragmatico e intellettuale, che è stata la ricchezza del primo sionismo. I due vecchi però sanno che d’ un tratto l’ uno può fare una mossa politica che l’ altro non accetterebbe mai. Il bel giuoco può rovesciarsi, trasformare l’ immagine storica dei due per sempre. Loro lo sanno, ma sono due vecchi coraggiosi.

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