Se per i politici d'Egitto la gara è a odiare Israele
Il Giornale, 12 maggio 2012
Dopo il timore che le elezioni in Algeria, si concludessero con una vittoria islamista, un’apparente vittoria del fronte laico: il Fronte di Liberazione Nazionale (NLF, presidenziale) ha ottenuto 220 seggi su 462, mentre gli islamisti ne hanno ottenuto 66. Il raggruppamento democratico Rnd del primo ministro Ahmed Ouyahia si è attestato al secondo posto con 68 seggi. Risultati ufficiali. Ma è finita qui? Lo schieramento islamico “Alleanza Verde” subito ha denunciato “massicci brogli”: dice che i dati del governo sono truccati, e aggiunge che “Il Paese è in pericolo”. La memoria è allarmante: dopo le elezioni del 91 quando il FIS fu cancellato militarmente (e ancora oggi partecipa alle elezioni) l’Algeria ha avuto non meno di 200mila morti.
I tempi sono cambiati, ma per chi non conosce la democrazia esercitarla comporta dei rischi: la tv egiziana ha presentato alla folla che si accalcava nei caffè i due candidati alle presidenziali Amr Moussa, veterano laico, ex segretario della Lega Araba, e Abdel Moneim Abol Fotouh, della Fratellanza Musulmana. Il primo confronto tv mai tenutosi. L’Egitto ha in questo momento problemi economici e sociali, strazianti, la miseria avanza, la confusione è sanguinosa. Eppure i due dopo essersi diffamati a vicenda hanno scelto di impostare la loro nobile gara su chi odia di più Israele, promettendo di cancellare il trattato di pace. Ma che bella idea, che statisti con una visione di progresso, di pace, di benessere..Povero Egitto, se questa sarà la sua democrazia.
Onorevole Nirenstein,Cara Fiamma, mi auguro che la comunità internazionale senta il dovere di impegnarsi a non abbandonare i giovani e tutte le menti egiziane che hanno avuto il coraggio e la forza di essere combattenti per il pensiero libero e critico contro coloro che li hanno sottomessi al destino di padroni, senza leggi che parlino di ideali di ordine e di moderazione politica; per costoro odiare e uccidere chiunque, quando si è più forti numericamente, è per loro un diritto legittimo.Per cui rivolgiamoci agli egiziani, quei tanti, che hanno favorito una spinta creativa politicamente e che credono nelle vere innovazioni istituzionali.Agli egiziani, quelli, tanti, forti del loro bagaglio culturale, da loro mai dimenticato o strumentalizzato, si rivolga il nostro sguardo e si tenda loro un abbraccio di amicizia e di augurio a non sottomettersi ad altri mediocri e pericolosi politicanti.
Andrea Storace , La Spezia
Cara Fiamma,cosa avremmo potuto aspettarci di differente?Secoli di antiebraismo no si cancellano certamente per un trattato di pace firmato tra l'altro da un presidente che , per questo, ci ha rimesso la vita in un attentato!Un cordiale salutoAndrea Storace
Andrea Storace , La Spezia
Cara Fiamma,cosa avremmo potuto aspettarci di differente?Secoli di antiebraismo no si cancellano certamente per un trattato di pace firmato tra l'altro da un presidente che , per questo, ci ha rimesso la vita in un attentato!Un cordiale salutoAndrea Storace
ADRIANO ROMALDI , FALCONARA MARITTIMA (AN) ITALIA
Quando non si appartiene ad una Razza od Etnia non si riesce, se non dopo faticoso cammino, sempre più difficoltoso, a comprendere gli stati d'animo di quelle Popolazioni.Così risulta per me difficile capire sino in fondo i sentimenti del Popolo Ebraico e quello che la Gente può provare ascoltando o leggendo le notizie sulle vicissitudini delle Nazioni Arabe.Sono stato in Israele due volte ed ho trovato gli Ebrei veramente tolleranti; a dispetto di Coloro, che nel mondo Cattolico, non vogliono accorgersi di questa realtà.Ho conosciuto anche un pò gli Arabi e non posso dire la stessa cosa di uesti ultimi; in fattoi di tolleranza e sempre pronti alle rivendicazioni.Eppure sono vicino ad Israele perché, come Lei ha ben spiegato nel Libro: Israele siamo noi", mi sento molto Ebreo ed Occidentale che Arabo o Altro.Lasciamo perdere questi proclami anche se dobbiamo conviverci e sorridere; voi Ebrei riuscite veramente bene a farlo.SalutiAdriano da Cingoli