Se l'Unesco requisisce i patrimoni della storia ebraica
venerdì 23 ottobre 2015 Il Giornale 5 commenti
Il Giornale, 23 ottobre 2015Ci provano e ci riprovano a cancellare il legame millenario del mondo ebraico con la sua più certificata e indispensabile origine nella terra d'Israele, anche se alla fine i palestinesi hanno dovuto rinunciare a presentare la mozione con cui chiedevano all'Unesco di riconoscere il Muro del Pianto come parte integrante della Moschea di Al Aqsa. Sì, avete capito bene, avevano pianificato di incamerare il più grande monumento al passato degli ebrei, il maggiore simbolo del loro attaccamento a Gerusalemme in territorio di dominio islamico. Non è cosa da poco: si tratta della conquista simbolica del luogo più santo alla tradizione religiosa ebraica, un'aggressione culturale e morale di prima grandezza. E anche di una mossa intelligente dato che fin'ora il voto dell'organizzazione dell'ONU per l'educazione scientifica e culturale è stato sempre molto compiacente.
Infatti per il Muro del Pianto non è andata e all'ultimo momento la mozione è stata corretta perché si sono tirati indietro persino Russia, Cuba e Cina, gli abituali alleati dell'offensiva che disegna i palestinesi come eredi legittimi della tradizione dell'area.Tuttavia con 26 voti favorevoli, 5 contro e 23 astenuti sono stati attribuiti ai palestinesi due siti fondamentali per la trazione ebraica. Il primo è la Tomba di Rachele, un piccolo, elementare monumento commovente fuori di Betlemme: Rachele è una delle quattro madri d'Israele, e la casa che funge da sepolcro un luogo ancora più caro agli ebrei perché secondo la tradizione ogni donna che desidera un bambino deve compiervi un fruttuoso pellegrinaggio.
Il secondo sgarro storico e religioso l'Unesco lo fa con la Tomba dei Patriarchi a Hebron, dove si venera da millenni la memoria di Abramo, Isacco e Giacobbe, di cui niente di più biblico si può immaginare. Oltre a queste fantasiose attribuzioni dell'Unesco, la mozione continue una serie di condanne allo Stato ebraico, che propalano una quantità di bugie e di pretese di legare le mani agli archeologi e ai restauratori di Israele. Vi si bacchettano scavi archeologici e interventi di ogni genere a Gerusalemme, come se Israele non avesse nessun diritto a agire dentro la Città Vecchia, e soprattutto quando è noto che volontariamente e con malizia per via dei lavori ordinati dall'Waqf sono stati spazzati via con le ruspe a quintali reperti che avrebbero potuto ricordare la storia dei Templi di Gerusalemme, quello di Salomone e quello di Erode, retaggio ebraico mille volte descritti nei testi antichi e riconosciuto in altri tempi dall'Waqf stessa.
Lo Stato d'Israele ha respinto con sdegno la risoluzione del comitato esecutivo dell'Unesco spiegando che "la risoluzione si propone di trasformare il conflitto israelo-palestinese in uno scontro religioso" e che il comitato "si è unito ai piromani che hanno dato fuoco ai uno dei luoghi più sensibili dell'umanità". Anche il direttore generale dell'Unesco Irina Bokova aveva avvertito che una presa di posizione così estremista avrebbe "alimentato tensioni" ma i pompieri sono riusciti a spengere solo una parte delle fiamme che possono davvero portare a un disastro. Infatti quanto più i palestinesi gioiscono perché agli ebrei viene negato persino il diritto di poter almeno visitare, e in numero limitato, il luogo più sacro, il Monte del Tempio, tanto più si sentiranno rafforzati nella loro tecnica negazionista circa la storia a Gerusalemme. Netanyahu ha dichiarato comunque che "i profondi legami ebraici ai luoghi santi di Gerusalemme e delle sue vicinanze (ci si riferisce a Betlemme e a Hebron ndr) sono innegabili, e nessuna decisione dell'Unesco potrà cambiarli".
La fallita richiesta dell'annessione del Muro del Pianto ai beni islamici dà la misura di chi attui la sovversione dello status quo: è la tecnica infatti di chi nega il rapporto legittimo fra gli ebrei e lo Stato d'Israele.Il Muro del Pianto, costruito 800 anni prima delle Moschee per contenere il terrapieno del Secondo Tempio non è solo una grande audace costruzione di pietre rosate: è la casella postale del Padreterno in cui, piangendo, la gente di tutto il mondo, e non solo gli ebrei, ficca bigliettini che chiedono aiuto per una guarigione miracolosa, un amore impossibile, il pane, la pace... Chi non ricorda papa Wojtyla col suo biglietto infilato con mano tremante in una fessura? chi non conosce i singhiozzi delle folle ebraiche che si riuniscono al tempio nella ricorrenza di Tisha be Av quando si ricorda la caduta del Tempio nel 70 d.C.? Quale ebreo non ha sognato, a New York e a Roma come nello shtetl e anche nel campo di concentramento,che almeno una volta la sua mano toccasse quelle pietre? E' barbarico trasformare la storia ebraica in territorio di conquista, fa il paio con la distruzione islamista di Palmira.
lunedì 26 ottobre 2015 16:35:34
Ciao Fiamma è una vergogna che tentino di derubare gli ebrei anche della propria storia!mi meraviglio che UNESCO si presti a questo gioco.si può fare qualcosa?mandare mail di protesta per es?e a quale indirizzo? Tutta la mia solidarietà Caterina
Massimo Maggioni , Piombino
sabato 24 ottobre 2015 19:02:37
Il tentativo di annientamento, se possibile, dei monumenti della storia e della tradizione ebraica è solo un momento della strategia di dominio islamico che vede in Israele il nemico mortale. Quando l'Europa si renderà conto che l'inascoltata "profezia" di Houellebecq non è una fantasticheria?Tanti cari saluti.
Piero Sammut , Southampton Inghilterra
sabato 24 ottobre 2015 16:56:53
Signora Nirenstein,Voi da sempre siete molto ragionevoli, anzi troppo. Questi Barbari non sono e non saranno mai ragionevoli. La loro finta religione e roba da pazzi. Immaginarie che Maometto salto in paradiso,insieme con il suo cavallo dal tetto della moschea,che non era ancora neppure costruita. Ragione di lunatici, matti, e anche assassini . Ma fare saltare questa leggenda in aria , con quelli che ci sono dentro sono dentro.
Davide Abraham , Romania
venerdì 23 ottobre 2015 18:34:10
Ciao Fiamma,sono totalmente d'accordo con te. Non si tratta solo di un oltraggio all'Ebraismo, ma anche di un crimine contro l'umanita perche e un tentativo di delegittimizzare il popolo Ebraico. Purtroppo l'UNESCO dimostra sempre di piu di non essere diventata, come anche l'ONU (purtroppo), altro che una banda di gangster controllati da prepotenti con la Keffiah, assetati di sangue ebraico. Come diceva una conoscenza, se i Palestinesi proporranno che la Terra e piatta, l'UNESCO certamente fara passare una risoluzione che lo dichiari in tal senso. Spero che un giorno le cose cambieranno, e che l'umanita non si lasci mai piu controllare da coloro che non pensano ad altro che a cercare di massacrare ebrei.Davide
giuseppe casarini , binasco (MI)
venerdì 23 ottobre 2015 10:05:05
Ben scritto.shalomggc