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RITRATTI D’ ORGOGLIO Dodi, lo spettacolo diventa vita « Amare una donna è straordinario»

sabato 8 luglio 2000 La Stampa 0 commenti
Fiamma Nirenstein CYRANA adesso il naso non ce l’ ha così lungo, ma conserva anche di prima mattina l’ aria dinoccolata e paradossale che ha nel vestito da scena nella foto in bianco e nero che mi fa vedere. E’ l’ ultimo spettacolo dell’ attrice comica romana Dodi Conti, ma è anche una testimonianza di vita che non potrebbe uscire dalle sue labbra più naturale, innocente e partecipato: « Questa è Cyrana che ama Rossana e attraverso Roberto le rivela il suo amore, e anzi le parla dell’ Amore con l’ A maiuscola, poetico e profondo com’ è in verità l’ amore fra donne. E questo è Roberto, buono ma goffo, che usa le parole di Cyrana per sedurre la donna che ama. Ma alla fine Rossana capirà , e noi abbiamo fatto finire bene la storia: Rossana amerà Dodi, anzi, no, Cyrana» . Così deve’ essere, assertivo e fiero l’ amore gay per quest’ attrice nata in Argentina, una madre costumista a Cinecittà che l’ ha cresciuta fra gli abiti meravigliosi dei film di Visconti, un padre dolcissimo e sostanzialmente imbelle che faceva sempre lui la spesa e preparava il pranzo (« infatti noi donne di casa Conti, come cuoche, un disastro» ) e loro, le cinque sorelle figlie della loro epoca, tutte vivaci, tutte anticonformiste, come dice Dodi « tutte come me. E quando rivelai la mia vita in pubblico, una di loro mi disse: “ Non ti preoccupare per me. E’ talmente trendy avere una sorella gay” » . Dodi è molto alta, molto magra, un volto scuro come una nocciolina sudamericana, una bella donna ironica: « In teatro posso fare quel che voglio, ma al cinema sono un genere Tina Pica» . Non si butti giù , Tina Pica era una napoletana ossuta, per quanto bravissima lei una giovane donna alta un metro e settantacinque. « Intendo dire che sono una caratterista, certo non una star patinata. Ma mi piace molto così . E dopo il coming out in tv mi sento ancora meglio di prima» . Dodi, invitata allo show di Catherine Spaak, « Harem» , nel novembre scorso, per parlare del coté omosessuale dei suoi spettacoli comici si sentì alquanto perplessa: « Anzi, impaurita. Altra cosa è vivere in una verità di cui fanno parte i tuoi cari, le tue amiche e i tuoi amici. Ma mettersi sotto le luci dei riflettori, è un azzardo per tutti, e in particolare per chi vive nel mondo dello spettacolo.Un mondo apparentemente ridanciano e compagnone, in cui però occorre molto coraggio per rimanere nudi» . Però alla fine Dodi decide di sedersi con la Spaak, la Mussolini e Claudia Gerini e di parlare: « Ho raccontato di me, perché di quello parlano i miei spettacoli, e ho parlato d’ amore, di quanto è solitaria però straordinaria la vita di chi ama una donna, essendo donna. E’ molto diverso dall’ essere omosessuali maschi, perché loro non hanno questo piacere dell’ intimità , del segreto... Sono omosessuali eppure sempre maschi» . Dodi racconta di provare desiderio sia per gli uomini che per le donne, ma che i suoi sentimenti vanno solo alle seconde. Ci sono nella sua vita lunghi rapporti d’ amore di cui uno importante affondato nella campagna toscana, in un casale, e ripensandolo l’ attrice si riempie di nostalgia. « Sa, un rapporto fra due donne è totale, ci dividiamo le creme e i rossetti, non ci sono problemi di chi fa i piatti, della gestione della casa. Siamo un tutt’ uno meraviglioso» . Però , aggiunge lei che sulla vita gay ha recitato tante piè ces comiche, si può ridere anche di noi stesse. Per esempio sulla gelosia: se dici a un uomo stasera esco con le amiche e lui ci crede, sei a posto. Ma alla tua amica che cosa puoi raccontare? E sulla maternità , croce e delizia nell’ immaginario gay: se la tua amica ha una gran voglia di essere madre, e va per accertamenti da quel dottorino biondo, e lui la invita a tornare finché a lei scatta l’ idea che forse quel bambino invece di farlo con te, sarebbe meglio lo facesse col dottorino stesso perché così sta più tranquilla?» . Amara comicità . « Amara e dolce insieme è l’ esperienza d’ amore» .

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