Fiamma Nirenstein Blog

Riad apre il cielo ai jet di Israele contro l’Iran

domenica 13 giugno 2010 Il Giornale 9 commenti

Il Giornale, 13 giugno 2010

Fonti americane nel Golfo: l’Arabia Saudita è pronta a garantire un corridoio aereo verso Teheran in caso di attacco alle installazioni nucleari degli ayatollah. Anche Giordania ed Egitto preoccupate dei piani atomici di Ahmadinejad.

Nel compleanno delle sanguinose elezioni iraniane, il Times di Londra ha impacchettato un bel regalo per Mahmoud Ahmadinejad: è la notizia che l’Arabia Saudita avrebbe compiuto test significativi nel campo aeronautico e della difesa missilistica. Avrebbe sperimentato la disattivazione dei sistemi di scrambling, ovvero di messa in avaria di meccanismi utili a chi viola il suo spazio, e quella dei sistemi missilistici destinati a colpire qualsiasi velivolo si azzardi a sorvolare il regno sunnita. Lo scopo è evidente: consentire a Israele di utilizzare lo spazio aereo dell’Arabia Saudita, paese che non riconosce Israele, aprendo una scorciatoia verso il bombardamento delle strutture atomiche iraniane. Sarebbe stato anche previsto il rifornimento in volo dei jet. In caso di attacco israeliano alle installazioni nucleari iraniane, infatti, gli obiettivi distano circa 2.250 chilometri, un’immensità se non si accorcia la strada passando per il Nord dell’Arabia saudita.
 
Secondo fonti del Golfo, i sauditi potrebbero aprire uno stretto corridoio e spegnere i sistemi di difesa. Ma è chiaro che passerebbero svariate ondate di bombardieri che dovrebbero sorvolare anche Giordania e Egitto, due Paesi in pace, sia pure con controversie continue, con Israele. Due Paesi sunniti come l’Arabia Saudita, in genetica contrapposizione con lo sciismo estremista e conquistatore di Ahmadinejad.

Anche il cielo dell’Iraq non potrebbe restare vergine, ma gli americani da quelle parti contano per qualcosa. E secondo fonti del Dipartimento di Stato non hanno mai mosso obiezioni definitive a questa opzione. Israele, che ha mosso almeno un sottomarino atomico attraverso il Canale di Suez per piazzarlo nel Mar Rosso, con l’accordo saudita vedrebbe molto accresciute le sue possibilità di fermare il nemico che ha espresso l’intenzione di distruggerlo. Ma Israele è circondato da chi, come i sauditi, è in costante aggressiva polemica con Gerusalemme. Tuttavia, fu con l’uso dei cieli turchi, nel 2007, che colpì le strutture nucleari siriane di Dar Alzour. Gli aerei israeliani potrebbero cercare di colpire le centrali di arricchimento dell’uranio di Natanz e Qom, il deposito di gas di Isfahan, i reattori ad acqua pesante e leggera di Arak e Bushehr. Alcuni di questi obiettivi sono sotto terra o dentro le montagne, altri protetti da corazze di cemento apparentemente impenetrabili.

Come si sa che esiste questo accordo? Lo si sussurrava da tempo: Meir Dagan, capo del Mossad, ha incontrato da poco i suoi omologhi sauditi, ed Ehud Olmert, quando era premier, ha incontrato i governanti sauditi; di certo, la cosa è finita per una sigla ideale sul tavolo del Dipartimento di Stato americano.
Insomma, anche se Barack Obama è intento in questi giorni a vantare il risultato diplomatico ottenuto nel portare tutti i membri del Consiglio di Sicurezza fuorché la Turchia e il Brasile (amici dell’Iran che si erano offerti di prendersi cura dell’uranio), sembra che il mondo non si fidi granché delle sanzioni. È opinione generale che all’unanimità, ovvero all’assenso di Cina e Russa, sia stato sacrificato l’elemento che avrebbe davvero messo l’Iran in ginocchio: la proibizione di esportare nel paese prodotti di petrolio raffinato, perché Teheran è ricca di petrolio, ma la benzina non la può raffinare, e quindi dipende dal supporto straniero.

Ahmadinejad ha detto che le sanzioni sono come un fazzoletto usato da buttare, e saranno svelate nuove strutture atomiche. Che le sanzioni siano un’opzione incerta sembra dimostrato dal fatto che Usa, Francia e Inghilterra abbiano simulato il 9 giugno l’attacco a obiettivi su terra dalla nave Henry Truman, dalla Charles De Gaulle e da una base britannica: il campo militare di Canjuers vicino a Tolone simulava un obiettivo iraniano. Israele non si sbilancia. Ma due cose sono certe: la prima che, come dice il generale Aharon Zevi Farkash, «Riad è più impaurito di Israele dell’eventuale capacità nucleare iraniana». E con essa, l’Egitto e la Giordania. La seconda che o il lavoro sporco sarà fatto da Israele con l’aiuto segreto di questi Paesi, oppure il medio oriente sarà disseminato di centrali nucleari.

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Daniele Coppin , Napoli
 mercoledì 23 giugno 2010  01:47:32

La notizia è importante, anche perché rivela quanto il pericolo Ahmadinejad sia ritenuto concreto in Medio Oriente. Sicuramente molto più che in Europa.Tuttavia, ci sono altre notizie un pò meno positive provenienti dall'Italia e, in particolare, dal nostro governo che, finora, si è sempre dimostrato amico di Gerusalemme. Mi riferisco a quanto sta accadendo a proposito del Forum del Mediterraneo al quale Israele, sembra, non sia stato invitato perché, a sentire il sottogretario Craxi, i Paesi arabi rifiutano di sedesi allo stesso tavolo degli Israeliani (e questo non sorprende). Soprende, invece, il fatto che, secondo l'On. Craxi, "gli israeliani dovrebbero prendere atto" dell'atteggiamento degli Arabi. In pratica il ragionamento del Sottosegretario agli Esteri è il seguente: vorrei invitare Israele ma, siccome gli Arabi non lo vogliono, io non lo invito. Lo stesso discorso fatto da Pescante in occasione dei Giochi del Meditteraneo. La Craxi, purtroppo, è degna figlia di suo padre, amico di Arafat ed ostile ad Israele. Ecco perché mi permetto di chiederle, On. Nirenstein, se all'interno del Governo italiano e della maggioranza di cui Ella fa parte, la questione sia stata discussa, unitamente all'opportunità di avere, come Sottosegretario agli Esteri, una personalità notoriamente filoaraba e, nella sostanza, ostile ad Israele.



Miriam , Trieste
 lunedì 21 giugno 2010  17:02:01

Che in Medio Oriente i nemici si parlino non è una gran sorpresa (lo fecero Golda Meir e re Adbdallah o Begin e Gemayel). A giochi fatti forse si voleva creare uno scoop per i british tabloid. E' chiaro piuttosto che ai fratelli arabi fa comodo avere chi fa il lavoro sporco contro Teheran, salvo poi il giorno dopo bruciare al Cairo o a Ryadh le bandiere con la stella di David. Da sperare che quei piloti torneranno a casa sani e salvi.Baruch Hashem



Luana , Alessandria
 giovedì 17 giugno 2010  12:06:45

http://www.corriere.it/esteri/10_giugno_17/attore-egiziano-punito-per-l-abbraccio-all-israeliana_e79dcf30-79e3-11df-b10c-00144f02aabe.shtmlPerché non si normalizzano i rapporti tra Egitto ed Israele? Che razza di "pace" è questa?



laura carloni , firenze
 lunedì 14 giugno 2010  22:19:01

questa notizia ,qualora sia vera, avrebbe dovuto essere mantenuta segrete. Ma siccome oramai purtroppo è trapelata, speriamo che quando ciò avvenga, sia il più rapidamente possibile e con meno spargimento di sangue possibile.



Ilaria Arri , Rivoli (To), Italy
 lunedì 14 giugno 2010  21:04:23

ciao, Fiamma, spero che non ci sia bisogno di uno scudo militare contro l'Iran, perché io sono contro la guerra!!Un bacio. Shalom shalom, Ilaria.



sergio olper , couer d alene ID
 lunedì 14 giugno 2010  15:40:18

Che Israele si muova. e presto.



Maurizio Molinari , Santena torino italia
 lunedì 14 giugno 2010  10:04:21

Bella notizia ma forse era meglio se non veniva diffusaSono convinto che alla fine ,le castagne dal fuoco , dovrà togliercele Israele, alla faccia delle nostre ingiuste critiche.Speriamo solo che tutto questo non crei guerra su grande scala, perchè, in tal caso sara difficile fare le belle statuine, l'Europa dovrà fare una scielta , ed emergeranno tutte le sue ipocrisie:Saluti Maurizio MolinariSegretario politico del PSI Santena



Adriano Romaldi , Falconara Marittima - Italy
 domenica 13 giugno 2010  20:01:28

E' ancora giorno si diceva dalle mie parti sono nato vicino Cingoli (MC) e, siccome il paese si trova a circa 634 ml sul livello del mare ecco il detto popolare per indicare che il sole tramonta tardi lassù.In quanto all'iran vorrei che l'Arcangelo San Michele facesse una visitina lì con l'ORDINE DIVINO, di confondere un pochino.Mi preoccuperei di tutti questi movimenti ma evidentemente, queste persone quà nel cervello hanno poco sale e molta acqua. Un augurio di continua sanità e bene Dott. Adriano Romaldi



Marco Jarach , Dueville
 domenica 13 giugno 2010  15:12:18

Baruch Hashem ,



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