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Repubblicani al governo? Tutti anti Usa

mercoledì 31 maggio 2017 Il Giornale 3 commenti

 Il Giornale, 31 maggio 2017

L'antiamericanismo è una brutta malattia: induce paralisi, antisemitismo, snobismo, violenza, tenerezza verso i movimenti estremisti, lacrimosa comprensione addirittura verso i terroristi. Si verifica se i presidenti non sono di sinistra. Gli europei se ne sono stati zitti durante tutto il periodo dei dannosi fallimenti di Obama in politica estera, anche quando sono costati centinaia di migliaia di vite di innocenti e hanno spinto avanti l'ondata migratoria che tormenta l'Europa. Adesso gli abitanti del Vecchio continente trovano insopportabile il «rendiamo l'America di nuovo grande».

Trump viene preso a pugni dalla stampa europea, compresa la nostra, come un insopportabile sbruffone, soprattutto è la sua scelta di rompere il globalismo che accende l'odio; ma tutto infastidisce. Oh my God, è un americano, non si sa se crede al riscaldamento globale, certo vuole che i Paesi della Nato paghino quanto devono, per lui la guerra al terrorismo viene al primo posto, e poi gli è simpatico Israele, e sospetta che l'Iran sia un Paese capace di violare gli accordi sul nucleare.

Ce n'è abbastanza per uscire con cartelli e striscioni, dichiaralo un tanghero e un razzista in nome di una sua presunta americanità integrale. Che in realtà a Riad non si è affatto palesata, al contrario, ha promosso una nuova alleanza coi Paesi sunniti senza pretesa di protagonismo. Gli Usa hanno speso milioni ogni anno per garantire la sicurezza tedesca mentre la Germania rifiuta di spendere il 2% del suo Pil in difesa: la signora Merkel quando sente che Trump lo ricorda si erge a bandiera di un'Europa che in gran parte la considera una madre padrona, ma qui, in nome dell'antiamericanismo, può diventarne la santa patrona.

I presidenti di sinistra in genere non inducono ondate di antiamericanismo: Kennedy, Clinton o Obama non sono mai stati sottoposti a una critica rodente come invece i presidenti di destra, Reagan, Bush e adesso Trump. E sì che ne hanno combinate. Invece, Ricordiamoci Reagan è stato sfottuto e disprezzato all'osso e ha poi saputo combattere il comunismo fino alla sua caduta. E Bush che si è trovato immerso fino al collo nella guerra al terrorismo dopo l'11 di settembre, è stato ritenuto poco meno di un criminale internazionale, mentre i droni di Obama e poi le conseguenze della sua cedevolezza in Siria, non hanno fatto alzare qualche nobile sopracciglio. L'antiamericanismo è invidia soprattutto francese e tedesca, odio di sé in quanto fratelli minori, fragilità psicologica di un'Europa da sempre fragile, e oggi soprattutto paura di essere coinvolta da Trump in una indispensabile guerra contro il terrorismo.


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Sandro961 , Torino/Italia
 sabato 3 giugno 2017  12:22:35

P.S.volevo soltanto rivolgere un appello ai signori "colored" ricordando loro che colui che diede loro la libertà con il Proclama di Emancipazione il giorno di Capodanno del 1863 (Abraham Lincoln, 1809-1865), la cui effige compare sulle banconote da 5 dollari e il cui busto svetta, assieme a quello di altri suoi illustri colleghi sul monte Rushmore,militava nelle file del Partito Repubblicano...



Sandro961 , Torino/Italia
 sabato 3 giugno 2017  12:12:28

Grande e triste verità purtroppo. Mi ricorda il comportamento delle vecchie valvole termoioniche che, se collegate al circuito in un certo modo, lasciano passare la corrente, altrimenti no.Ma l’uomo non è una macchina, e si spera che, nonostante tutto, conservi quel minimo di libero arbitrio di cui è stato dotato. Cosa assai difficile da sperare in un mondo ormai pieno di gregari, lacchè in livrea, servi di partito e quant’altro.Tornando all’argomento dell’articolo, questo fenomeno può essere considerato il “master” di tutti gli antiamericanismi passati e presenti.A cavallo tra gli anni 60 e 70, quando alla Casa Bianca c’era Nixon ed era in corso la guerra del Vietnam, tutti i falliti, gli hippies e gli studenti universitari figli di papà (non è mia la citazione, ma del buon Pasolini, famoso intellettuale di sinistra) andarono ad intasare le strade americane con il loro chiasso e la loro sporcizia. Ci si misero anche i reduci, senza però considerare che, essendo il servizio militare negli Stati Uniti su base volontaria, nessuno li aveva costretti a partire.L’antiamericanismo cessò di botto con l’avvento al potere del coltivatore di noccioline, per poi riprendere con più vigore negli anni successivi con Reagan prima e con Bush padre poi.In quel periodo si verificò anche in Italia un fenomeno analogo con l’avvento di Berlusconi al potere. Ricordo che a quel tempo lavoravo in un ospedale della zona Ovest di Torino, notoriamente rossa. Alcuni colleghi pseudo-intellettuali sinistroidi, per sfottermi (con un disabile si può, e se il disabile si rivolta lo si manda in commissione di disciplina), dicevano che «Berlusconi per voi fa le Fosse Ardeatine».Ora, premesso che le Fosse Ardeatine, prima che se ne fece il triste uso ben noto, erano semplici cave di tufo, si può pensare che mai frase fu più chiarificatrice per comprendere la levatura morale degli esponenti di sinistra.Chiedo scusa per questa piccola parentesi personale.Il resto è storia



Michele , Milano
 mercoledì 31 maggio 2017  16:42:14

Le sinistre occidentali credono di essere le padrone non solo del "vapore", ma anche della testa e del cuore dei cittadini-elettori, i quali, guarda un po', si permettono, talvolta, di votare in modo che ad esse non garba. Soprattutto non tollerano che estranei all'apparato di potere si intrufolino e all'intruso non danno tregua, ogni pelo diventa una trave e, se il pelo non c'è, lo inventano. Quello che è normale per i politici di sinistra, per gli "intrusi" è enormità, scandalo. Rimedi? Ce n'è uno solo ed è in mano ai cittadini: non votarli, senza tanti arzigogoli e tentennamenti. Complimenti per l'articolo.



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