Fiamma Nirenstein Blog

Rapporto antisemitismo – Nirenstein: “Dati allarmanti”

martedì 11 ottobre 2011 Attivita parlamentari 6 commenti
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L'Unione informa, 11 ottobre 2011
 Il 44 per cento degli italiani dichiara di non provare simpatia per gli ebrei. Questo il dato più allarmante che emerge dal Documento conclusivo appena approvato all’unanimità dal Comitato di Indagine Conoscitiva sull’Antisemitismo presieduto dalla vicepresidente della Commissione Esteri della Camera Fiamma Nirenstein. Formato da 26 deputati di più estrazioni politiche, il Comitato ha posto fine a due anni di intenso lavoro con un testo, articolato in più punti e dedicato alle varie sfumature di questo fenomeno, che giunge a conclusioni inquietanti sul livello di tolleranza e apertura della società italiana e che verrà presentato al pubblico e alla stampa lunedì 17 ottobre alle 10.30 nella Sala della Lupa della Camera dei Deputati alla presenza di numerosi rappresentanti delle istituzioni politiche e religiose nazionali (per l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane sarà presente la vicepresidente Claudia De Benedetti).


Incentrato su una attività di monitoraggio e di approfondimento tematico dell’antisemitismo, sia a livello internazionale che nazionale, il programma dell’indagine conoscitiva è stato pensato in una logica e prospettiva di indirizzo politico. Molte e differenziate le angolature da cui è stato affrontato il tema. “In particolare – si legge nel capitolo introduttivo dedicato ai programmi e agli obiettivi – l’indagine è stata impostata in modo da evidenziare i nuovi caratteri che tale fenomeno ha assunto rispetto a quelli tradizionali, con particolare riferimento all’odio etnico e religioso, alimentato dal fondamentalismo, e allo strumentale intreccio con l’antisionismo e con le derive negazioniste. Si è valutato che la recrudescenza dell’antisemitismo a livello mondiale, ed in particolare in Europa, unitamente al complesso rapporto con le vicende del Medio Oriente, induce a non sottovalutare gli episodi di intolleranza, che hanno avuto luogo anche in Italia, e ad adottare una impostazione del problema che coniughi i profili di interesse internazionale con quelli di interesse nazionale”.


Fiamma Nirenstein si dice soddisfatta per la conclusione dei lavori, intensificatisi particolarmente nell’ultimo trimestre e parla di documento “allarmante e innovativo rispetto alla letteratura esistente in
materia”. “I dati che abbiamo esaminato – spiega la deputata del Partito delle Libertà – mettono in luce la crescita verticale della piaga dell’antisemitismo. Un fenomeno che nel 2009 ha raggiunto un picco senza precedenti dalla seconda guerra mondiale. Il Documento descrive numerosi aspetti della questione esaminandoli da tutti i punti vista: si parte dal dato secondo il quale il 44 per cento degli italiani dichiara di non provare simpatia per gli ebrei per arrivare al nuovo dilagante fenomeno dell’antisemitismo online, che è probabilmente responsabile del fatto che il 22% dei giovani italiani ha un atteggiamento variamente ostile verso questa realtà”.

Antisemitism: Italian Inquiry Committee votes unanimously on final report

Statement by MP Fiamma Nirenstein, vice-president of the Committee on Foreign Affairs, president of the Committee for the Inquiry into Antisemitism

Rome, October 12th, 2011
 
“I am pleased to announce that, after two years of works, the Committee for the Inquiry into Antisemitism of the Italian Chamber of Deputies that I have the honor to chair, has approved unanimously its Final Report, that will be presented to the public and the press on Monday October 17th.

The Committee has been instituted in December 2009 by the President of the Chamber of Deputies and it is formed by 26 MPs from the Institutional Affairs and Foreign Affairs Committees, from all the parties.

The Report is the result of an accurate elaboration of data and studies collected during dozens of hearings. It is an alarming and innovative document compared to the existing literature on the subject. We believe it can be a landmark and an inspiration especially for our youngsters.
 
The data that we examined highlight the escalation worldwide of Antisemitism and examine its several faces: according to the polls, 44% of the Italians declare “not to feel sympathy” toward the Jews. The report analyzes as well the new and widespread phenomenon of online Antisemitism, probably responsible for the 22% of Italian youngsters having a diverse hostile attitude toward the Jews.

The document, though saving the possibility to criticize Israel politics, condemns the new Antisemitism, which applies to the State of Israel typical antisemitic stereotypes.

The report examines as well the phenomenon of Holocaust denial. It also selects several cultural and legislative aims to be adopted in order to actively contrast what the historian Robert Wistrich defines as “the longest hatred”.

The Final Report will be presented to the public and the press on Monday October 17th, at the Italian Parliament (Palazzo Montecitorio, Sala della Lupa, Rome), at 10:30, by a panel of experts and members of the Committee. The participants are: Antonio Leone, Vice-president of the Chamber of Deputies; Fiamma Nirenstein, Chairperson of the Committee; MPs Margherita Boniver and Paolo Corsini, members of the Committee; Charles Small, director, Institute for the Study of Global Antisemitism and Policy, USA; Mons. Rino Fisichella, president of the Pontifical Council for the Promotion of the New Evangelization; Gert Weisskirchen, Interparliamentary Coalition for Combating Antisemitism (ICCA); Leone Paserman, president of the Museum of the Shoah Foundation; Claudia De Benedetti, vice-president of the Union of the Italian Jewish Communities (UCEI); Ugo Volli, semiologist, University of Turin; Umberto Silva, psychoanalyst and writer”.
 
The report will be available from Monday in English as well. Attached is the invitation to the presentation.
 
It is necessary to confirm presence with an email to:  cerimoniale.adesioni@camera.it and cc: nirenstein_f@camera.it
 
Men are required to wear a suit.

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Francesco , Roma
 domenica 3 agosto 2014  20:35:40

L'atteggiamento in genere dell'antisemita in Europa, é praticamente un gioco da frustrati e complessati che non ha una qualche ragione di esistere, se non nella mente di un malato psicotico.Stiamo parlando dell'aspetto religioso di un cittadino di un Paese Europeo che dovrebbe differenziarsi dagl'altri non si capisce bene perché; o almeno, quel folle psicopatico e sclerotico di Hitler pensava di averlo capito, tant'é che per occuparsene ha perso la II Guerra Mondiale...con tutti i risvolti ridicoli che operava per occuparsi di "quelli" anziché dei suoi nemici al fronte.Quello che non si riesce a capire da questi poveri di mente, é se ce l'hanno con gli ebrei in quanto "popolo" ovvero in quanto confessione religiosa. Ebbene, in ambedue i casi dimostrano di essere alquanto ignoranti. L'antisemitismo condotto da noi cristiani lungo i secoli, é quello per cui Papa Wojtyla ha chiesto scusa pubblicamente, perchè é stato un grave sopruso che noi cristiani abbiamo perpetrato per secoli, le cui azioni escono fuori dal Vangelo di Gesù. Alcuni scrittori, francesi, inglesi e tedeschi per seguire le correnti ottocentesche, si fecero fautori di teorie razziste costruite su fondamenti pseudoscientifici. Insomma é andata a circolare la buffonata della storia razza Ariana, mai esistita e che fa parte delle leggende per l'infanzia.In quanto, poi, religione, per chi non crede in nessuna religione non vedo perché debba arrabbiarsi solo con gli Ebrei; ogni religione può sembrare che custodisca delle contraddizioni, ma noi, esseri umani, non siamo in grado di "sciogliere" i nodi dei Misteri divini.Per quanto poi riguarda la vita sociale, gli ebrei sono soliti dedicarsi al commercio e non vedo quale sia il "pericolo" ebraico che possa rappresentare questa Comunità, sagace, tranquilla, operosa, divertente, umana e responsabile.Nella storia dell'umanità non si conoscono casi rilevanti di ebrei che si sono distinti per fatti criminali, di concussioni, riciclaggio, d



Giancarlo , Tururu (CE) Brasile
 venerdì 14 ottobre 2011  20:29:41

Il 44% detto così è un numero importante. Ma a questo 44% se mostrassimo una mappa del mondo, come la si vede dal cielo, senza confini, senza distinguere città, quanti di loro saprebbero puntare il dito nella regione dove si trova Israele?Cara Fiamma, un giorno, se ne hai voglia e tempo, fatti questa ricerca, e scoprirai quanti di questi 44% parlano di qualcosa che conoscono, e quanti ripetono solamente qeello che il CAPO POPOLO gli suggerisce.Rimarresti sorpresa. Puoi scommetterci.Giancarlo



Aurora , USA
 venerdì 14 ottobre 2011  03:16:17

Gianfranco, l'antisemitismo, o come lo vuol chiamare e' vivo e si prolifica in Italia. Non so perche', anzi dovrei dire che lo so, ma se non mi crede, si vada a leggere i commenti sul Messaggero quando c'e' un articolo che menziona Israele. Si meravigliera' a quanti dei nostri connazionali la pensano cosi.



gianfranco pellegrini , milano Italia
 mercoledì 12 ottobre 2011  11:32:30

è ora di finirla di parlare degli ebrei in senso lato.Si dovrebbe indicarli se mai come i cittadini italiani di religione ebraica oppure dei cittadini dello stato di israele.Sono convinto che se si ponesse il quesito in altri termini"avete simpatia per i tedeschi?)almeno il 40% risponderebbe di no.Viceversa se si chiedesse Lo stato federale,almeno il 90%risponderebbe di si.IO ritengo che oltretutto si dovrebbe proporre di accettare Israele entro l'UE,visto che ha i numeri che come cultura.civiltà,leggi, è pari a noi



Loris Facinelli , Bolzano
 martedì 11 ottobre 2011  21:08:39

I dati emersi sono veramente inquietanti,ma facilmente prevedibili.



carlo baldassi , udine
 martedì 11 ottobre 2011  21:01:00

avrei piacere di leggere il rapporto. Dalla sintesi che leggo sulla tua NL, cara Fiamma, mi pare ci sia uno zibaldone:Antisemitismo, antisionismo, fondamentalismo.. Non sono la stessa cosa.Io sono un cittadino italiano ateo, illuminista e socialista. Rispetto le religioni che stanno al loro posto, ma non le visioni teocratiche (puoi immaginarti cosa penso ad es. del rapporto uomo-donna nell'islam..).Siccome sono ateo, combatto le guerre di religione perchè semplicemente non credo alla bibbia, a gesù, a maometto, all'induismo ecc. Ma non mi mescolo con lo zibaldone.Credo ad es. che il sionismo sia stata una risposta storicamente non fruttuosa alle persecuzioni cristiane e perciò il problema del 1947 è ancora lì.Tanto per essere chiari: in Palestina due popoli e due stati. Con tutte le difficoltà..



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