Quella guerra dei fondamentalisti contro l'Occidente
martedì 29 luglio 2008 Generico 1 commento
Intervista su Il Giornale della Sicilia, 29 luglio 2008di Vasco Pirri Ardizzone
“Il problema vero è la guerra dei fondamentalisti contro l’occidente. Siamo a rischio di una guerra mondiale”. E’ netta nella sua analisi Fiamma Nirenstein. L’editorialista, esperta di Medio Oriente e da pochi mesi deputata del Pdl prova a dare una spiegazione alle recrudescenze terroristiche che attraversano Oriente e Medio Oriente.
Onorevole Nirenstein, assistiamo ad attentati in India e Turchia, attacchi kamikaze a Bagdad che riprendono. Che succede in Medio Oriente?
E’ il fronte di questa guerra complessiva che non si avvale di esercito, ma del terrorismo. Sono tutti focolai di ispirazioni diverse, talora guerre fratricide interne e con componenti etniche e religiose, ma la matrice comune è il fondamentalismo. Dove l’idea principale è l’attacco all’Occidente.
Ci spiega?
Vedo una dichiarazione di guerra dalla parte più integralista degli sciiti, capeggiati dall’Iran, con l’aiuto degli Hezbollah, ma anche dei sanniti con l’avanguardia di Al Qaeda.
Contro l’Occidente?
Sì. L’Islam dal 1998, dalla famosa dichiarazione di guerra di Bin Laden, si considera in guerra con l’Occidente.
Israele è minacciata ormai da tempo dell’Iran.
Una minaccia, purtroppo, molto concreta. Ajmadinejad, ha detto di avere 6000 centrifughe.
Quindi è pronta l’atomica iraniana?
Non ancora. Ma nel 2010 sì. Ma l’Iran concretizza la sua minaccia contro Israele con le installazioni nucleari in Siria. E poi, sempre in Siria, ci sono missili iraniani con testate chimiche, vietatissime dalle convenzioni internazionali.
La soluzione?
Che smettano di produrre la bomba oppure che gli venga impedito con la forza. Con le trattative e le sanzioni non si è arrivati ad alcun effetto.
Beh, l’Iran non sembra proprio un paese pacifico.
Hanno una forte inclinazione al male: ricordiamoci che hanno impiccato l’altro ieri quasi 30 persone in pubblico.
Andranno fermati con la forza?
Speriamo di non doverci arrivare perché ci sarebbero terribili conseguenze. Ma la cosa più terribile sarebbe l’Iran con la bomba atomica. Un timore che hanno anche i Paesi arabi.
E anche in Israele sono ripresi gli attentati.
Gli israeliani si erano attrezzati contro i kamikaze con il recinto e quindi i terroristi non riescono più a passare armati. E allora le trovano a Gerusalemme. Sono aumentate le vittime rispetto all’anno scorso.
La settimana scorsa Berlusconi aveva detto che mancava poco alla pace tra israeliani e palestinesi.
E’ vero. E si tratta di un auspicio basato su colloqui anche con gli americani Berlusconi e Sarkozy sono in contatto per gestire un accordo tra Olmert e Abu Mazen concordato con l’amministrazione Usa.
Anche in Cina ci sono stati attentati. C’è un rischio Olimpiadi?
Io non so di chi siano gli attentati in Cina e il terrorismo è sempre da condannare, ma il regime cinese dovrebbe modificare l’oppressione che svolge verso il proprio popolo e verso gli altri.
Berlusconi non ha ancora detto se andrà a Pechino. Vuole decidere con la Ue.
Spero che le delegazioni europee ai giochi, prima di tutto siano di basso profilo, e poi mi auguro che portino la condanna sui diritti umani ai governanti cinesi.
Sta dicendo che Berlusconi non dovrebbe andare?
Se parlo di delegazioni Ue di basso livello, mi pare ovvio.
mercoledì 30 luglio 2008 17:07:55
Questo dell'Iran è un busillis terribile,un comma 22 mortale.Se permettiamo a quel Paese di dotarsi di armi nucleari,tutte le organizzazioni terroristiche Islamiche ne saranno incoraggiate,ed oso dire che l'effetto sarbbe negativo anche sui musulmani moderati:il cui orgoglio potrebbe risvegliarsi in modo imprevedibile.Non credo esisterebbe una minaccia diretta su Israele:la Bomba non la uso' neppure Stalin.Se si bombarda l'Iran,non si viene a capo di nulla.La tendenza a sopravvalutare l'Aviazione è un vecchio difetto dei militari Occidentali:la verita' è che non fu fondamentale nè per la vittoria nella Seconda Guerra Mondiale,nè per la Corea,tantomeno per il Vietnam.Occorsero due mesi di bombardamenti per piegare la Serbia semidisarmate di Milosevic.E' piu' che certo che la parte fondamentale degli impianti Iraniani sia ben difesa:il che significa che gli attacchi andrebbero avanti per mesi,con gravissime conseguenze politiche ed economiche.Gli Iraniani intanto trasformerebbero l'Iran in un santuario di Al Quaida,come lo era l'Afghanistan dei Talebani.Aggiungo che in una recente intervista a TIME,il Sindaco di Teheran(che in Iran è sempre una Personalita' importantissima) ha espresso opinioni assai piu' moderate di quelle di Amahdinejad.Aumentiamo la stretta delle sanzioni ed attendiamo:il regime ha molti nemici,tra i quali il Mondo Femminile piu' evoluto,gli Intellettuali,i Giovani,le Classi colte in genere.Per ora meglio proseguire su questa strada,poi si vedra'.Temo che le elezioni Americane,in questo quadro, siano un'altra grave incognita,e che il pericolo si chiami Barak Obama.Uno scatolone vuoto,privo di idee e di esperienza,ma dotato,come tutti i Democratici (non solo in USA),di una magnifica e mistificatrice organizzazione propagandistica.Considerato anche il probabile,disastroso esito delle prossime elezioni in Germania,l'Orizzonte si fa cupo,purtroppo:rischia di vincere la Demagogia di chi scambia il movimento per azione.