"Per la verità, per Israele": una nuova pagina per l'Europa
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Cari amici,
ieri è stata una serata speciale a Roma. Un momento davvero raro di coesione e unità: tutti insieme per affermare che, "Per la verità, per Israele", è ora di smetterla con la sistematica delegittimazione di Israele. In quattro ore, dalle 18 alle 22, tale la durata della serata condotta instancabilmente dal direttore dell'Occidentale Giancarlo Loquenzi, hanno preso la parola oltre 60 persone, ognuna per un massimo di 5 minuti, in un susseguirsi di interventi appassionati ed emozionanti. Molte altre persone purtroppo non sono riuscite a intervenire a causa dei tempi stretti e ce ne scusiamo. Ma abbiamo in programma la pubblicazione di tutti gli interventi che ci sono arrivati, di modo che possano circolare il più possibile. Nei prossimi giorni troverete tutto sul sito www.veritaperisraele.org e già da ora potete rivedere tutto il video della manifestazione sul sito di Radio Radicale a questo link: http://www.radioradicale.it/scheda/312536
Non ce lo saremmo aspettati forse un successo del genere. Partendo da pochi mezzi abbiamo radunato, tra sala e piazza, 3000 persone. Abbiamo potuto contare sul sostegno di molti amici, volontari. Tanti relatori sono venuti a parlare dall'estero, dopo lunghi viaggi, anche da Washington. Molti sono venuti per l'occasione da Milano, Genova, Torino, Firenze. E' stato davvero incredibile constatare come, lanciando un sassolino, ci siamo trovati davanti uno tsunami d'amore.
La rassegna stampa è molto corposa. Vi mando qui solo un paio di articoli.
Su "Il Foglio" potete rileggere tutti gli articoli, scritti per l'occasione da molti autori stranieri e italiani, e pubblicati in quattro diverse paginate grazie al direttore Ferrara e all'aiuto di Giulio Meotti: http://www.ilfoglio.it/soloqui/6395
Potete rileggere poi anche tutto il dossier preparato da L'Occidentale in questi giorni in vista della manifestazione:
http://www.loccidentale.it/tag/per+la+verit%C3%A0+per+israele
Il servizio del TG5 di stamattina: Clicca qui per vedere il video (Apertura diretta del player)
E Dagospia che, con un divertente fotomontaggio, segnala come "nell'anno di disgrazia 2010, c'è almeno qualcosa che riesce a mettere insieme la nostra rissosa classe dirigente":
http://www.dagospia.com/rubrica-5/cafonal/articolo-19261.htm
Spero questo possa essere l'inizio di un cambiamento reale in Europa, per la verità, per Israele.
Non stanchiamoci mai di riaffermare che difendere il diritto di Israele a esistere è una garanzia per la libertà di tutti noi.
A presto,
Fiamma
"A Roma maratona bipartisan per Israele"
Corriere della Sera, 8 ottobre 2010
di Andrea Garibaldi
ROMA — Fuori, su piazza di Pietra, c’è uno schermo che rimanda un messaggio di Roberto Saviano: «Cerco di sperare che in Italia — destra, sinistra, centro, comunque la si pensi — si possa parlare con maggiore cognizione, profondità. La mia verità su Israele si nutre di questo: si nutre del ragionamento contro la delegittimazione di una cultura e di un popolo».
Dentro, nel magnifico Tempio di Adriano, c’è un parterre difficile da mettere assieme. Cicchitto e Fassino, Giovanna Melandri e Mara Carfagna, i finiani Della Vedova e Barbareschi accanto ai berlusconiani Quagliariello e Frattini. Giuliano Ferrara e il radicale Bordin, Francesco Rutelli, il sindaco Alemanno.
Tutti convocati, dalla giornalista e deputata Pdl Fiamma Nirenstein, per una maratona oratoria titolata «Per la verità, per Israele». Nirenstein spera per il Medio Oriente in una soluzione «due Stati per due popoli», ma vuole difendere Israele dai boicottaggi promossi nel mondo, dalle risoluzioni Onu di condanna, dalle «menzogne che trattano Israele come un prepotente fuorilegge, la cui vita dunque non vale niente».
Vanno al microfono, in piedi, durata massima dell’intervento 5 minuti, decine e decine di persone e personaggi, fino a notte fonda. La piazza è presidiata dalla polizia, che verso sera respinge un piccolo gruppo di manifestanti con le bandiere nero-rosso-verdi palestinesi. Da Gerusalemme arriva un messaggio del primo ministro israeliano Netanyahu: «I nostri nemici non vogliono riconoscere il nostro diritto all’autodifesa. Molti in Europa hanno dimenticato che Israele e l’Europa condividono valori primari come la libertà individuale, i diritti civili delle minoranze, delle donne, degli omosessuali...». Berlusconi invia un messaggio: «Tutelare i valori e l’identità di Israele significa difendere i nostri stessi valori». E un messaggio invia Fini, che parla del «silenzio assordante» sulla vicenda del caporale israeliano Shalit, prigioniero da quattro anni. Aderisce da lontano anche Veltroni, che esorta a «contrastare le insidie di un antisemitismo fatto di insinuazioni».
Va al microfono Aznar e ribadisce: «Ogni problema di Israele è un problema di tutti noi». «Noi non vogliamo distruggere lo Stato palestinese — grida Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica romana —. Noi vogliamo due popoli in due Stati». Però: «Il processo di pace deve andare avanti nonostante l’allargamento delle colonie. Perché un arabo deve vivere tranquillamente a Gerusalemme e un israeliano non può vivere in quei territori? Le colonie crescono, perché nascono nuovi figli...». Paolo Mieli è sintetico: «Israele ha sempre vissuto in pericolo di vita. Dobbiamo batterci contro le menzogne di cui sono infarcite le critiche al governo israeliano». E Pierluigi Battista, vicedirettore del Corriere della Sera, ricorda certe lezioni che si tengono a Scienze Politiche, università di Teramo, dove si mettono in discussione l’Olocausto e i sei milioni di vittime fra gli ebrei. Giorgio Albertazzi legge l’"Arringa per la mia terra" di Herbert Pagani.
Nei giorni scorsi il movimento "Jcall" (Henry Lévy, Finkielkraut e 7000 ebrei europei) ha affermato che difendere lo Stato ebraico non significa tacere le responsabilità del governo Netanyahu e ha dubitato che aderire alla maratona romana fosse il modo migliore per esprimere solidarietà ad Israele. Nirenstein ha invitato anche "Jcall" a piazza di Pietra.
"Maratona oratoria in difesa di Israele. Politici e vip sul palco per 5 minuti a testa"
di Emanuela Fontana, Il Giornale, 8 ottobre 2010
Governo e opposizione, artisti che simpatizzano per tutti gli schieramenti politici. Seduti nella stessa sala, l’elegante tempio di Adriano a Roma, Mara Carfagna, Piero Fassino, Francesco Rutelli, Luca Barbareschi, Gianni Alemanno per citarne alcuni. Un’iniziativa insolitamente trasversale che ha unito sotto il segno di Israele. Per ristabilire «la verità», per proporre «non una piattaforma politica, ma morale», come ha scritto la deputata organizzatrice dell’evento, la giornalista Fiamma Nirenstein (Pdl): contro i «pregiudizi», contro una «rete di falsificazione che ha avvolto lo Stato di Israele fino a rendere letteralmente impossibile l’informazione e il giudizio». Una maratona di «big» della politica, della letteratura e della scienza che ha portato a Roma l’ex primo ministro spagnolo Josè Maria Aznar, ma che ha ricevuto anche i videomessaggi del presidente israeliano e del primo ministro, Perez e Netanyahu. Interventi brevissimi: Mieli, Carfagna, Fassino, si parte così. Cinque minuti a testa. Non grandi discorsi ma poche parole, spesso intense, come quelle di Farid Ghadry, dissidente siriano in esilio.
Il carattere europeo e bipartisan è stato il tratto della manifestazione: nel pubblico Vittorio Sgarbi, Barbara Palombelli (Francesco Rutelli è stato uno degli oratori), Giovanna Melandri, e poi molti giornalisti, da Alain Elkann a Furio Colombo. Critiche dalla Cgil: «Chi aderisce a questa iniziativa pensa che Israele sia l’unica vittima?». In realtà l’evento del Tempio di Adriano dimostra come, almeno in politica estera, le linee politiche degli schieramenti siano molto più vicine che nel passato: nel suo intervento Piero Fassino ha criticato «l’attuale politica del governo israeliano», ma ha chiarito che le «critiche legittime» non possono mai scadere nelle «delegittimazioni secondo stereotipi manichei».
Da Roma solidarietà e anche un messaggio di pace: di pace ha parlato Fiamma Nirenstein nel suo intervento che ha commosso il pubblico: Israele è il Paese contro il quale sono rivolte «l’80% delle inchieste all’Onu», ma è anche il luogo dove «le donne arabe partoriscono accanto a quelle ebree». La comunità ebraica di Roma, con bandiere e sciarpe biancoblu si è ritrovata a piazza di Pietra, fuori dal Tempio, e ha assistito alla maratona oratoria attraverso il maxischermo. Di pace ha parlato anche Silvio Berlusconi nel messaggio inviato agli organizzatori: «Come tutti gli uomini di buona volontà, confido che il negoziato diretto, ripreso da poco, sia finalmente coronato da successo e apra una prospettiva di sviluppo e di benessere nella pace per i nostri amici israeliani e per tutti i popolo del Medio Oriente».
Poi i messaggi scritti di Schifani («Dobbiamo gettare ponti per un futuro di pace vera»), di Fini («Israele avamposto di democrazia in Medio Oriente»), e quello video dello scrittore Roberto Saviano. Testimonianze di solidarietà anche da Walter Veltroni e dal ministro finiano delle politiche comunitarie Andrea Ronchi.
«Parlo nel mio coraggioso italiano», ha esordito Aznar, ora presidente dell’associazione «Friends of Israel», precisando che Israele è «un Paese occidentale in Medio Oriente» e che con l’Europa «condivide le stesse radici». Subito dopo ecco sul palco il ministro degli Esteri Franco Frattini, che ha rivendicato la difesa di Israele da parte dell’Italia «quando l’ennesima inchiesta contro Israele era in corso alle Nazioni Unite». C’è ancora un «antisemitismo serpeggiante in Europa e anche in Italia» che occorre arginare. E quindi l’impegno a continuare a chiedere «agli amici di Israele di fare tutto quello che è necessario» per arrivare alla pace «ma anche ai Paesi arabi quegli impegni di dimostrare che non danno ospitalità a coloro che vanno in giro per il mondo a sostenere che gli israeliani debbano essere uccisi».
"Tanti personaggi e volti noti a Roma per dire 'basta' alle bugie su Israele"
di Fabrizia Maggi, L'Occidentale, 8 ottobre 2010
Una piazza stracolma di gente immobile di fronte a un maxi-schermo e neanche un posto libero in sala conferenze. Tantissime bandiere bianco-celesti sventolando e numerosi striscioni sollevati bene in alto. Molti giovani, e altrettanti meno giovani, fissi ad ascoltare. E' il fermo-immagine della maratona oratoria “Per la verità, per Israele” che è iniziata ieri pomeriggio ed è durata fino a tarda serata nel Tempio di Adriano, in Piazza di Pietra a Roma. Quasi un centinaio di personalità del mondo politico, accademico, artistico e giornalistico italiano e straniero e i tantissimi volti noti seduti tra il pubblico hanno fatto da testimonial all’incontro organizzato dal deputato del Pdl, Fiamma Nirenstein, “per mettere fine alla campagna internazionale di delegittimazione dello Stato ebraico”.
Molteplici personaggi venuti per l'occasione un po' da tutto il mondo hanno aspettato con pazienza il proprio turno per dire la propria ed esprimere sostegno a Israele: dall’ex premier spagnolo e fondatore dell’associazione “Friends of Israel”, José María Aznar, al vicepremier israeliano, Silvan Shalom; da Marina Ripa di Meana a David Zard, produttore internazionale di eventi musicali, e l’attore, regista e poeta Giorgio Albertazzi; da Ernesto Galli della Loggia a Magdi Cristiano Allam; dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, al presidente della comunità ebraica della Capitale, Riccardo Pacifici. Non sono mancati i numerosissimi esponenti di tutti gli schieramenti politici. I ministri Franco Frattini e Mara Carfagna non hanno voluto perdere questo appuntamento, come neanche Francesco Rutelli, Vittorio Sgarbi, Piero Fassino, Benedetto Della Vedova e Rocco Buttiglione, tra gli altri. Sono stati molti inoltre i sostenitori che hanno aderito all’iniziativa inviando un messaggio scritto – come quello di Silvio Berlusconi, di Gianfranco Fini, di Renato Schifani o di Pier Ferdinando Casini – o una registrazione video, come quella del premier israeliano Benjamin Netanyahu o di Roberto Saviano.
Una manifestazione bipartisan e senza frontiere, insomma, per lanciare un unico e chiaro messaggio declinato più e più volte nel corso della serata: la legittimità dell'esistenza di Israele non può essere messa in discussione perché valori come la democrazia, la libertà e la sicurezza devono essere salvaguardati al di sopra ogni cosa, anche nelle istituzioni internazionali.
Lo ha affermato il premier Berlusconi con un messaggio che ha dato il via alla maratona e in cui ha spiegato di “sentirsi israeliano perché i sentimenti, le ragioni ed i valori che ci uniscono sono numerosi e fortissimi”. Il ministro degli Esteri, seppur richiedendo ai vertici di Israele di prolungare la moratoria degli insediamenti, ha definito “non negoziabile” il diritto ad esistere dello Stato ebraico e per questo ha difeso la decisione italiana di abbandonare la conferenza di Durban II. Anche Albertazzi ha detto la sua leggendo la toccante “arringa per la mia terra”, di Herber Pagani, e Vittorio Sgarbi sostenendo che “essere ebreo è una condizione dello spirito umano e che non si può non essere ebrei quando si considera la dignità e l’onore nell’esistenza stessa”. Magdi Allam ha invece accusato l’Europa di vergognarsi delle sue radici giudaico-cristiane e di “voltare le spalle alla cultura della vita” che viene difesa dallo Stato ebraico. Anche per Gaetano Quagliariello l’Europa intera dovrebbe chiedersi “se è degna di difendere i valori occidentali”.
Durante tutta la serata, infatti, le parole d’ordine che si sono ripetute di più sono state “libertà”, “democrazia” e “vita”. Concetti che con molta probabilità sono stati ignorati dalla decina di manifestanti filo-palestinesi che hanno lambito (questa volta, pacificamente) Piazza di Pietra e dagli esponenti di Jcall, l'organizzazione ebraica europea, la cui sezione italiana aveva criticato a priori la manifestazione.
“Siamo noi – ha tenuto a sottolineare Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica romana dopo aver ricordato la vicenda di Shalit, il soldato rapito da Hamas da oltre due anni di cui non si sanno neanche le condizioni di salute – che vogliamo uno Stato palestinese e non andiamo nelle piazze a bruciare le bandiere”. E poi ancora il sindaco Alemanno per il quale difendere Israele è “difendere noi stessi”. Un concetto ribadito da più parti e confermato dalle parole del fondatore di “Friends of Israel” e due volte premier spagnolo José María Aznar: “Lo Stato ebraico non è un Paese del Medio Oriente, ma un Paese occidentale del Medio Oriente e per questo “ogni problema di Israele è un problema di tutti noi”. Nel video messaggio di adesione alla manifestazione, in cui ha ringraziato calorosamente la promotrice Fiamma Nirenstein e a tutti i presenti alla maratona oratoria, il primo ministro israeliano ha tenuto a sottolineare come “molti in Europa hanno dimenticato che Israele e l'Europa condividono valori primari – come la libertà individuale e i diritti civili – che in Medio Oriente vengono difesi solo da Israele: per questo motivo difendendo Israele l'Europa difende se stessa”. Il leader dell'Udc Casini, poi, nel suo messaggio è andato oltre lanciando il suo sostegno a “un rapporto più stretto fra Israele e l'Unione Europea e ad uno status privilegiato in vista di una possibile integrazione futura”.
Una platea compatta quindi nonostante i diversi colori politici e nazionalità, malgrado le divergenze ideologiche e culturali ma che, come ha detto la Nirenstein a conclusione dell’evento, “ha rappresentato un momento di unità assente da molto tempo in Italia”. “La mia fiducia nel buon senso della gente è stato ben riposto”, ha commentato la promotrice dell’evento aggiungendo che ognuno dei presenti ha dimostrato che ci sono tante persone nel mondo “che sono stufe della diffamazione di Israele e che invece vogliono sapere la verità”. Per il presidente della comunità ebraica “è stato un grandioso successo che, dopo decenni di servilità all’Islam, rappresenta una svolta storica e ideologica nel nostro Paese”. “Siamo riusciti ad arrivare alle istituzioni – ha aggiunto Pacifici – ora dobbiamo riuscire ad arrivare al cuore della gente che, purtroppo e per troppo tempo, è stata accecata dall’ignoranza e dall’indifferenza”. “Le parole volano via. Sono i fatti a lasciare il segno e questa manifestazione l’ha già fatto”, ha infine concluso Gaetano Quagliariello, vice presidente vicario dei senatori del Pdl.
Dear friends,
Thursday October the 7th was a special evening in Rome. A real moment of cohesion and unity: all together to say that "Per la verità, per Israele", For the truth, for Israel, it is time to stop with the systematic delegitimization of Israel. During the 4 hours event, from 6 to 10 p.m. – successfully moderated by the Director of L’Occidentale Giancarlo Loquenzi – more than 60 people took the floor, each for a maximum of 5 minutes. A sequence of passionate and moving speeches. Unfortunately many more were not able to speak because of very tight time constraints and we apologize for this. But we plan to publish all the messages we received so as to circulate them as much as possible. You can already see the entire video of the event on Radio Radicale at this link (the Italian speeches are not yet translated, but there are many in English, as we had many guests from abroad, besides the video-message by Benjamin Netanyahu and Shimon Peres: José Maria Aznar, President of "Friends of Israel Initiative"; Dore Gold, former Israeli Ambassador to the UN; Brigadier General (Res.) Yosef Kuperwasser, Deputy Director General of the Israeli Ministry of Strategic Affairs; Israeli Vice PM Silvan Shalom; Amir Fakhravar, Iranian dissident in exile; Farid Ghadry, President of Syrian Reform Party; Russian Senator Vladimir Sloutsker, member of the European Bureau of "European Friends of Israel"; Members of the European Parliament: Hannu Takkula (Finland), Bastiaan Belder (NL);Tomas Sandell, Director of the Europan Coalition for Israel (Finland); French philosopher Shmuel Trigano and professor Rafael Drai; Gert Weisskirchen, former German MP, member of steering committee of the Interparliamentary Coalition on Combating Antisemitism; Farid Ghadry, president of the Syrian Reform Party, Syrian dissindet in exile; Lisa Billig, representing David Harris, Director of the American Jewish Committee): http://www.radioradicale.it/scheda/312536
There is a great deal of press material. I am just attaching the article on Il Corriere della Sera. a couple of articles.
Soon on the website www.truthforisrael.eu, you will find in English the op-ed articles written for "Il Foglio" for this occasion by many foreign and Italian authors (among them: Yuli Edelstein, José Maria Aznar, Dore Gold, Benny Morris, Melanie Phillips, Phyllis Chesler, Hannu Takkula, Gert Weisskirchen, Farid Ghadry, Amir Fakhravar...): http://www.ilfoglio.it/soloqui/6395
We did not expect such an amazing success. We started with few resources. But we managed to attract 3000 people, inside the hall and in the square, where we placed a huge screen. We counted on the support of many friends and volunteers. Many speakers came from abroad, after long journeys, also from Washington. Many people came from Milan, Genoa, Turin, Florence to be with us. It was really incredible to see that, by throwing a little stone, we were submerged by a tsunami of love.
I hope this can be the beginning of a real change in Europe, for truth, for Israel.
Let’s never stop reaffirming that defending the right of Israel to exist is the ultimate defense of freedom for all of us.
Yours,
Fiamma
"A bipartisan marathon in Rome for Israel"
Corriere della Sera, October 8, 2010
by Andrea Garibaldi
ROME — Outside, in Piazza di Pietra, there is a screen showing a message by Roberto Saviano: «I try to hope that in Italy – the right, the left, the center, whatever your political inclination – it is possible
to speak with greater knowledge and insight. My truth on Israel is nurtured by thoughts against the delegitimization of its culture and of its people».
Inside the magnificent Temple of Hadrian, there is an audience that is difficult to bring together: Fabrizio Cicchitto and Piero Fassino, Giovanna Melandri and Mara Carfagna, Fini’s supporters Benedetto Della Vedova and Luca Barbareschi together with Berlusconi’s supporters Gaetano Quagliariello and Franco Frattini, Minister of Foreign Affairs. Giuliano Ferrara, editor-in-chief of "Il Foglio", and the radical Massimo Bordin, Francesco Rutelli, the Mayor of Rome Gianni Alemanno.
All were convened by the journalist and Member of Parliament from Pdl Fiamma Nirenstein, for a "speaking marathon" entitled «For truth, for Israel». Nirenstein hopes for a “two State-two people” solution
in the Middle East. But she wants to defend Israel from the boycotts launched around the world, from the U.N. resolutions, from the “lies that depict Israel as a bully crook, whose life is worth nothing”.
Dozens and dozens of people and well-known personalities - politicians, journalist, artists, intellectuals - walk to the podium to speak for a maximum of 5 minutes up to late at night. The square is patrolled by the police that, late at night, push away a small group of protesters with the Palestinian black, red and green flags. A message from the Israeli Prime minister Netanyahu arrives: «Our enemies do not want to recognize our right to self-defense. Many in Europe have forgotten that Israel and Europe share fundamental values such as personal freedom, the civil rights of minorities, of women, of homosexuals”. Berlusconi sends a message: «Protecting the values and the identity of Israel means defending our own values». The President of the Chamber of Deputies, Gianfranco Fini, sends a message as well, speaking about the “noisy silence” on the plight of the Israeli soldier Gilad Shalit, prisoner for four years now. Also Walter Veltroni, leader of the opposition party (Democratic Party), supports the event, urging in his message to «counteract the traps of antisemitism based on innuendos”.
José Maria Aznar, former Spanish premier and now President of the "Friends of Israel Initiative" takes the floor and states: «Any problem of Israel is a problem of all of us”. “We do not want to destroy the Palestinian State – cries Riccardo Pacifici, President of the Roman Jewish community. -We want two people in two States”. But: «The peace process must go on notwithstanding the extension of
settlements. Why should an Arab be allowed to live in Jerusalem and an Israeli should not be allowed to live in those territories? The settlements are expanding because new children are being born». Paolo Mieli, former editor-in-chief of "Il Corriere della Sera", the main Italian newspaper (whose current director, Ferruccio De Bortoli, joined the initiative as well), is succinct: «Israel has always been jeopardized. We must fight against the lies underlying the criticisms against the Israeli government”. And Pierluigi Battista - deputy director of Il Corriere della Sera – recalls certain lectures given at the political science department of the Teramo University, according to which the Shoah and the six million Jewish victims have never existed. Famous theater actor and director Giorgio Albertazzi reads the wonderful text "A plea for my homeland" by Italian, Libyan born, Jew poet and singer Herbert Pagani.
Some days ago, the Italian section of the movement "Jcall" stated that defending the Jewish State does not mean being silent about the responsibilities of Netanyahu’s government and doubted that coming to the Roman marathon would be the best way to express solidarity to Israel. Nirenstein also invited "Jcall" in piazza di Pietra and some of its members have joined her platform.
* translated by Silvia Pallottino
Voglio esprimere tutta la mia simpatia a Lei, cara Fiamma, e ribadire il mio appoggio ad ogni iniziativa che, come questa, favorisca la corretta conoscenza di Israele paese democratico. Mi complimento per la buona riuscita della manifestazione, il mio solo rammarico è di non aver potuto esservi fisicamente presente. Israele merita tutto il sostegno possibile, è un paese straordinario che lotta da decenni solo per difendersi, costretto alla guerra per salvaguardare il suo legittimo diritto ad esistere. E' necessario che questa realtà di fatto sia correttamente trasmessa a tutti, in modo particolare ai giovani.
Ilaria Arri , Rivoli (To), Italy
sempre con Israele, un vero Paese democratico!!
Francesco , Roma Italia
Io, quando sento quelcuno che celebra il diritto di esistere di un paese democratico e normale, come Israele, mi girano le scatole. Ma ancora parliamo di questo? Ancora c'è qualche squilibrato che mette in dubbio una realta lapalissiana? Perché se si parte così neanche la Gran Bretagna avrebbe il diritto d'esistere...come sappiamo bene. Chi, come un povero stolto, va affermando in giro il disconoscimento dell'Olocausto o della più che normale scontata presenza d'Israele in quel territorio, ebbene, non vale assolutamente la pena di rispondergli perchè dovremmo sottoporci ad un confronto che non siamo abituati ad avere... Solo un medico di ambulatorio può risolvergli il problema...
ariella adler , trieste - Italia
Cara Fiamma,Ho appena inviato un mio commento a "informazionecorretta" ma ho anche appena guardato alcuni video su youtube. E' TERRIFICANTE ciò che alcuni affermano e come la verità è stravolta.Mi sembra di vivere in uno scenario da apocalisse e purtroppo al di fuori di ogni politica, una lotta surreale fra BENE e MALE in assoluto.Ad ogni modo coraggio e andiamo avanti.Grazie di tutto. Ciò che mi colpisce di te è la tua modestia.passione...straordinaria semplicitàUn abbraccio Ariella Adler
Anna Maria Mileti , Italia
Grazie per questo importante incontro che Lei onorevole Nirenstein ha fortemente voluto per unire, a sostegno di Israele e di tutti coloro che in essa vivono, uomini e donne, non solo di potere, ma semplicemente legati dalla convinzione autentica che esiste la possibilità di far emergere e realizzare una verità di pace sincera, vera, sicura per tutti nel XXI secolo.Cordiali e affettuosi saluti.Anna Maria Mileti
Salomon Benzimra , Toronto, Canada
re: Rome event, october 7, 2010I salute Fiamma Nirenstein for launching this event in Rome and I also fully support Jose Maria Aznar ("Fiends of Israel Initiative") and Tomas Sandell ("European Coalition for Israel") for their indefatigable effort in support of Israel.The task at hand is huge. Decades of relentless propaganda not only erased the truth about Israel, but the erasure has been forgotten by the media and the lie is becoming the new truth, as Orwell predicted.We must identify the foundation of these lies, upon which all the distortions have been built. This foundation is the false idea of OCCUPATION, and no lasting peace will ever be achieved while Israel is perceived as "occupying" territory that is not hers by right.In that regard, it is essential that the media, academics and diplomats get acquainted with the Legal Rights of Israel, as they were recognized in international law 90 years ago. www.cilr.orgCourage is to seek the truth and say it. Nirenstein, Aznar, Sandell and others should all be commended for their courage.
loris , Bolzano
Avanti così !!!Mai stancarsi di informare la gente sulle mostruose falsità che quotidianamente i media riversano su Israele!!!!!!!!!!!!
Roberto Riviello , Figline Valdarno
Complimenti per la magnifica iniziativa alla quale sono spiacentissimo di non aver partecipato fisicamente (idealmente sì, eccome). Quando organizzerà qualcosa di simile anche nella Sua città, a Firenze o comunque in Toscana, ci sarò sicuramente. Per favore, prima o poi cerchi di farlo.
Bruno Di Porto , Italia
Meritate congratulazioni, Bruno Di Porto
Lorna Salzman , usa
This was organized by Fiamma Nirenstein, member of the Italian parliament and writer for Il Giornale and other media. It was held in an ancient Roman temple in the Roman Forum.It is interesting to note that almost all of the most outspoken liberal journalists defending free speech and women's rights and opposing radical Islamic totalitarianism are women: Nirenstein in Italy, Nidra Poller and Caroline Fourest in France, Necla Kelek in Germany, Pilar Rahola in Spain, Phyllis Chesler in the USA, plus a man in Great Britain, Nick Cohen, who is vilified by the left constantly for his attacks on radical Islam and anti-Semitism (note: he is not a Jew but famously wrote an article a few years ago saying he felt himself becoming a Jew as he read the horrendous leftist attacks on Israel and Jews).I am still waiting for women in the Netherlands, Ireland, Scotland, Belgium,Portugal, the Baltic states, Austria, Switzerland, Denmark, Norway and Sweden to speak out. There may be some that I have not heard about.Today it is women who have balls, not men.LS
Chaya Eitan , Bat Yam, Israel
Ms. Nirenstein: I just want to say 'thank you' for all you're doing for Israel. And for organizing the upcoming rally in Italy on October 7. You are a great lady. I would love to visit Italy some day soon! With warmest wishes,Mrs. Chaya Eitan
Maurizio del Maschio , Venezia
On. Nirenstein,Seguo con interesse i suoi articoli e le sue iniziative. Come uomo culturalmente libero e come giornalista, condivido le sue riflessioni. Purtroppo, (anzi, ne sono lieto...) il 7 ottobre sarò in Israele, ma spiritualmente sarò con voi, dal momento che da oltre trent'anni sono al fianco di Israele, al fianco degli ebrei e vicino all'ebraismo. Trovo disgustoso che si manipoli tanto grossolanamente la realtà medio-orientale e non ho mai celato né in privato né in pubblico la mia solidarietà nei confronti degli ebrei e di israele. Per questo motivo, professionalmente la mia vita è difficile, ma non demordo. Vi sono principi irrinunciabili e l'etica professionale mi impone la chiarezza e la sincerità, anche se ciò mi ha fatto pagare un prezzo elevato. L'unico conforto è sapere che non siamo soli a combattere per la verità e per Israele.Cordialità
Joanie Berger , USA
Dear Fiamma,Words cannot convey the depth of my gratitude to you for organizing this awesome rally. Kol HaKavod, and may God shower you with blessings.With love of Israel,
Saul Singer , Israel
Fiamma -- wonderful, col hacavod, love, Saul
Evgeny Kissin , Russia
Congratulations! I really hope that our friends elsewhere will follow suit!
Chaya Herskovic , Israel
Dear Fiamma, Congratulations for the highly successful event for Israel last week. I heard from Dore that it was exhilarating, high profile and very effective. KOL HAKAVOD!! Chaya Herskovic,Director General, Jerusalem Center for Public Affairs
Ester , Morbio Superiore - Svizzera
Grazie Fiamma... le preghiere servono e l'Italia è diventata un nido d'amore per Israele!Grazie con un abbraccio...Shalom Shalom Ester
Roberta Nahum , Roma-Italia
Sono quasi incredula , pur essendo stata presente, per il successo della manifestazione organizzata da Fiamma Nirenstaein. Il suom coraggio e la sua determinazione nella diffusione della Verità e della Giustizia, è uno stimolo a tutti noi per non arrenderci di fronte alle battaglie morali e ideologiche che ci sembrano troppo grandi. Un piccolo commento personale: a tutti coloro che , nonostante la loro presenza, hanno voluto sottolineare che non sempre sono d'accordo con le poitiche del governo israeliano, vorrei far notare che forse è proprio a causa delle bugie o mezze verità diffuse dai media che trovano tanto da criticare e se invece fossero informati con obiettività, sarebbero più spesso in linea con le decisioni del governo israeliano. Grazie ancora Fiamma.l
meggi , italia
brava fiamma!!! mi sarebbe piaciuto molto esserci, comunque ero lì con lo spirito.un saluto e grazie per tutto quello che fai per la verità e per ISRAELE!
Lorna Salzman , Stati Uniti di America
Mia capacita di scrievere l'Italiano non e largo; pero, basta che posso mandarvi gli auguri. Vi assicuro di mia fidelta alla liberta, giustizia, ugualianza dei femine, e sopratutto la battaglia contro tutte le systemi di authorita religiose e seculari che cerchano controllare nostre vite e diritti humani.
Bruno , Roma
Tutto molto bene, e siamo tutti contenti. La prossima volta sarà pure meglio... Però, lasciatemi dire che sono rimasto non poco deluso dall'assenza di qualunque eco sulla stampa israeliana, almeno quella che io leggo giornalmente sul net (JP e Haaretz inglese). Qualcun altro si è accorto di qcosa che mi sia sfuggito ? Shalom.
alfonso margani , Firenze /Italia
Due stati,sì,ma dovranno essere rigorosamente etnici,niente ebrei nello stato palestinese e niente arabi in quello ebraico. Altrimenti,lo sapete tutti quel che succede....Fra 40 anni avremmo solo una minoranza ebraica in un mare di arabi e Israele non esisterebbe più....
Silvia Baldi , San Miniato - Toscana
L’evento si è svolto in un clima di straordinaria solidarietà. Per la prima volta, nella mia vita, ho visto, in una stessa manifestazione, tanti politici e personalità di spicco, di schieramenti diametralmente opposti, mossi dallo stesso obiettivo. Se questa non è l’ennesima benedizione che Israele ci offre, come chiamarla diversamente? Penso a quelle devianti affermazioni che circolano in Europa e che additano Israele quale maggiore elemento disturbatore della pace nel mondo. Ma cosa dobbiamo tollerare ancora di udire? Giornate come quella di ieri sono la prova pratica e concreta dell’esatto contrario. Nel servizio di riconciliazione ebraico-cristiana che da anni svolgo, come insegnante, all’università e tra i cristiani di varia denominazione, ho sempre creduto sul ruolo strategico d’Israele per l’unità, soprattutto della Chiesa. Ma l’evento di giovedì scorso ha rappresentato qualcosa di più: Israele non solo può mettere insieme cristiani di ogni confessione ma persino politici, intellettuali, giornalisti e uomini di ogni rango e nazione. Israele è una vera e ineguagliabile benedizione.
Gianfranco Brambati , Parma (provincia)
Gentile Signora,ho letto con moltissimo piacere questa Sua nota:vedo con soddisfazione che finalmente l'Italia si stà svegliando e sempre più persone si rendono conto di quanto sia stata antidemocratica e falsa la propaganda fatta in questi decenni contro lo Stato di Israele.Forse inizia un'era di rispetto e stima nei confronti di un Popolo che in oltre sessant'anni ha dimostrato il proprio valore ed i propri valori.Con stima.Gianfranco Brambati
Dova Cahan , Tel Aviv
Condivido pienamente e con tanta ammirazione per cio che fa l'OnorevoleFiamma Nirentein a favore di Israele edel Mondo Ebraico, dove anche lei personalmente fa parte di questo grandiosopopolo e di questa miracolosa nazione.Aggiungo qui cio che ho gia scritto edespresso in altri forum e link:"E ancora vergognoso e deplorevole condannare il popolo ebraico in questa maniera senza nessun motivo fondamentale solo di odio incuccato da istituzioni religiose e politiche delpassato e nonostante tutta la grande tragedia passata daquesto popolo a causa di questi artefici del nazismo e fascismotutto cio sembra che voglia riprendersi attacandosi ora a Israele come bersaglio.Mi auguro che cio che fa la stimata onorevole Fiamma Nirenstein potera i suoi frutti positivi e fara vedere al mondola realta.Io in quanto ebrea e residente a Israele guardo ancora stralibita a tutta questa ondata di antisemitismo che siriaccende in Europa, la tollerante, ma bisogna che vi guardate attorno e vedete dove sono le vere cause del vostromale di un continente decrepito e in via di distruzione invaso dal mondo arabo ed islamico, dove anche voi pagherete levostre colpe che i vostri nonni e zii hanno fatto attraversol'Olocausto..e la Shoa, non dimenticheremo mai e poi mai.Oggi tutte le correnti di sinistra, estremasinistra, comunisti, estrema destra fannolega con il mondo fondamentalista islamico e saranno proprio loro i primia ricevere un coltello nella schiena dailoro protetti .A causa di questa lega traqueste correnti viene messo in atto unadeligittimazione contro Israele ed il popolo ebraico, aumentata da malainformazione, menzogne e diffama,che anche la televisione e molte reti informative e giornali incitano ed alimentano questa posizione per il motivonon idealista..ma pagato dai soldi arabie dal petrodollaro.Ancora una volta vi ripeto che dovete solamente vergognarvi di riportare l'antise
ben alfa , torino
cara fiamma,fai un lavoro sacro, ti stimo per il tuo corraggio e spirito e amore per israele.BENhttp://www.benalfa.it
Daniele Coppin , Napoli
Complimenti per la riuscitissima manifestazione. Sono venuto da Napoli per rispondere ad una necessità del mio spirito e della mia coscienza ed è stato un piacere vedere tanti volti noti, politici di destra e di sinistra, intellettuali, artisti partecipare per affermare con forza il diritto di Israele ad esistere, per ciò che lo Stato ebraico rappresenta per il Medio oriente e per il mondo intero.A causa degli orari dei treni sono stato per tre ore, perdendomi diversi interventi. Ma quelli che ho potuto ascoltare sono stati tutti interessanti: la passionalità del Suo intervento e di quelli di Pacifici, dell'ex ministro Martino, di Elkann; la profondità di Saviano e La Capria; il coraggio del dissidente siriano; le parole del compianto Herbert Pagani fatte rivivere da Albertazzi. Eppoi vedere perosne dal vissuto così diverso (Aznar, Sgarbi, Raiz, Fassino, Frattini, Carfagna, Caldarola, Volli, Pezzana, Israel, La Tella, Barbareschi, La Malfa), indipendentemente dalla lunghezza dei loro interventi o per la loro solo presenza accanto a tante persone comuni, è stato bello e beneaugurante per il futuro, perchè Israele è il nostro futuro, il futuro dell'Occidente, e perchè è ora di dire basa a secoli di diffamazioni ed accuse infamanti, prima contro gli Ebrei e poi contro Israele. Grazie per averci dato la possibilità di manifestare il nostro amore e la nostra ammirazione per Israele.