Osservatori Ue, ma con mandato armato
venerdì 2 gennaio 2009 Il Giornale 28 commenti
Il Giornale, 2 gennaio 2009L’Europa può spesso permettersi, o almeno lo crede, di essere irresponsabile e di fare la morale. Di fronte allo scontro di Gaza, l’Europa con una proposta di tregua umanitaria coniata dal ministro francese degli Esteri Bernard Kouchner, ha subito optato per la più facile delle posizioni. Alla tregua, seguirebbe un accordo con al centro i soliti osservatori internazionali fra i due contendenti.
L’Italia fa bene a promuovere iniziative di pace, ed è stata la più puntigliosa e chiara nel ribadire, come ha fatto il ministro Frattini martedì, che comunque si deve partire dall’idea che Hamas è responsabile della guerra col lancio di missili sulla popolazione civile e il rifiuto, richiesto da Israele, della conferma della passata tregua. Hamas, dice Frattini, è un’organizzazione terrorista nella lista Ue, se ne tiene ben conto.
Kouchner e il responsabile della diplomazia britannica Milliband puntano soprattutto sulla crisi umanitaria, glissando sulla natura del feroce gruppo islamista che ieri ha promesso, mentre faceva l’occhiolino sulla tregua, la vittoria totale e ha ribadito per bocca di Ismail Haniyeh, il capo, che lo scopo è sempre quello promesso: distruggere Israele, che secondo la sua Carta «esisterà finché l’islam lo oblitererà».
La Livni, ministro israeliano degli Esteri in visita a Parigi, gli ha risposto che la crisi umanitaria è una scusa, che a Gaza sono entrati in due giorni da Israele più di 300 camion di cibo, medicine ecc., più 20 ambulanze e che Israele oggi fornisce a Gaza il 70 per cento dell’elettricità. E comunque non si dà una tregua per far rimpannucciare Hamas, se lo scopo è bloccare la pioggia di missili, che continua densa.
Opportuna anche un’occhiata al passato: quando Israele sgombrò Gaza, presero posto a Rafah i “monitor” dell’Ue come garanzia contro l’ingresso di armi e terroristi dall’Egitto. Era il 26 novembre del 2005. L’Eubam si trovò in difficoltà, perché i suoi punti di riferimento erano 70 uomini delle forze di sicurezza di Abu Mazen: l’avvento di Hamas emarginò Abu Mazen. Prima, entrò il fratello del più feroce fra i leader, Mahmoud al Zahar; poi al Zahar stesso passò con una valigia piena di 20 milioni di dollari. Il ricorso dell’Eubam all’Autorità nazionale palestinese si concluse con la sua estromissione nel giugno del 2007, quando ormai la Striscia era una rampa di lancio di missili, e una serra di odio iraniano.
Una nuova Eubam difficilmente potrebbe agire se non avesse un mandato armato per fermare Hamas. Non è solo Rafah, ma anche la larga fascia lanciamissili lungo Israele a dover essere assicurata. E l’Europa non è pronta a girare armata da quelle parti. È sempre apparsa molto più pronta, come per esempio fece Solana in un’intervista al Jerusalem Post, a lamentarsi dell’«atteggiamento iperossessivo di Israele verso i temi della sicurezza», responsabile, per lui, di tenere chiuso troppo a lungo il passaggio di Rafah. È evidente che una tregua che preluda a soluzioni come una forza di interposizione europea inerme, mentre Hamas promette di seguitare a sparare missili, non può essere accettata da Israele, che non ha intrapreso la guerra per ybris, ma per costrizione fisica e morale verso i suoi cittadini e contro la logica del terrorismo che riguarda tutti noi.
Anche l’Europa ha dei doveri verso la popolazione bombardata israeliana, 800mila persone perseguitate. E ha doveri anche verso la pace che Hamas non vuole, mentre vuole una tregua che le consenta di riprendere la guerra jihadista. Occorre da parte Ue una proposta che aiuti Israele, e questo aiuterà anche noi.
martedì 6 gennaio 2009 10:39:31
(2/2) L’opponente non ha mai le stesse premure (e nemmeno in questo caso: v. missili lanciati a caso sulle città israeliane, kamikaze, ecc.) oltre a dichiarare in ogni circostanza e scrivere in ogni atto che l’unico ebreo buono è quello morto. Dunque, secondo il semplice Lorenzo, non dovendo rischiare le vittime civili si dovrebbe rimanere in balia dell’altrui cieca violenza ? Così, probabilmente, prevarrebbe l’Islam che fa del sacrificio degli innocenti - più o meno su base volontaria - una virtù. E forse con certi scrupoli verrebbe da dubitare sulla possibilità che la civiltà, nel corso della storia, potesse prevalere sulla barbarie dovendo guerreggiare facendo attenzione a dove mettere i piedi mentre il nemico, invece, infischiandosene fa strage … . Forse oggi saremmo ancora all’età della pietra se i migliori non avessero badato comunque a prevalere: forse le bombe degli alleati sulle città della seconda querra mondiale riuscivano ad evitare le donne ed i bambini ?O forse era meglio per le nostre donne e bambini vivere oggi secondo le fulgide regole nazi-fasciste ? E come allora oggi, forse, non vale davvero la pena rischiare di urtare la delicata sensibilità di quelli come Lorenzo da Genova solo per difendere gli ideali della democrazia pluralista sotto l’assedio del dispotismo islamico … quantomeno senz’altro non a costo di ammazzarne i bambini … . A fronte di tale disponibilità, però, mi permetto di chiedere al delicato Lorenzo un piccolo sacrificio: vorrebbe gentilmente provare lui a chiedere all’Islam la stessa premura ? … Ove riuscisse i posteri ne sarebbero eternamente grati.
gennaro , italia
martedì 6 gennaio 2009 10:37:44
Encomiabile Nirenstein, mi scuso per la lunghezza del testo, ma vorrei rispondere a Lorenzo da Genova … . Il quale si dice inorridito da chi accetta la strage di civili, anche inermi (bambini), pur di prevalere su di un’ideologia assolutista e dai biechi costumi come quella di un’Hamas integralista che trae dalla Sharia (Legge coranica) i fondamenti normativi sui quali regolare la società, tra l’altro in pieno accordo con il popolo di Gaza. Bene. Forse ha ragione lui. Forse e davvero nel conflitto fra due sistemi sociali e filosofici (culture) tanto diversi da essere completamente antitetici e, quindi, da non poter essere altro che alternativi (cioè: dove c’è l’uno non può esserci l’altro e viceversa) ciò che deve veramente stare a cuore ai giusti non deve essere comunque la sconfitta del nemico … no … quantomeno non a costo del sacrificio dei civili … . Voglio raccontare a Lorenzo da Genova una significativa storiella, in breve per non annoiarlo. Benchè dal suo argomentare parrebbe fin troppo giovane forse ricorderà il film “Apocalipse Now” sul Vietnam. Marlon Brando impersonava un Colonnello dei Marines che combatteva i Vietcong a modo suo. Ad un certo punto racconta di una visita ad un villaggio per vaccinare gli abitanti dalla poliomelite (o altro); sulla via del ritorno al campo base vengono richiamati indietro; tornati al villaggio trovano che i Vietcong avevano tagliato il braccio su cui era stata fatta la vaccinazione a tutti coloro che vi si erano sottoposti, compreso donne e bambini, ammucchiandoli in una orrenda catasta. Dopo una prima reazione di disgusto le parole del Colonnello Kurtz saranno: “ … mi basterebbero solo poche decine di combattenti così determinati per vincere la guerra …”. Ergo. Il signor, o il ragazzo, Lorenzo da Genova può continuare ad inorridirsi alla vista del sangue e continuare a considerare chi lo sopporta, come ultimo e disperato sacrificio pur di prevalere sulla barbarie, una persona che “dovrebbe vergognarsi di esistere”. (1/2)
Lorenzo , Genova
lunedì 5 gennaio 2009 09:35:46
Lo ripeto: fate orrore. Tutto si può imputare ad Hamas (estremismo, fondamentalismo, terrorismo, stupidità) fuorchè la colpa del massacro dei civili palestinesi, perchè ciò significa addossare agli stessi civili la colpa - dal momento che sono stati loro stessi a votare Hamas - e perciò giustificarne ed accettarne il massacro. Ed è impossibile, disumano, ipocrita, immorale, nazista giustificare ed accettare il massacro dei civili palestinesi, gran parte dei quali sono bambini innocenti, innocenti, innocenti! Dire che 'ci dispiace' serve solo a credere pulita la nostra coscienza, quand'è insanguinata in maniera orrenda. Il sig.Nick Deloite, in particolare, dovrebbe vergognarsi di esistere. Che cosa, infatti, gli permette d'esistere impunemente - mentre i bambini palestinesi muoiono e soffrono indicibilmente - e di sparar sentenze di approvazione di massacri dal proprio comodo e caldo salotto, mentre i bambini 'cattivi' palestinesi continuano a morire sotto le bombe 'buone' degli israeliani 'buoni'? "Qui non si tratta di rappresaglia nazista ma di autodifesa preventiva, e di differenza ce ne corre": differenza? Ci vogliono della fantasia ed una faccia tosta incredibile per produrre uno pseudo-ragionamento del genere, ipocrita e falso, disgustoso e irricevibile! Cosa diavolo significa "autodifesa preventiva", e chi avrebbe il diritto di servirsene, di grazia? Solo chi Le pare a Lei? Solo la più forte delle parti in causa, quella che può permettersi di decidere quando iniziare un massacro? "Autodifesa preventiva" significa solo questo: credere di poter fare quel cavolo che si vuole, perchè tanto leggi e doveri non contano, conta solo la propaganda. E allora io rivendico il diritto dei palestinesi a difendersi, a difendersi violentemente, e a fare la stessa cosa che voi auspicate faccia Israele: provocare morte e distruzione dall'altra parte della barricata. Solo a questo, vedete, porta la vostra 'soluzione' della guerra: a nuovo odio reciproco.
CATTANEO MAURO , san pellegrino terme
domenica 4 gennaio 2009 18:30:42
È vero!!!!!Basta con le ipocrisie, riempirsi la bocca conparole come tregua e pace è facile e moderno.Solo dico,farei passare a tanta gente quello che passano le città di confine Israeliane....................A volte,come oggi che vedo manifestazioni "pro palestina",mi vergogno della demenza e ipocrisia degli Italiani.Saluti,Mauro
Emma Stasio , Roma/Italia
domenica 4 gennaio 2009 16:58:33
Sono cattolica e prego ogni sera per la vittoria di Istraele sui vigliacchi di Hamas e di tutti quelli che mandano a morire donne e bambini e sfilano il giorno dopo urlando e piangendo ipocrite lacrime che molti ipocriti occidentali raccolgono ( ahime, mi dispiace dirlo, anche molti cattolici). Prego per la vittoria di Istraele anche perchè venga ribadita una verità che sembra essersi persa nel nostro tempo: le vittime sono vittime e i carnefici sono carnefici e non c'è nessuna "equivicinanza"tra loro ( mi pare sia stato D'Alema ad inventarsi questo ridicolo neologismo). Prego per Istraele perchè esso rappresenta il baluardo dei valori di libertà e democrazia occidentali in cui sono nata e in cui vorrei continuare a vivere.Grazie Istraele per il tuo coraggio e la tua forza!
Nick Deloite , Atlanta Georgia USA
domenica 4 gennaio 2009 09:49:09
Guardiamo le cifre?425 defunti Palestinesi. "Solo" un centinaio di morti civili.SIccome Hamas e' talmente forte da lanciare i razzi e poi nascondersi sotto sottane e calzoncini corti dei bimbetti (che da grandi saranno in parte pro Hamas con tutto cio' che ne consegue {dalle fionde con i sassi ai razzi Kassam da 40 km di gittata}) io imputo queste morti ad Hamas.Se Hamas non avesse sparato le centinaia di razzi IDF non sarebbe intervenuta. Lo fanno apposta. Hamas sacrifica le proprie vittime civili in cambio del consenso delMondo (quale poi ...)per far passare un Israele razzista (cosa fasulla - vedi Arabi con passaporti di Israele-).Le cose non stanno cosi' e' Hamas l'unica responsabile, il contraddittorio cari Signori bisognerebbe farlo direttamente con Hamas (e non tra di noi occidentali
Maurizio , Sanremo
domenica 4 gennaio 2009 09:49:05
Se San Marino fosse una enclave mussulmana, alla quale il nostro Paese fornisse acqua-gas-corrente elettrica- merci- viveri e medicinali, ma fosse anche una enclave dotata di uno Statuto che avesse come massimo obiettivo la distruzione dell'Italia e ogni giorno una cinquantina di missili colpissero, Ravenna, Rimini, Riccione, Pesaro...che cosa farebbe l'Italia ?Manifestazioni in favore dei diritti dei Sammarinesi in tutte le città?Chiederebbe l'intervento di osservatori ONU a tutela del territorio e dei civili?Chiederebbe l'intervento autorevole della Santa Sede ?Si siederebbe ad un tavolo della Pace ?Che altro ???
Pietro , Frosinone
sabato 3 gennaio 2009 21:12:35
All'attenzione del signor Lorenzo.Buonasera. Io non credo che qualcuno, qui o altrove, gioisca per quello che sta accadendo a Gaza. La morte di tante persone non è una cosa bella, specie se si tratta di donne e bambini. Sta di fatto, però, che una corretta analisi della situazione impone di andare alla ricerca delle responsabilità di quanto sta avvenendo. Israele è ricorso a questa massiccia operazione dopo che Hamas ha violato la tregua. Ma, messo pure in conto che ciò non sia sufficiente a spiegare quello che sta succedendo, ritenuto (da lei come da altri) che la reazione di Israele sia eccessiva, resta da capire cosa abbia fatto Hamas finora per i palestinesi.Hamas ha dato vita tempo fa ad una "guerra" interna a Gaza contro Fatah ed è diventata la sponda degli hezbollah libanesi e delle bramosie del presidente iraniano... A questo movimento non interessano le sorti della Palestina e dei suoi abitanti, ma solo il potere... E la guerra contro l'odiato nemico. Tant'è che la pace con Israele è fuori discussione: l'obiettivo è la distruzione dell'ebreo, in quanto tale.Ci ragioni: si parla sempre del blocco di Gaza. Del fatto che scarseggiano cibo e medicinali. Le armi però non scarseggiano a Gaza e dintorni... Come mai?Il punto focale, per me, sta qui: in Palestina non è mai nata una classe politica intenzionata a crescere e a dialogare. Così, quella terra e quel popolo sono stati sempre in mano agli estremisti, il cui unico fine è lucrare sulla disperazione e la povertà del loro stesso popolo. E attaccare Israele, a prescindere.A tal proposito, la invito a leggere il bell'editoriale di Ernesto Galli della Loggia apparso oggi sul Corriere della Sera: mi sembra lucido e corretto.La saluto.
Luana , Alessandria
sabato 3 gennaio 2009 19:06:22
Mi ricollego al messaggio di chi ha scritto che con questa "guerra" Israele si sta azzerando gli amici che aveva nel mondo.Domanda: quali amici ha Israele nel mondo? Eccetto gli Stati Uniti di America ( e non mi riferisco solo all'Amministrazione Bush), dove sono gli altri amici? Non ce ne sono. Israele è come il ragazzino secchione antipatico che l'intera scuola emargina ed ingiuria apertamente durante le lezioni, salvo poi chiamare di nascosto perché gli risolva i compiti che loro non sono in grado di fare. Dovremmo essere noi gli amici di Israele, ma noi non siamo suoi amici (eccetto qualche sparuto gruppetto), perché ormai la nostra esistenza di singoli (meno per ora), di nazioni (moltissimo) è legata ormai indissolubilmente al mondo arabo. Israele è solo una "pustola" di democrazia e pluralismo. Eurabia è già qui.Ancora: dove sta la logica? A Gaza manca tutto, c'è crisi umanitaria. OK. Domanda: perché invece di trasportare esplosivi, Qassam, Grad, Katjuscia smontati o montati, non hanno fatto entrare medicine e pane? Mistero.
Luana , Alessandria
sabato 3 gennaio 2009 18:18:27
Conosco discretamente l'animo umano e so sino a che punto ci si possa spingere quando si è infiammati da pre-giudizi che divengono poi pregiudizi a tutto tondo. In ogni comportamento umano, del singolo e delle nazioni, vi è sempre qualcosa di psichiatrico (schizofrenia, paranoia, autolesionismo, conflitto di inferiorità e/o superiorità, timor panico). So benissimo che a volte il Forte è in realtà il piu' debole. Il cecchino austro-ungarico del 1915-1918 teneva sotto scacco un intero esercito. Come? Nascondendosi. Era molto difficile sbarazzarsi del cecchino. Eppure era un uomo solo di fronte ad un esercito. Mi chiedo riallacciando i fili del discorso: ormai sono decadi che Israele non si batte contro un esercito regolare, ma contro oscuri "cecchini" terroristi. Senza eliminare Tzahal, forse sarebbe opportuna una riconversione parziale del suo assetto, secondo quanto disse Macchiavelli: " Non partirsi dal Bene, potendo, ma sapere intrare nel Male, necessitano". Gli eserciti regolari sono ormai inadatti a battersi contro chi agisce nascosto e si ritiene "virile", ma non ha il coraggio di battersi da uomo. Molto meglio utilizzare qualche psicolabile indottrinato od abbandonare zainetti di esplosivo o far saltare a distanza un detonatore sorseggiando una granita. Le guerri tradizionali sono terminate. Israele non può piu' difendersi per mezzo di un esercito regolare fatto di soldati. Tu mi lanci un razzo Qassam su Sderot, io ti lancio un razzo Qassam su Gaza. La proporzionalità allora delle Madri Pietose sarebbe stata rispettata.
Nick Deloite , Elberton GA
sabato 3 gennaio 2009 14:27:16
Sig. Lorenzo da GenovaQui non si tratta di rappresaglia nazista ma di autodifesa preventiva, e di differenza ce ne corre.Ripeto se mi piovessero centinaia di razzi sopra la testa io non starei con l emani inmano e se per difendermi devo distruggere ebbene fuori il dente fuori il dolore.Vi a Hamas dalla Palestina.Ricordo che nello statuto di Hamas e' prevista la
Daniele Coppin , Napoli
sabato 3 gennaio 2009 14:20:20
Analisi come sempre lucida e puntuale della situazione, che mette in risalto i motivi dello scarsa credibilità che ha la UE sui temi del M.O.: sempre pronti a dire la loro, inviando militari a patto che non debbano fare ciò che, in situazioni come quella del confine tra Israele e Gaza, sarebbe necessario, cioè disarmare Hamas. D'altra parte basta considerare l'atteggiamento delle nostre truppe in seno all'UNIFIL, per capire come in Europa ci siano tanti, troppi Don Abbondio.
Frank , Roma
venerdì 2 gennaio 2009 23:59:00
Israele, con il Tuo bombardamento a tappeto sulla popolazione incarcerata a Gaza, Ti stai azzerando gli amici nel mondo....Vincerai un'altra battaglia, ma perderai la stima del mondo civile e soprattutto perderai la Pace. Altro che manifestazioni del sinistrume italiota, io sono di destra e non ti percepisco come Agnello di Sion, cara Israele, ma vedo che stai mascrando con le tue bombe a grppolo e all'uranio impoverito la popolazione più povera e indifesa del mondo. Non parlo dei commando di Hamas, che potresti tranquillamente annichilire prima di ogni lancio di razzetti rudimentali, io parlo dei civili: donne e bambini senza colpa che muoiono quotidianamente. La tua rappresaglia, o Israele, sta suscitando nel mondo un giudizio irrevocabile e questo sarà terribile per Te quando, del miglione e mezzo di Palestinesi nella stirscia, resteranno poche migliaia di spettri ...Il fatto è che l'ossessione della sicurezza Ti sta portando all'ossessione per la pulizia etnica. Questo è il tema, cara Signora Nirenstein, tema che lei non sarà mai in grado di affrontare civilmente in un contraddittorio, al quale mi offro come contraddittore, anche su radio radicale, se vuole.Nè tantomeno lei avrà il coraggio di pubblicare sul suo sito questa mail. (In ogni caso salvo questo messaggio, precauzionalmente, allo scopo di lasciare traccia della corrispondenza.)Attendo il suo invito ad un contraddittorio pubblico.Distinti salutiFdC
jochanan , Italia
venerdì 2 gennaio 2009 23:02:15
faccio notare che hamas poco prima delle contromisure di Israele ha fatto votare l'introduzione della sharia a Gaza. Con l'efficacia della dittatura di hamas verrà fatta rispettare. Conosco anche 2 iraniane che da anni non possono più rientrare nel loro paese perchè (orrore) hanno sposato un NON ISLAMICO. E non vengono perseguitate e minacciate perchè non sono personaggi pubblici. Ma i genitori rimasti hanno avuto noie. Cari progressisti è questo il mondo che difendete? questi sono gli ideali che professate? o forse invece difendete quegli altri tagliagole trafficanti di coca, i "guerriglieri" di sendero luminoso? Avete sempre bisogno di eroici "popoli oppressi", di cattivi da odiare, ecc. E se non ci sono eroi, allora si inventano. E non vi passa mai per la testa che i "cattivi" forse sono meglio dei buoni, ma continuate a immaginare manovre oscure, complotti sempre più cervellotici.Faccio notare che la scienza dice:la spiegazione più semplice è quella da preferire. Invece voi vi arrampicate sgli specchi per poter continuare a dire che Israele, ecc. ecc. Vi prego, cominciate a curarvi gli occhi: sono offuscati da una cateratta ideologica che vi fa a malapena vedere
Danny , Italy
venerdì 2 gennaio 2009 21:02:53
I comunisti (la cui ideologia è esperta in crimini contro l'umanità) prima di venire su blog in cui non sono desiderati a fare lezioni di vita pensassero alla loro ipocrisia e alle loro menzogne (la pace l'ha violata Hamas, lil loro '”eroico resistente” e non Israele, Hamas è stato votato con un'ampia maggioranza dai palestinesi perciò si deduce che sono come lui), chiusa questa parentesi vorrei sottolineare che l'appoggio dall'UE non potrà mai arrivare in quanto essa è stata da sempre odiosamente anti-israeliana e poi è solo un club ristretto di potenti (e non espressione delle nazioni europee e dei valori occidentali) che pur di ottenere benefici si vende al nemico. Golda Meir diceva che l’Europa finanziava il terrorismo palestinese e che un giorno tutto ciò ci si sarebbe rivoltato contro, ebbene gli attentati sono stati fatti anche in Europa, ma ciò non è servito ad imparare la lezione e i potenti dell’UE continuano imperterriti ed egoisticamente a sostenere i “poveri palestinesi”(che il loro stato se lo sono giocati attaccando Israele nel 1948 e ancora oggi, da antisemiti quali sono, gioiscono nello sterminare i “complottasti” ebrei) per i propri odiosi calcoli personali, ma a pagarne le spese sarà tutto l’occidente, mentre loro il conto non lo pagheranno mai.Infine vorrei fare un appunto sulle vergognose affermazioni di D'Alema secondo il quale la reazione di Israele "è eccessiva" e che "è necessario" il dialogo con Hamas. Il ribrezzo che provo per questa insigificante persona è salito alle stelle e lo inviterei a pensare agli inquisiti del suo "democratico" partito.
Joey Fatigati , Caserta, Italy
venerdì 2 gennaio 2009 20:55:35
Penso sempre che per mettere in sicurezza Israele e risolvere tutti i problemi del medio oriente occorra CHE ISRAELE ENTRI NELLA NATO E NELLA COMUNITA' EUROPEA !Joey Fatigati
gennaro , italia
venerdì 2 gennaio 2009 19:22:06
La strage degli innocenti. Terzo capitolo inerente le classiche e ricorrenti obiezioni di certa parte politica ad ogni intervento del fronte occidentale a propria difesa dalla Guerra Santa Islamica (Jihad) e di cui Israele è la naturale prima linea. Confutata l’accusa di “razzismo” perché non è questione genetico-biologica; confutata l’accusa di “terrorismo” perché le azioni di lotta svolte da una democrazia pluralista ai danni di un sistema severamente vincolato al pensiero unico sono semplicemente virtuose in quanto emancipative; veniamo alla questione degli “innocenti”. In che misura si può definire innocente un popolo che ospita i lanciarazzi, che costituisce l’identità degli stessi lanciatori e che, quindi, almeno nella sua stragrande maggioranza ne condivide le motivazioni ? La guerra è l’ultimo mezzo, il più odioso. Ma non è nello statuto di Israele, è in quello di Hamas (… e di tutto l’Islam, con l‘aggravante della bieca e semplice finalità della distruzione di uno stato sovrano e, implicitamente, del suo popolo … che simpaticoni …). Dunque, chi lo sottoscrive è tutt’altro che innocente e - per quanto atroce possa essere (ma anche quest’ultima aggravante è a carico loro) - questa colpa, in guerra, ricade sulla prole. Fino a quando l’O.N.U. non sancirà una volta per tutte la lapalissiana totale incompatibilità fra i fondamenti dell’Islam e quelli della moderna democrazia pluralista creando finalmente i presupposti per una riforma democratica di quella religione-ideologia (sempre che ne sia capace come, a suo tempo, fece - costretta - la Chiesa cattolica), non ci sarà nessuna ragionevole speranza che lo scontro di civiltà rallenti il pernicioso sviluppo di cui siamo testimoni.
marco , Perugia, italia
venerdì 2 gennaio 2009 18:29:54
per Lorenzo da Genova: vorrei ricordarle che i tre fratellini morti (uno in più delle due sorelline palestinesi uccise da un razzo palestinese prima del bombardamento di Gaza) sono morti perché Hamas aveva messo una rampa di razzi a ridosso della loro abitazione. Tali razzi sarebbero presumibilmente stati sparati a breve verso Israele (non solo Sderot) non esattamente per portare aiuti umanitari.Ora, le chiedo, la colpa di quelle tre povere dolorosissime morti è imputabile più ad Hamas o a Israele?Io penso ad Hamas, ma potrei sbagliarmi.
Lorenzo , Genova
venerdì 2 gennaio 2009 18:15:31
Francesco Birardi è assai furbo, e fa dire agli altri ciò che gli conviene. 1) I "commentatori sinistri" non sono automaticamente e per forza sostenitori di Hamas. Questa etichetta ce la affibbiate voi per comodità ed in totale malafede. Quanto ai "finti pacifismi": è più facile essere coerentemente sionisti, fascisti e guerrafondai ed ammazzare la gente senza farsi troppi problemi, che stare dalla parte degli oppressi difendendone il diritto alla sopravvivenza ed all'autodifesa. I primi, come Lei, sanno d'averla sempre vinta. Ma questo ha poco a che fare con la ragionevolezza, trattandosi evidentemente della semplice approvazione della legge del più forte (facile da approvare, quando si sa di stare dalla parte del vincitore). 2) Hamas, come Lei stesso ammette, è stato scelto e votato dai palestinesi. Democraticamente. Ha qualcosa da ridire? Io avrei qualcosa da ridire su quel che ha votato Lei, ne sono sicuro. 3) Lei fa il processo alle intenzioni, io guardo i fatti. Hamas vuole "la cessazione fisica dello Stato di Israele", e con 100 razzi riesce a stento ad ammazzare 2 coloni; Israele è buono e santo e pacifico, ma occupa dei territori non suoi e per difenderli in un sol colpo ammazza 400 persone. Per Lei è più terrorista una volontà criminale rispetto ad un crimine compiuto? 4) Lei continua a parlare di Hamas, ma a Gaza continuano a morire persone innocenti, specialmente bambini. Meglio far finta di niente, vero?
luigi , senago
venerdì 2 gennaio 2009 18:03:43
mandate dalema a risolvere la crisi ,lui sà come fare a essere equidistante , comunque hà ragione hamas ,israele e tuttol'occidente sarà in pericolo finchè il loro odio sarà ratificato dall'islam , antonio martino sù libero hà scritto un bell'articolo , che pecca solo in due punti , i paesi arabi moderati non esistono, se essitessero le loro voci avrebbero dovuto alzarsi in varie occasioni ,ma non l'hanno fatto.secondo ; israele è la spina nel fianco dell'islam dedito alla conquista globale , quindi tutto l'islam è proteso in opere e parole per lo scopo, hamas hà dato un bel suggerimento ,attacchiamoli alla radice della pianta e i rami cadranno da soli , hamas hezbollah sono solo una schifezzina insignificante in conronto al nemico da abbattere luigi
giuseppe casarini , Binasco (MI)-Italia
venerdì 2 gennaio 2009 17:55:36
Gentile Signora Nirenstein,l'articolo del novembre 2006 inviatoLe e ripreso dal sito Israel.net é risultato "tronco" nella sua parte finale (colpa purtroppo della modalità di copiatura e di invio con i mezzi elettronici!).Credo comunque che il sentore dello stato d'animo degli abitanti di Sderot e quello delle drammatiche condizioni psicologiche nelle quali vivono in particolare i bambini di questa città di confine da più di tre anni non sia stato "perso" o mal percepito a causa della lacuna finale.Il motivo dell'invio di tale articolo é facilmente spiegato e motivato: sono anni che la pioggia di missili kassam ed affini lanciati dai palestinesi colpisce Sderot e le altre città israeliane di confine con la striscia di Gaza nella quasi completa dimenticanza della stampa e dei media di informazione occidentali, il loro rumore non é stato mai avvertito o segnalato salvo poi fare, come in questi giorni ed in queste ore, molto rumore e clamore al solo danno di Israele allorchè lo Stato Ebraico stanco "perchè il troppo è troppo" interviene a salvaguardia della vita dei suoi cittadini!Amicus Plato sed magis amica Veritas!shalomggc
Luana , Alessandria
venerdì 2 gennaio 2009 16:57:31
Non ho mai creduto che le manifestazioni pubbliche - neppure quelle oceaniche - siano indicatrici della reale voce della maggioranza. Quindi, i cortei che si stanno tenendo in Europa contro Israele non rappresentano nulla, se non l'espressione delle intenzioni più "barricadere" e vocianti dei soliti che sostengono sempre le cause anti-occidentali. Però, mi chiedo - e me lo chiedo anche se non condivido le manifestazioni di piazza (ma qui è d'uopo) "Neppure un corteo pro-Israele?" Lancio il sasso.
Carlo Reuven Tronchi , Grosseto Italia
venerdì 2 gennaio 2009 16:38:04
Sono d'accordo la tregua si può fare ma con una forza di interposizione armata della U.E. L'Italia potrebbe avere un ruolo di primo piano visto che il governo ed anche il Parlamento nazionale hanno una posizione equilibrata sulle problematiche mediorientali.Intanto si potrebbe iniziare col pretendere che i ns media, diano sulla questione Israelopalestine notizie improntate a rappresentare i fatti in modo realistico e veritiero e non in modo distorto volto a orientare l'opinione pubblica solo sulla drammatica situazione della popolazione civile palestinese. Che si dica chiaramente che cosa è hamas e quali sono le sue finalità.
Francesco Birardi , Firenze
venerdì 2 gennaio 2009 15:33:19
Una cosa vorrei che fosse chiara, anche ai commentatori sinistri di questo blog : Hamas e i palestinesi in genere (che Hamas se lo sono scelto e votato) non vogliono la pace con Israele. Vogliono la cessazione fisica dello Stato di Israele. Punto. Assodato questo, si può cominciare a ragionare. Vogliamo la pace? Bene : la pace va imposta ad Hamas e ai palestinesi, e temo che qualunque altro mezzo diverso dalla forza sia destinato al fallimento, come abbondantemente dimostrato negli ultimi vent'anni. Vogliamo la guerra? Bene : ognuno si schieri dalla parte che gli compete e piantiamola con le ipocrisie, con i piagnistei e con i finti pacifismi. Ma la pavida Europa, questo grasso tacchino impotente, non è in grado di fare questa scelta. E gli amici sinistri, che invece la scelta l'hanno già fatta da tempo, non hanno però il coraggio di affermarla alla luce del sole, e continuano a menarla con la solita, vecchia, stantìa manfrina della "pace"... voi gente per bene che pace cercate... ahahahah !!!
Lorenzo , Genova
venerdì 2 gennaio 2009 15:03:59
"13:33 A Gaza uccisi tre fratellini - Tre fratellini palestinesi tra 7 e 10 anni che giocavano in strada sono stati uccisi in un raid israeliano vicino a Khan Yunis. Lo hanno reso noto fonti mediche. Oggi l'aviazione israeliana ha effettuato più di trenta incursioni su Gaza"... Ma a Lei che importa? Ognuno ha i morti che gli convengono, e questi non contano poi granchè, vero? Non sono mica 'morti per terrorismo'! Sono morti per una giusta causa, insomma in altre parole...se lo meritavano! Mi perdoni se Le ricordo che i morti dovrebbero avere tutti lo stesso valore, e che ucciderne 400 a Gaza per salvarne qualcuno a Sderot è piuttosto ridicolo e molto ricorda la rappresaglia nazista.
Elzbieta Cywiak , Roma - Italia
venerdì 2 gennaio 2009 15:01:03
Un articolo come questo smaschera con grande efficacia l'ipocrisia che si sta diffondendo in Europa! Non si puo' passare con cuor leggero sulle vittime palestinesi dell'offensiva israeliana a Gaza, ma si deve anche vedere chi e' responsabile della drammatica decisione che lo Stato d'Israele e' stato costretto a prendere in difesa della sua propria esistenza.
giuseppe casarini , Binasco (MI)-Italia
venerdì 2 gennaio 2009 14:42:14
14-11-2006 Bambini traumatizzati a Sderot Sono numerosi i bambini israeliani di Sderot che soffrono di traumi psicologici legati all’ansia patologica innescata dai bombardanti praticamente quotidiani di missili Qassam palestinesi che da più di 15 mesi piovono sulla città nelle ore e nei luoghi meno prevedibili. In quanto vittime di trauma psicologico, vengono trattati in un ambulatorio che opera come diramazione del reparto di psichiatria infantile dell’ospedale Barzilai di Ashkelon. Ma lo stesso ambulatorio di Sderot non è dotato di adeguate protezioni anti-Qassam ed è esposto al forte rischio d’essere colpito, dopo che dei Qassam mercoledì scorso sono caduto su una strada adiacente.Sono una trentina i bambini sotto trattamento, ma la lista d’attesa è assai più lunga. “Abbiamo chiesto d’essere spostati in un edificio fortificato – dice la dottoressa Ilana Bason, direttrice del reparto di psichiatria infantile e giovanile dell’ospedale Barzilai – La struttura attuale è troppo piccola e deve servire anche pazienti adulti”.I bambini trattati nell’ambulatorio soffrono di varie forme d’ansia che si manifestano nella paura di uscire di casa, nel lasciare tutte le porte aperte, nell’ipersensibilità ad ogni rumore, fino a disturbi più gravi. “Fuori da scuola non hanno praticamente più vita – spiega la dottoressa Bason – Questo è praticamente l’unico posto che li può aiutare, ma il giorno in cui i Qassam sono caduti a due passi dall’ambulatorio i bambini si sono rifiutati di venire”.Lo staff medico teme anche per l’efficacia del trattamento. Spiega la Bason: “Non puoi curare un bambino quando tu stesso sei insicuro. Quando suona la sirena non facciamo altro che stare all’erta, ma non c’è nessun posto dove scappare, e questo non fa che accrescere il senso di angoscia”.“Tutto ciò che ha un bambino come il mio è la sua terapista – dice la madre di un bambino di 12 anni da tempo sotto trattamento – Ma quando i Qassam sono caduti qua vicino, nel mome
giuseppe casarini , Binasco (MI)-Italia
venerdì 2 gennaio 2009 14:33:09
Analisi lucida e brillante!Per tutti valgano il monito e l'esortazione finale:" Anche l’Europa ha dei doveri verso la popolazione bombardata israeliana, 800mila persone perseguitate. E ha doveri anche verso la pace che Hamas non vuole, mentre vuole una tregua che le consenta di riprendere la guerra jihadista. Occorre da parte Ue una proposta che aiuti Israele, e questo aiuterà anche noi."Cordiali salutishalomggc