Fiamma Nirenstein Blog

Oggi il capo dello Stato insieme con il ministro degli Esteri Dini a Gerusalemme Ciampi a colloquio con Barak e Arafat

lunedì 11 ottobre 1999 La Stampa 0 commenti
Fiamma Nirenstein GERUSALEMME Per la prima volta nella sua vita oggi il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi toccherà il suolo di Israele: la sua del resto sarà anche la prima visita di Stato di un Presidente della Repubblica italiana; e certo una visita che potrebbe essere molto importante. L’ Europa e anche l’ Italia non hanno una storia di grande comprensione verso questa scheggia di mondo occidentale confitta in Medio Oriente: le politiche francesi, tedesche, inglesi, hanno assai risentito del loro passato coloniale. Quella italiana soprattutto del retaggio andreottiano caricato anche, finché Giovanni Paolo II non ha riconosciuto lo Stato d’ Israele, del dubbio teologico da una parte; e dall’ altra, del pregiudizio di sinistra di origine sovietica. Israele, aspra e poco diplomatica com’ è , non ha mai rinunciato da parte sua a dichiarare la sua percezione dell’ Europa come territorio ostile. E non l’ ha mai voluta, quindi, come mallevadore nelle trattative di pace. Con l’ avvento di un governo guidato da un laburista, le cose sono già cambiate: nelle ultime settimane sono giunti alti rappresentanti della Finlandia, della Francia... per Natale si prepara una visita di D’ Alema. Questo sembra il logico riscontro di una situazione più affabile, e anche della scelta dichiarata di Ehud Barak, il primo ministro laburista che ha sostituito Netanyahu, di andare in cerca di un’ Europa più vicina e simpatetica. Essa potrebbe diventare molto importante durante la presidenza francese della Comunità Europea nel secondo semestre del 2000, mentre gli americani saranno impegnati nelle loro elezioni. Intanto il ministro degli Esteri francese, giunto in questi giorni a Gerusalemme, non si è incontrato con i leader palestinesi all’ Orient House.Ciampi, l’ ultimo dei Grandi Vecchi europei, è un uomo che ha visto la seconda guerra mondiale e il dopoguerra da testimone diretto, con sentimenti laici, antifascisti, e certo con lo sguardo stupefatto per le atrocità subite dagli ebrei. Della sua memoria storica quindi Israele può avere grande stima, può fidarsi. In più Ciampi non è certo persona condizionata dal discorso politico italiano inteso nella sua retorica terzomondista; non è enunciativo né propagandista, e tutta la sua storia di uomo prettamente occidentale e atlantista, che sa apprezzare a pieno i dolori del parto di un Paese, unico in tutta l’ area democratico-liberista, ne fa per Israele un interlocutore giusto. Un battistrada per i nuovi rapporti con l’ Europa, oltreché per il nostro Paese. Certo, oltre a Barak e ai suoi, Ciampi bene farà , come del resto ha in programma, a incontrare a lungo anche Arafat. Ma è probabile che in questi tre giorni di fitti colloqui Ciampi sappia esprimere, specialmente con il discorso con cui si rivolgerà alla Knesset, ovvero il Parlamento italiano, l’ idea che fin qui è stata suggerita con sincerità solo dagli americani: il mondo ha fiducia in Israele al di là delle scelte politiche contingenti degli elettori (se pure contano) ed è un’ esperienza storica indispensabile per il mondo democratico. E ciò che più importa, la sua volontà di pace è riconosciuta al di là di chi sia al momento il Primo Ministro.Ciampi può essere l’ uomo che ha la statura e lo spessore per suggellare un’ inusitata promessa dell’ Europa di non misurare Israele solo sui palmi di terra che è disposta a cedere, ma di essere un affidabile interlocutore sia per il processo di pace che per mille altre eventualità di collaborazione scientifica ed economica. Insomma, l’ uomo che porta un soffio di modernità nel rapporto fra due Paesi moderni che appartengono all’ area ideale della democrazia laica. In cambio Israele sarà capace di avere con l’ Europa, finalmente, un rapporto di fiducia come quello che caratterizzò la sua nascita e durò fino alla Guerra dei sei giorni, nel 1967.

 Lascia il tuo commento

Per offrirti un servizio migliore fiammanirenstein.com utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l'uso dei cookies.