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Obama tradisce Israele: Usa astenuti all'Onu sulle colonie ebraiche

sabato 24 dicembre 2016 Il Giornale 4 commenti
Il Giornale, 24 dicembre 2016

Con una scelta che si incide nella storia degli Stati Uniti come l'ennesimo colpevole fraintendimento dell'amministrazione Obama nei confronti del Medio Oriente, una incapacità che ha portato a stragi immense e a disastri indicibili in Siria ma anche in tante altre zone, il presidente uscente ha deciso di rovesciare la politica tradizionale degli Stati Uniti: tale politica ha sempre difeso Israele col veto nel Consiglio di Sicurezza dalle maggioranze automatiche piene di odio che hanno caratterizzato l'atteggiamento dell'ONU verso Israele. Stavolta con un colpo di coda impensabile Obama ha lasciato perla sua "legacy" in primo piano l'astensione su una risoluzione votata da 14 membri che stabilisce che occorre "distinguere fra il territorio dello Stato di Israele e i territori occupati nel 1967", condanna gli insediamenti che vengono definiti illegali e "un grande pericolo per la possibilità della soluzione dei due Stati" e aggiunge una serie di altre osservazioni fuori di ogni realtà e senso storico.

I territori non sono "illegali" ma "disputati" secondo le risoluzioni del 1967, la legge internazionale non è stata violata perché non ci sono mai state deportazioni della popolazione originaria, i territori non sono mai stati "palestinesi" ma giordani e conquistati con una guerra di difesa, e soprattutto la vera difficoltà nel raggiungere un accordo con i palestinesi per due stati è il rifiuto ad accettare l'esistenza dello Stato d'Israele che ha portato a dire "no" a soluzioni generose come quelle di Barak e di Olmert.

Una risoluzione come quella votata oggi che non tiene in nessun conto che ci sono insediamenti indispensabili alla sicurezza mentre altri sono trattabili, consente discriminazioni legate alla Linea Verde, incrementa il BDS, forse anche le sanzioni, promuove odio e incitamento antiebraico, conferisce una vittoria pazzesca per i palestinesi nonostante il rifiuto e il terrorismo, ed è una festa per l'estremismo Islamico che odia l'Occidente. Gli egiziani avevano rinunciato giovedì alla loro mozione su richiesta, pare, del nuovo presidente Trump; ma il vecchio presidente ha fatto sì, si dice, che la sua gente lavorasse sott'acqua perché la mozione fosse subito ripresentata da Malesia, Venezuela, Nuova Zelanda e Senegal.

Obama sin dall'inizio del suo primo mandato ha dimostrato verso Israele un'antipatia alimentata dall'opposizione all'accordo nucleare con l'Iran del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, applaudita dal suo stesso Congresso. Che gli importa se l'Iran è diventato il migliore amico di Putin e combatte sanguinosamente in Siria? Obama ha mancato di ogni consistenza nel mondo mediorientale, col suo apprezzamento per la Fratellanza Musulmana e la sua convinzione che il suo personale charme avrebbe creato un rapporto pacifico col mondo islamico.

E così la sua colpevole sottovalutazione del terrore e la sua repulsione verso l'unico vero difensore della democrazia in medio Oriente, Israele, si combina fino all'apoteosi del suo gesto definitivo con la politica di quell'ONU che nel 75 stabilì col voto che "sionismo è uguale a razzismo" e che ha dedicato al piccolissimo Paese due terzi delle sue condanne ignorando centinaia di migliaia di morti, di profughi, di violazioni. Forse Obama sta disegnando il suo prossimo ruolo di presidente dell'ONU, gli si addicerebbe. Stasera in Israele si festeggia Hanuccà, in parallelo col Natale: che gli uomini di volontà seguitino a esserlo, nonostante Obama e la sua ipocrisia.

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Renzo Pecchioli , firenze italia
 lunedì 26 dicembre 2016  17:32:58

Certo se gli stati arabi avessero teso la mano della pace a Israele, cosa che non hanno quasi mai fatto, il problema degli insediamenti non esisterebbe. La vile ag-gressione araba contro Israelenel 1967,ha portato alla creazione di questo stato di cose. Certo Israele sbaglia a proseguiresulla via degli insediamenti, ma gli arabi ne sono totalmente responsabili, in quantonon ne hanno mai accettata l'esistenza



Sandro961 , Torino/Italia
 lunedì 26 dicembre 2016  11:28:59

Se fossi in voi mi preoccuperei, perché sono gli ultimi colpi di coda di una bestia che sta per morire e sono i più pericolosi.Il suo successore dovrà lavorare parecchio per ripristinare lo status quo e relazioni cordiali con Israele.Si sperava che il moretto avesse abbastanza buonsenso da non inimicarsi la comunità ebraica statunitense - che ha un certo peso economico. Ma era solo una pia illusione.



Silvano Ferrario Bonanni , Roma Italia
 domenica 25 dicembre 2016  09:39:17

Perfetto, non si aggiungere altro.Obama, nel solco della tradizione USA, ha dimostrato di non comprendere affatto la situazione mediorientale, in generale di avere un atteggiamento di politica estera assolutamente criticabile. La prossima Amministrazione sarà differente, questo non significa certo che sarà migliore. Staremo a vedere. Mi auguro che dia ascolto a chi, come Lei, quel mo do conosce e sa interpretare.



giuseppe casarini , binasco
 sabato 24 dicembre 2016  12:27:11

Gentile Signora,con Trump cambierà la musica!Buon Hammuccàshalomggc



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