Non è una Shoah Una causa discussa anche in Israele
mercoledì 27 gennaio 1999 La Stampa 0 commenti
                 
DA molti anni la vicenda accertata dello sterminio degli Armeni è 
oggetto di controversia: la domanda se il loro sterminio sia stato 
di fatto un "olocausto", ovvero se le sue caratteristiche siano 
paragonabili a quelle dello sterminio degli ebrei è divenuta 
un'ossessione culturale che a volte sovrasta il dolore per l'orrore 
subito da quel popolo. Grandi storici, come Bernard Lewis, pur 
riconoscendo a pieno la causa della memoria armena, negano che la 
loro storia sia paragonabile a quella ebraica: gli armeni, 
contrariamente agli ebrei, erano infatti attivamente contrari ai 
Turchi e anche nell'imminenza della guerra non vollero ascoltare la 
richiesta del governo di desistere da attività di sabotaggio o di 
aperta lotta che favorivano il nemico. Inoltre il governo turco è 
stato sopravanzato di gran lunga in ferocia, rispetto agli ordini 
impartiti, dall'esercito. 
In Israele, che ospita a Gerusalemme una folta e attiva comunità 
armena nel magnifico enclave della città vecchia, va avanti senza 
fine uno scontro fra Olocausti che si appunta in particolare sulla 
versione che i libri scolastici danno delle due vicende: gli armeni 
vogliono riconosciuta proprio in Israele l'efferatezza della loro 
vicenda e la vorrebbero vedere comparata alla Shoah. Per ora 
l'impresa non è riuscita, ma almeno, a differenza che in passato, 
se ne continua a discutere. 
Fiamma Nirenstein 
            