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Mediorientale

martedì 18 dicembre 2012 Generico 0 commenti
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La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin.

http://www.radioradicale.it/scheda/368644

La puntata di oggi inizia partendo dall’analisi della politica interna israeliana quando mancano solamente cinque settimane al prossimo 22 gennaio data delle elezioni legislative. Intanto, il ministro israeliano degli Affari esteri, Avigdor Lieberman, ha annunciato le dimissioni, dopo che è stato incolpato di frode e abuso di fiducia. Lieberman è un partner importante del primo ministro Benyamin Netanyahu all’interno della coalizione al potere e molto è stato detto di lui ma durante la puntata Nirenstein sfata molti bias raccontanti sul capo della diplomazia di Gerusalemme.

Da Israele si passa alla vicina Siria dove la tragica situazione sta cambiando il panorama geopolitico di molte nazioni. Obama sembra aver tracciato una linea rossa che se verrà superata dal rais Assad allora farà scattare la luce verde per un intervento più incisivo degli USA. In Europa, invece, i Ventisette hanno assunto diverse posizioni – e Nirenstein ci spiega quali- per risolvere la crisi siriana soprattutto per quanto riguarda il riconoscimento ufficiale dei ribelli e sul come sostenerli. Intanto, Assad ha usa armi chimiche e il vecchio sponsor dei palestinesi di Hamas solo pochi giorni fa ha fatto bombardare una moschea nel campo di palestinese di Yarnouk, alla periferia sud di Damasco, mentre la Russia ha sospeso l’uso della propria base navale siriana di stanza al porto di Tartus anche se Mosca continua a sostenere materialmente il regime di Assad.

Durante la puntata si è parlato anche della recente visita in Italia del “moderato” Abu Mazen mentre il rischio dello scoppio di una Terza Intifada è sempre più reale e sembra già essere cominciata. Infatti, entrambe le maggiori fazioni palestinesi, Fatah e Hamas, puntano a questa nuova battaglia con lo scopo di trascinare Israele in un confronto armato così da delegittimare lo Stato ebraico agli occhi della comunità internazionale.

Sul finire della puntata si parla dei rapporti tra Turchia e Israele che, stando a quanto riportato da un’agenzia stampa iraniana,  avrebbero ricostituito le loro relazioni deterioratesi dopo l’incidente della Mavi Marmara: una joint venture che mira a contrastare il potere militare dell’Iran che intanto minaccia lo scoppio di una terza guerra mondiale.

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