Mediorientale
venerdì 23 novembre 2012 Generico 0 commenti
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin
La puntata inizia partendo da Israele dove è stato trovato il responsabile dell’attentato del bus nel centro di Tel Aviv e mentre le indagini sono ancora in corso il numero dei morti israeliani a causa della violenza palestinese è salito a sei. Di seguito, Nirenstein ci offre alcuni dati e una panoramica generale sulla politica domestica di Gerusalemme in particolare sui partiti politici che si presenteranno alle elezioni del prossimo 22 gennaio.
Durante la puntata si è poi analizzata la posizione presa dalla Comunità internazionale con la stupefacente ininfluenza europea e il totale scoordinamento di fronte alla conflitto tra Israel ed Hamas, iniziato secondo Bordin, dall’esplosione avvenuta lo scorso ottobre della fabbrica di armi (che produceva missili per l’Iran) basata a Khartoum da cui Hamas si fornisce; un Hamas che ha commesso vari errori di valutazione, come ascolteremo nella puntata, e ormai galvanizzato dall’ascesa al potere della fratellanza musulmana egiziana rappresentata da Morsy che davanti alla platea araba ha tenuto un comportamento assai diverso rispetto a quello riservato al segretario di Stato americano Hillary Clinton. Parlando di Usa, poi, Nirenstein ci spiega che il flusso di armi attraverso il Sinai non si fermerà finché gli americani non interverranno in maniera decisa nei confronti dell’Egitto del nuovo presidente, da questo punto si è poi passati a parlare della figura sempre più sbiadita del presidente Abu Mazen ancora convinto, pur di riacquistare popolarità e consenso rispetto ai terroristi di Gaza, di presentare il prossimo 29 novembre all’ONU la richiesta di riconoscimento ufficiale della Palestina come “Stato non membro”: una mossa gregaria per superare Hamas sul terreno diplomatico ma, come scopriamo ascoltando questa puntata sul Medio Oriente visto da Gerusalemme, che non andrà a buon fine.