Fiamma Nirenstein Blog

Mediorientale

lunedì 28 marzo 2011 Generico 2 commenti

RIASCOLTA LA CONVERSAZIONE CON MASSIMO BORDIN SULL'ATTUALITA' DAL MEDIORIENTE:



Sintesi degli argomenti:

La situazione nel sud di Israele si fa sempre più tesa: è stato dispiegato un nuovo sistema anti-missile (Iron dome) nella zona di Beer Sheva, nel Neghev, a seguito delle centinaia di missili sparate dalla Striscia di Gaza nelle ultime settimane.

Anche il confine settentrionale è in subbuglio, con i grandi movimenti che stanno avvenendo in Siria. Cosa succederà se Bashar Assad dovesse essere deposto? Il regime di ferro degli Assad ha fatto sì che il confine con Israele fosse tranquillo (militarmente parlando) dal '67, senza guerre né attentati, pur sempre portando alta la bandiera dell'anti-israelianismo.

L'alleanza sempre più stretta tra Siria e Iran e il tentativo, poco riuscito, degli USA di cercare un colloquio con la Siria per allontanarla dagli Ayatollah, per esempio con la nomina dell'Ambasciatore Ford a Damasco.

I possibili nuovi equilibri tra shiiti e sunniti nel Medio Oriente post rivoluzionario: cosa succederà in Siria e Bahrain in particolare, dove la longa manus iraniana è sempre più incombente?

Il Ministro degli Esteri del Bahrain ha presentato una protesta ufficiale al governo libanese contro le ingerenze di Hezbollah nel proprio paese. Dal canto suo l'Iran ha invece contestato l'ingerenza dell'Arabia Saudita in quella che reputa una sua regione, ovvero il Bahrain...

In Siria, gli oppositori del regime che sono scesi in piazza hanno denunciato la presenza di infiltrati di Hezbollah e di agenti iraniani tra le forze che riprimono la protesta.

In sostanza, si sta configurando uno scenario di guerra globale, che nulla ha a che fare le popolazioni che aspirano alla libertà e che vede due grandi antagonisti: l'Iran sciita da una parte e l'Arabia Saudita sunnita dall'altra. E' questa la lente principale attraverso la quale dobbiamo analizzare quanto sta accadendo in Medio Oriente.

Il Ministro degli Esteri israeliano potrebbe cancellare una sua prossima visita ufficiale in Argentina, in quanto questo paese starebbe trattando con l'Iran per fermare l'inchiesta sull'attentato contro il centro comunitario ebraico di Buenos Aires, che fece 114 vittime.

Il processo Katzav (l'ex presidente israeliano condannato a 7 anni per stupro e molestie sessuali) visto dai siti internet arabi: da un lato molti scrivono affermazioni come "tutti gi israeliani sono dei violentatori e dei ladri", "hanno violentato i palestinesi e ora violentano anche le donne". Ma ci sono anche reazioni diverse: Al Wafd, giornale egiziano scrive "i giudici egiziani devono imparare dalla storia d'Israele". Anche Mubarak "ha violentato" il popolo egiziano e per trent'anni nessuno ha detto nulla. Un blogger algerino: "prima di offenderli in tutte le maniere, dovremmo imparare dagli israeliani le radici della democrazia e dei diritti umani. Israele è uno stato di diritto".

La divisione della comunità gay sull'adesione alla "Israeli Apartheid Week".

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Francesco Perdona' , Italy
 martedì 29 marzo 2011  21:23:12

molto interessante! grazieLa divisione della comunità gay sull'adesione alla "Israeli Apartheid Week": cosa vuol dire?.....



Dott. Sergio HaDaR Tezza , Turin, Italy
 martedì 29 marzo 2011  16:29:29

Finalmente qualcuno lo dice:"Tutto ciò non ha nulla a che fare le popolazioni che aspirano alla libertà."Tuttavia, questa lotta interna ai paesi musulmani non può essere facilmente ricondotta a una lotta tra Iran e Arabia Saudita e i loro alleati o proxy...Forse è più vicino al vero quanto scritto suhttp://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1707335&codiciTestate=1&sez=hgiornaliCioè che le rivolte stanno avvenendo proprio nei paesi musulmani più "laici", cioè quelli non controllati apertamente da integralisti islamici siano essi sunniti o sciiti.Negli altri paesi, vedi Arabia Saudita, ogni inizio di rivolta è IMMEDIATAMENTE STRONCATO SUL NASCERE, anche in bagni di sangue (Iran), e il controllo sociale è molto più forte.



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