Mediorientale
Sintesi degli argomenti di questa settimana:
La ricomparsa improvvisa dello scienziato iraniano Shahram Amiri: spia iraniana o collaboratore con gli Usa? Più probabile la prima versione, ovvero un doppio gioco a favore dell'Iran.
Sempre sul fronte iraniano: nuove sanzioni bilaterali da parte degli Usa, in aggiunta a quelle decise con il Consiglio di Sicurezza del giugno scorso.
La nuova posizione russa con le dichiarazioni di Medvedev circa l'avvicinarsi dell'Iran al potenziale per la realizzazione della bomba atomica.
Sul fronte turco: risentimento della Turchia verso gli Usa, in particolare dopo la vicenda della Mavi Marmara.
Il ruolo dell'organizzazione turca IHH nella fase aggressiva avvenuta sulla nave.
Il coinvolgimento della IHH in varie azioni terroristiche internazionali e i rapporti tra l'organizzazione e il partito di Erdogan.
La richiesta di 87 senatori americani, bipartisan, a Obama di indagare su IHH e valutare la possibilità di inserirla nella black list delle organizzazioni terroristiche.
La messa al bando in Germania della filiale dell'IHH con sede a Francoforte, per via del sostegno diretto a Hamas.
La nuova flottiglia prevista per settembre, con una ventina di navi e circa 5000 partecipanti.
L'esito positivo della nave libica diretta a Gaza, organizzata dal figlio di Gheddafi, grazie a un intervento diplomatico multilaterale.
Le commissioni di inchiesta in Israele sulla vicenda della flottiglia del 31 maggio: si cominciano ad avere i risultati di una delle due commissioni, quella interna militare, condotta dal generale Ghiora Eiland. Il rapporto appena consegnato è piuttosto severo. Evidenziati "errori operativi", contrapposti a "fallimenti operativi". E' mancato un "piano B", nonché una buona conoscenza di cosa ci fosse sulla nave. Nel momento in cui i soldati si sono avvicinati e hanno visto la presenza di violenti, era necessario mettere in atto un piano B, allontanarsi, evitando il corpo a corpo sanguinoso. Ma era possibile fermare la nave senza abbordarla? La risposta di Eiland è no, era comunque necessario abbordarla, ma non in quella maniera.
L'esame balistico delle pallottole ritrovate nel corpo di alcuni soldati, fa riferimento ad altre armi, non quelle in dotazione dei soldati stessi.
Sul fronte libanese: il governo libanese ha mandato nel sud del Libano un contingente dell'esercito, per cercare di evitare nuovi attacchi di Hezbollah verso le forze Unifil. Ciò significa che la minaccia di una nuova guerra è presa molto sul serio anche dalle autorità libanesi.
L'esercito israeliano ha rivelato nei giorni scorsi delle informazioni classificate sull'armamento di Hezbollah nel sud del Libano in particolare all'interno di 160 villaggi sotto al Litani. I villaggi, infatti, a differenza delle riserve naturali, non possono essere ispezionati dalle forze Unifil secono il mandato della forza Onu.