Mediorientale
Sintesi degli argomenti di questa settimana:
Le trattative in corso per la liberazione del caporale israeliano Ghilad Shalit: l'incontro del Cairo, a cui hanno partecipano non solo le frange militari, ma anche quelle politiche di Hamas. Tra questi, nome chiave è Ahmed Jaabari, una sorta di capo di stato maggiore di Hamas, che sostiene di aver programmato il rapimento di Shalit e di starne preparando altre.
Sul fronte israelaino: accordo di massima tra destra e sinistra sull'andare avanti con le trattative. Tra quelli contrari: Benny Begin, figlio del premier storico.
Probabile comunque l'approvazione della trattativa da parte del gabinetto israeliano.
La mediazione tedesca.
Il succo della trattativa: 1400 prigionieri per avere indietro Ghilad Shalit. 450 sulla base di una lista stilata da Hamas; altri 550 come omaggio ad Abu Mazen e al presidente egiziano Mubarak; altri 400 tra donne e giovani. Ma il vero nodo è una lista di 120 persone, poi ridotte a 70 (anche se ora sembri che il prezzo sia stato rincarato di nuovo), di cui 4 nomi in particolare perché si tratta di terroristi responsabili di innumerevoli massacri: 1) Ibrahim Hamed, capo dell'ala militare di Hamas in Cisgiordania dal 2001 al 2005 (76 israeliani ammazzati); 2) Abdallah Barghouti, detto l'"Ingegnere" di Hamas (46 israeliani ammazzati); 3) Abbas Sayed - responsabile dell'attacco di Netanya del 2002, nel quale morirono 30 israeliani e in seguito al quale venne decisa l'operazione "Scudo di Difesa"; 4) Ahmad Saadat, leader del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, che nel 2001 mandò ad ammazzare il ministro (appena dimessosi) israeliano Rehavam Zeevi.
La controversia sul nome di Marwan Barghouti (condannato a 5 ergastoli) e il suo impatto sugli equilibri interni dell'Autorità Nazionale Palestinese.
Barghouti è l'unico possibile antagonista di Abu Mazen, che recentemente ha invocato una Terza Intifada, forse per accreditarsi agli occhi di Hamas come possibile uomo della mediazione tra Hamas e Fatah. D'altro canto, questo è proprio il motivo per cui Hamas potrebbe non essere interessato alla sua liberazione, che farebbe accrescere la popolarità di Fatah, l'unico leader laico con cui forse sarebbe possibile per Israele avviare una trattativa.
Abu Mazen in viaggio in America Latina, rispondendo alle voci su una possibile Terza Intifada, ha escluso questa possibilità, dicendo che con la Seconda Intifada i palestinesi hanno già sofferto abbastanza.
Le statistiche dicono che circa il 35% dei terroristi liberati in trattative di questo genere, torna alle stesse attività. Nell'ambito di questo scambio viene avanzata anche l'ipotesi che alcuni tra questi possano essere esiliati. Pare che la Finlandia sia disponibile ad accoglierne qualcuno.
La visita di Ahmadinejad in Brasile - Ahmadinejad, accolto molto calorosamente dal Presidente Lula, ha detto che nessuno attaccherà l'Iran perché tutti avrebbero paura della reazione.
Come mai la Russia non ha ancora fornito all'Iran il sistema anti-missile S-300, come aveva promesso?
E' di pochi giorni fa la notizia che l'Iran, attraverso un centro di beneficenza, ha dato 100mila dollari alla Columbia University dopo che questa ospitò, nel 2007, Ahmadinejad per il famoso discorso.
Sul fronte siriano - Il comandante delle forze americane in Iraq, generale Ray Odierno, ha dichiarato alla Reuters che le indagini sulle esplosioni di Baghdad del 25 ottobre scorso, in cui morirono 150 persone, indicano che gli ordigni erano di provenienza siriana. L'idea è quella che Al Qaeda, che ha subito una pesante sconfitta con il surge attuato dal generale Petreus, abbia trovato dei nuovi alleati nei baathisti siriani.
Il viaggio del Ministro Ben Eliezer in Turchia, l'incontro con Erdogan. Il discorso su una possibile riapertura del dialogo con la Siria attraverso la Turchia.
Lo stato di allarme in Israele, la distribuzione delle nuove maschere a gas. La straordinaria partecipazioni alle esercitazioni di difesa civile a Gerusalemme anche di centinaia di ultraortodossi anti-sionisti.
Lot non ha forse implorato la pieta' di D-o nel chiedere di risparmiare Sodoma e gomorra per UNA ANIMA BUONA?Ecco La mia opinione si basa su quella domanda?Salvare UNA VITA in cambio di 1400 assassini.?Fiamma io direi senza se e senZa ma SI mille volte SI; la sola visione di Chalit Libero in mezzo ai suoi mi darebbe una tale forza una tale energia che griderei al Mondo...e ORA GUAI A VOI 1400 ASSASSINI SE SOLO VI PERMETTERETE DI TORCERE UN SOLO CAPELLO A ISRALE.La mia IRA sara' 1400 volta SUPERIORE.SI VALE LA PENA ....per Chalit ma per la Festa della sua Liberazione che coinvolgera' non solo Israele ma TUTTO Il Mondo Libero !! Heretz Israel!
renato , milano
Bene, c'è un precedente storico da ricordare. Nella primavera del 321 a.c. il Capotribù Sannita Ponzio Erennio catturò a Caudium qualche migliaio di soldati romani. Prima di decidere sulla loro sorte interpellò il vecchio padre, noto come grande saggio. La risposta fu : Taglia la testa a tutti. Poi carica le teste su grandi carri e mandale a Roma.Ponzio Erennio non voleva una tale strage e, pensando che il padre non avesse capito bene rinnovò la domanda.Il vecchio rispose : Restituisci le armi ai soldati romani. Dai loro acqua e cibo e lasciali liberi.Di nuovo Ponzio Erennio si stupì della risposta e, pensando che il vecchio fosse rimbecillito, decise a modo suo; vale a dire lasciò liberi i romani dopo aver tolto loro tutte le armi e dopo averli umiliati facendoli passare sotto un giogo che li obbligava a inginocchiarsi ( le famose Forche Caudine). Le conseguenze di questa scelta sono note : il desiderio di vendetta rafforzò la volontà bellica romana e nel giro di pochi anni tutto il Sannio venne conquistato. QUESTA LEGGENDA E' UN GRAVE AMMONIMENTO PER ISRAELE ED ANCHE PER L'EUROPA. Credo che si debba decidere fra guerra totale o pace a costo di gravissimi sacrifici- la via di mezzo è un vero disastro. Da parte mia mi limito a ricordare le parole di Churchillai pacifisti di Chamberlain : " Avreste voluto la pace a costo della vergogna; avrete invece la guerra e la vergogna."Parole profetiche.
Mariella G. , Frascati
Leggevo ieri di questa dura critica al Presidente USA Obama per il presunto poco interesse nelle vicende del Medioriente in un altro articolo trovato nel web. Ve la segnalo:http://www.loccidentale.it/articolo/anche+abu+mazen+ha+capito+quanto+valgono+le+promesse+di+obama.0082245