Mediorientale
Sintesi degli argomenti di questa settimana:
Due soldati israeliani processati e condannati per aver rifiutato di sgomberare delle case di settlers.
L'aumento di soldati religiosi che si arruolano: il fenomeno del nazionalismo religioso e la crescente contestazione di destra all'interno dell'esercito.
La richiesta del "congelamento" degli insediamenti.
Le differenze tra Arafat e Abu Mazen che sono emerse anche durante il ricordo di Abu Mazen alle celebrazioni per l'anniversario dalla morte di Arafat alla Muqata nei giorni scorsi.
Abu Mazen è andato a sondare il terreno per verificare se andare avanti o meno sulla decisione di non ricandidarsi alle prossime lezioni presidenziali, indette da lui stesso per gennaio. In generale si pensa all'opportunità o meno di queste elezioni, dal momento che sembra quasi sicuro che Fatah le perderebbe.
Saeb Erekat, storico negoziatore palestinese, ha sollevato l'idea di dichiarare unilateralmente la nascita di uno stato palestinese. Come? Facendo rilasciare alle Nazioni Unite una risoluzione ad hoc. Anche se dovesse avere valore solo simbolico, non è detto che questa iniziativa all'ONU non passerebbe, soprattutto sulla scia della vicenda del Rapporto Goldstone.
Frattanto, Netanyahu ha ribadito la richiesta di sedersi al tavolo delle trattative senza precondizioni (come quella del "congelamento"), riaffermando la disponibilità a grandi concessioni. Plausibile, ricordandoci degli accordi di Wye Plantation, fatti proprio da Bibi nel 1998 e in generale dei grandi gesti di uomini di destra per cercare di raggiungere la pace.
Yaakov Katz, membro del governo Netanyahu, ha contestato la possibilità di dichiarazione unilaterale di uno Stato palestinese, facendo riferimento alla possibilità che allora anche Israele annetta unilateralmente zone della West Bank e richiamando piuttosto alla Risoluzione 242 che invita a sedersi al tavolo dei negoziati.
Il Times di Londra rivela oggi (17.11.09) che Muhammad El Baradei, il direttore dell'AIEA, avrebbe stilato da settembre un documento segreto, presentato dal Times come un documento di resa, che darebbe all'Iran la possibilità di arricchire il suo uranio, concedendo in cambio all'Agenzia per l'Energia Atomica di effettuare alcune ispezioni cicliche.
Mentre Obama dichiara "è il momento che l'Iran si comporti in maniera pacifica e trasparente", l'AIEA ha rilasciato due rapporti, questi pubblici: uno sulla visita al sito segreto di Qom, scoperto il mese scorso e un altro sulla Siria.
Nel primo rapporto si parla dell'eventualità che, essendo la centrale di Qom stata mantenuta in segreto molto bene per lungo tempo, esistano altre centrali non dichiarate.
Il secondo rapporto fa riferimento a 3 luoghi nelle vicinanze del sito bombardato in Siria nel settembre 2007 dove, con i resti del reattore nucleare bombardato allora, sembra si stia continuando un'attività di arricchimento di uranio e plutonio.
I sospetti sul rapimento da parte di forze che collaboravano con il Mossad di Ali Reza Askari, un ufficiale della difesa iraniano scomparso all'inizio del 2007 mentre si trovava in Turchia, forse ora detenuto in un carcere israeliano. Fonte: la radio militare israeliana (Galei Tzahal). Si suppone che sia Askari dietro al passaggio di informazioni sul reattore siriano succitato, bombardato nel settembre 2007 e sulla sorte di Ron Arad, il pilota israeliano scomparso dal 1986.
Fronte delle trattative israelo-siriane: il consiglio di Sarkozy a Netanyahu di concentrarsi su quel fronte dato lo stallo su quello palestinese. Il viaggio di questi giorni di Kouchner in Israele e Siria segue la visita della settimana scorsa di Bashar Assad a Parigi.
Nuovi revisionismi: un professore dell'Università di Gaza in un'intervista alla televisione Al Aqsa ha sostenuto che le lamentele degli ebrei che costruirono le Piramidi, per cui furono maltrattati e sfruttati, sono una mera bugia. I ritrovamenti archeologici hanno dimostrato che gli schiavi ebrei erano trattati benissimo.
Non penso di offendere il mondo ebraico se affermo che, molto probabilmente, è una leggenda che gli schiavi ebrei abbiano dovuto costruire le piramidi: tra l'altro nella Bibbia non si parla di questi monumenti ma delle mura di una città. Secondo le più recenti e obiettive ricerche storiche, le piramidi furono costruite diversi secoli prima dell'arrivo del popolo ebreo in Egitto: risalgono infatti all'Antico Regno, mentre il faraone che viene correntemente identificato col sovrano dell'Esodo, Ramesse II, visse durante il Nuovo Regno, di gran lunga posteriore. Che poi Ramesse e i suoi predecessori siano stati crudeli e oppressivi verso gli ebrei possiamo crederlo senz'altro: lo erano verso i loro stessi compatrioti e sudditi, figuriamoci se potevano farsi scrupolo con gli stranieri...
Loris , Bolzano
Leggendo commenti come quelli del sig. Pasquale inerenti il conflitto israelopalestinese, dove in una girandola di concetti si paragona l'abbattimento di alcune case abusive palestinesi con l'olocausto, non resta altro che rispondere con un "viva Israele!!!"
stefano , usa
Il commento di Pasquale rappresenta l` antisemitismo moderno, quello prevalente in tutte le naziioni del mondo.Dopo L` Olocausto bisognava creare nuove menzogne contro gli Ebrei, ebbene la menzogna fu facile da trovare con l` occupazione della palestina, anche loro allleati dei nazisti e proseguitori dell` opera di Hitler. I palestinesi hanno perso la loro terra perche` si sono rifiutati piu` volte di fare il loro stato e hanno scelto guerra e terrorismo contro gli Ebrei. L` occupazione della Palestina non esiste nei libri di storia. E` un invenzione ideologica degli antisemiti sia di destra che soprattutto della sinistra. Spetta a noi privi di pregiudizi contro gli Ebrei di smontare queste teorie che stanno preparando la soluzione finale con la soluzione nucleare Iraniana
Sara per Pasquale , Roma
Signor Pasquale,la disinformazione del suo commento è totale: si parla della costruzione di 900 appartamenti, non "insediamenti", un progetto che risale peraltro al lontano 1977. Nessun palestinese viene cacciato per fare posto ai "coloni", così come non è mai avvenuto nel quartiere di Ghilò, o altri di Gerusalemme, dove la costruzione non è avvenuta a scapito dei quartieri arabi limitrofi e da dove nessuno è stato espulso (la zona di Ghilò è stata costruita e popolata a partire dagli anni '70, non esisteva prima del 67).Un po' di accuratezza non guasterebbe per mantenere un livello di dibattito civile e possibilmente costruttivo.Detto questo, gli argomenti della seconda parte del suo commento sono del tutto simili alle teorie del presidente Ahmadinejad.
Pasquale , napoli
E' di oggi la notizia che Israele ha deciso altri 900 insediamenti in territorio non suo. La procedura è semplice: decretare l'illegittimità delle costruzioni esistenti. Abbatterle. Cacciare i Palestinesi. Ricostruire e far entrare almeno altri 5000 sedicenti coloni al loro posto. Ora lo stato di Israele, che ha l'esercito più forte e agguerrito del mediterraneo ha proprio bisogno di tanta sopraffazione?Gentile signora, con la sua faziosità lei continua a fare il male del suo popolo; e se ha un pizzico di obiettività, ancora la prego di definirmi il suo concetto di COLONO applicato a chi, spalleggiato da tanta potenza militare, sta cacciando, anche in queste ore, dalla propria terra un altro popolo; o meglio ciò che di esso rimane dopo ogni occasione che disperati e violenti gli offrono per nuove rappresaglie al fosforo bianco. Sono questi i frutti avvelenati dell'olocausto: decretare la cancellazione di un altro popolo sopraffacendolo e privandolo del sacrosanto diritto di difendersi? Proprio come accade agli Ebrei d'Europa, che non i palestinesi, ma gli Europei comandati da Hitler sterminarono?Certo nei riguardi del suo Popolo l'Europa ha gravissime colpe, e pure gli Stai Uniti e tutti coloro che permisero quello sterminio. Ed è proprio sotto il peso di queste colpe che le coscienze dei nostri politici boccheggiano asfittiche difronte al genocidio perpretrato sui palestinesi: è troppo comodo comportarsi da criminali seriali e poi redimersi a spese altrui: l'Europa commise crimini e i Palestinesi oggi li pagano. Bel mondo il suo e il mio.