Mediorentale
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la rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Massimo Bordin e Fiamma Nirenstein.
In Israele il primo ministro Benjamin Netanyahu ha formato un governo di coalizione che porta la sua maggioranza alla Knesset a 94 seggi su 120, una mossa che allontana le elezioni anticipate già prospettate per settembre e che ha fatto conquistare al leader del Likud la copertina del settimanale americano Time.
Il prossimo 23 maggio, Baghdad ospiterà una nuova tornata di colloqui tra la Repubblica Islamica dell’Iran e il gruppo del 5+1 (Usa, Cina, Russia, Francia, Gran Bretagna e Germania) per confrontarsi sul controverso programma nucleare iraniano. Mentre il tempo passa e l’uranio è sempre più arricchito, a Teheran continuano le persecuzioni e le esecuzioni del regime contro le minoranze etniche e i dissidenti per arginare la crescente tensione sociale.
Intanto, l’Iran si sta impegnando a creare un’area di libero commercio con il Libano per impedire all’Occidente di monitorare l’implementazione delle sanzioni. Un Libano dove le recenti attività di Hezbollah preoccupano non poco lo Stato ebraico. Tanto quanto l’Egitto, dove i vista delle presidenziali la situazione per Israele non è delle migliori, come scopriremo ascoltando questa puntata sul Medio Oriente visto da Gerusalemme.