Masochisti con Hamas
giovedì 19 luglio 2007 Generico 17 commenti
Cari amici, oggi vi propongo come post il mio articolo sul Giornale relativo alle dichiarazioni politiche che abbiamo dovuto sentire in questi giorni su Hamas. Lo faccio per dare maggiore rilievo al tema e per dirvi quanto mi sta a cuore che ne parliamo insieme.
Cinismo: pensiamo che alla base delle recenti dichiarazioni di D’Alema e di Fassino su Hamas ci sia principalmente questo. Tuttavia, prima di cercare ancora di far ragionare il ministro degli Esteri e quella brava persona che è sempre stata in politica mediorientale Piero Fassino, segretario dei Ds, ci sono due novità che la cronista ha il dovere di raccontare. La prima è che D’Alema, nello stesso discorso di San Miniato in cui lunedì ha ribadito l’idea che si debba parlare con Hamas in quanto «forza reale che rappresenta tanta parte del popolo palestinese», si è anche espresso in un modo che rende chi come me si occupa da tanti anni di Medio Oriente un povero reietto. Infatti il ministro ha bollato i giornalisti che hanno scritto della sua passeggiata a braccetto con gli Hezbollah, montando, a suo dire «una campagna», chiamandoli, né più né meno che «dei deficienti». Finalmente sappiamo ciò che siamo. Ma siamo contenti almeno che il titolo abbia valore mondiale, dato che sia la foto della passeggiata che lo stupore che ne è derivato hanno costellato parecchi giornali, in molte lingue, in tutto il mondo. Ma il disprezzo di D’Alema per chi non ammira la sua politica è una sua antica abitudine. «So let it be with Caesar». La seconda storia, ed entriamo in argomento, è che un’indagine recentissima della Near East Consulting, compiuta a Gaza in questi giorni, dimostra che il consenso di Hamas è in discesa, mentre quello di Fatah cresce: gli schiaffi della messa in mora internazionale cominciano a fare effetto. Hamas ha ora il 23 per cento dei consensi a fronte del 29 del mese scorso, Fatah è salito dal 31 al 43. Il 66 per cento di quelli che hanno votato per Hamas oggi voterebbe per Fatah. Il margine di errore è valutato al 3 e mezzo per cento. Ismail Haniyeh con il 37 per cento è oggi nettamente sotto Abu Mazen che ha il 63 per cento. Questo significa che le stragi compiute da Hamas dopo le elezioni, la percezione (secondo Jamil Rabah, capo del Near East Consulting) del boicottaggio internazionale di Gaza, i disagi della popolazione, la disapprovazione per il comportamento criminale di Hamas hanno ottenuto quei risultati che D’Alema e anche Fassino, quando ripetono che Hamas è una forza «democraticamente eletta» e quindi indispensabile alla pace, ritengono evidentemente impossibili. La sviolinata su Hamas come forza maggioritaria eletta in libere elezioni, anche evitando ovvi paragoni, per esempio quello con Hitler, è del tutto irrilevante: elezioni e democrazia non sono sinonimi, soprattutto quando la forza eletta dichiara ripetutamente che disprezza il sistema democratico come espressione della cultura blasfema dell’Occidente, e che quindi usa le elezioni come puro veicolo di affermazione. La democrazia è un pacchetto complessivo, che prosegue anche il giorno dopo le elezioni: se una forza «democraticamente» eletta si avvale del consenso elettorale per imporre un regime teocratico e sanguinario, qualcuno mi deve spiegare dove è rintracciabile la sacralità del patto con le forze di minoranza. Inoltre, non è affatto vero, come sostiene D’Alema, che Hamas venga consegnata ad Al Qaida se non ci si parla. Hamas nasce nel ventre di Al Qaida e viceversa, i loro legami sono molteplici e intrinseci, come ha detto anche Abu Mazen, e nel passato ne abbiamo dato conto parecchie volte nei particolari, con le date e i nomi. Infatti, queste due organizzazioni non hanno nessun’altra ragione sociale se non quella religiosa messianica antioccidentale, ovvero la jihad. Non esisterebbero senza. Basta leggere la Carta di Hamas e, se poi non convince perché si pensa che siano tutte chiacchiere, basta dare un’occhiata alle gesta del Movimento, sia sul fronte del terrorismo sia su quello della guerra interna. La mostruosa (ripeto, mostruosa) crudeltà dell’organizzazione descrive pienamente le sue potenzialità politiche. Esiste già, con Hamas, un dialogo che riguarda le questioni indispensabili, quelle degli aiuti umanitari e quelle dello scambio dei prigionieri. Per il resto è semplicemente masochista e persino un po’ folle immaginare come strumento di pace la promozione degli estremisti nel momento in cui tutta l’idea della ricostruzione di un processo di pace mediorientale è basata sulla nuova costruzione della rilevanza dei moderati. Per questo Bush ha proposto la nuova conferenza di pace, per questo vuole conferire all’Autorità di Abu Mazen 190 milioni di dollari, per questo intende fare di questa conferenza un appuntamento che contesti e anzi spinga fuori l’egemonia iraniana, che (ma D’Alema non lo sa?) da Hamas è auspicata e utilizzata, uomini, danaro, armi. Tony Blair non accetterà, nel suo nuovo ruolo, la strategia italiana, George Bush riterrà un attacco diretto alla sua strategia la posizione del nostro ministro degli Esteri. Inoltre, non la accetteranno i nostri figli, cui insegniamo che non uccidere è il primo comandamento, e che poi invitiamo a sedersi con degli assassini patentati.
martedì 24 luglio 2007 08:23:42
Stendiamo un velo pietoso sull'attuale inquilino capo della Farnesina, che non rappresenta degnamente l'Italia e la tradizione diplomatica del nostro popolo.Ha la stessa competenza di me, fisioterapista, nelle costruzioni di opere d'alta ingegneria.
Crusader , Palermo/Italia
lunedì 23 luglio 2007 14:04:01
Perchè allora non ti presenti tu alle elezioni, cara Angela? Sei sicuramente più nuova e più pulita, anzi lavata con Perlana e scusami per la battuta, di tutti i nostri tanto vituperati politici. Se poi parliamo di tragedie, con l'ineffabile Prodi non solo abbiamo toccato il fondo ma lo stiamo raschiando...e le recenti elezioni attestano che molti elettori moderati di sinistra si sentono traditi e delusi.Facce nuove e idee nuove con programmi chiari con l'attuale sistema politico che vede due coalizioni combattersi senza quartiere e per giunta litigiose al loro interno? Magari potessimo importare dagli USA il loro sistema politico dove si contrappongono due grandi partiti in nome degli interessi nazionali e senza appellarsi a viete e logorate dalla storia ideologie massificanti. In Italia invece siamo costretti a votare il meno peggio turandoci il naso per il centrodestra, che almeno qualche buona riforma ha varato in tempi difficili di guerra e crisi economica, per evitare almeno per me conati di vomito a causa di una sinistra giustizialista pro domo sua, statalista a suon di tasse e balzelli vari, arrogante a causa di un borioso e superbo complesso di superiorità per grazia divina ricevuta, traviata dalla subcultura dell'antitutto, antiamericana, antisraeliana, anticapitalista, antiglobal e ovviamente anche...antiberlusconiana fino al ridicolo.Quindi non sognare più e vota per chi almeno non porta l'Italia allo sfascio...mi hai capito, no?
Angela Siciliano , Danimarca
domenica 22 luglio 2007 09:58:10
No, Giancarlo Seran "...a ridatece Er Cavaliere", no!! Sarebbe una tragedia ancora più grande.Perchè?L'Italia ha bisogno di un nuovo modo di fare politica. Prima di tutto gente con la fedina penale pulita; poi dopo un paio di legislature nessuno dovrebbe avere il diritto di ripresentarsi alle elezioni. E infine tutti i privilegi economici che rendono i politici cittadini speciali dovrebbero essere eliminati al più presto, a vantaggio di tutti.Quindi il Cavaliere no, non è né nuovo nè pulito. E neanche certa sinistra nè certa destra lo sono. E nemmeno i leghisti o tutti gli altri in mezzo o ai margini.Facce nuove, idee nuove, atteggiamenti nuovi. Programmi veri, concreti, non belle parole, non parole ammiccanti, altosonanti, non promesse, allusioni, sproloqui e ingiurie, promesse e specchietti per le allodole.La vera rivoluzione politica accadrebbe secondo me se i partiti non avessero più come fondamento un'ideologia o una pseudo ideologia (destra, sinistra, socialismo, liberalismo, fascismo e cose simili) ma un programma scritto, leggibile durante le campagne elettorali, variabile, aggiustabile da elezione ad elezione. L'elettore non dovrebbe che leggerseli e scegliere.Scripta manent.Programmi chiari, con parole semplici e con cifre realistiche....Sono andata fuori tema? Vi leggo da pochi mesi e soltanto ora quel "ridateci er cavaliere" mi ha dato la spinta a dire la mia.Un particolare saluto alla signora Nirestein.
pier , brescia
venerdì 20 luglio 2007 15:19:42
(...)Parola di Oriana Fallaci! Eh sì, caro Magdi, sta accadendo anche a te, illustri intellettuali se la sono presa male per quello che hai detto ed ora ti puntano. Che un libro (il tuo ultimo su Israle) possa venire criticato ci sta, ci macherebbe, ma l'impressione è che qui si punti più in alto: cosa vogliono fare? Farlo ritirare dalle librerie? Bruciarlo? Come nelle migliori intenzioni di Stalin e Hitler? Questa non è una critica ad un libro, è un'anatema (una "fawa" all'italiana?) contro una persona. Tifare per Israele non è consentito, tifare contro invece è un dovere, stare dalla parte dei fondamntalisti poi anche meglio. Perchè è così che funziona, no? Complimenti a lor signori, la democrazia ha fatto un passo in avanti...verso il baratro!da http://www.iostoconoriana.it/site/content.php?article.1956
pier , brescia
venerdì 20 luglio 2007 14:51:48
invito tutti a firmare in sostegno di Magdi Allam; l'iniziativa la trovate sul sitowww.iostoconoriana.it
Marco , Terni
venerdì 20 luglio 2007 10:53:19
Altro bellissimo articolo che andrebbe fatto leggere al nostro ministro degli esteri. Io sono rimasto senza parole leggendo le dichiarazioni rilasciate da D'Alema nei confronti di Hamas. Sono allucinato da questa visione prettamente ideologica e totalmente distaccata dalla realtà.Ministro lei ha visto,letto o ascoltato i massacri compiuti da Hamas contro i loro stessi fratelli palestinesi per il controllo della striscia di Gaza?A questo punto credo che D'Alema sia solo terrorizzato dalla bruttissima missione in cui ha voluto impiegare i nostri soldati, ha cosi paura che possano essere attaccati dagli estremisti fondamentalisti che è disposto pure a riconoscerli come interlocutori.Questa non è politica estera, questa non è una bella figura internazionale. Servirebbe un pò di discontinuità in poltica estera, cosi non si può andare avanti.
Crusader , Palermo/Italia
giovedì 19 luglio 2007 18:13:22
Anche io ho ascoltato, sbigottito e sconcertato, le dichiarazioni di apertura politica verso Hamas pronunciate dai cosiddetti moderati della sinistra come D'Alema e Fassino. Purtroppo l'attuale governo, che io beninteso non mi sono mai sognato di votare, è sconvolto dalla lotta intestina tra la sinistra radicale e quella riformista e l'estenuante trattativa sulle pensioni ne rappresenta un clamoroso esempio. Mai un governo italiano è stato così criticato su un tema cruciale, come appunto quello del welfare, non solo da tutte le istituzioni internazionali come l'OCSE, il Fondo Monetario e la Commissione Europea, ma anche da quelle nazionali come il Governatore della Banca d'Italia e la Corte dei Conti. Eppure, pur di restare in sella al suo governo agonizzante e lacerato dalle contraddizioni interne, l'ineffabile Prodi continua a blandire la capricciosa estrema sinistra. Devo però esprimere la mia profonda delusione sul nostro Ministro degli Esteri, anche perché ho sempre apprezzato il suo rigetto verso l'antiberlusconismo più becero e insulso. L'Onorevole D'Alema in questo momento rappresenta gli interessi dell'Italia di fronte a tutto il mondo e non deve permettersi di indulgere in commenti, a miserabili fini di politica interna, che ridicolizzano la nostra nazione. Vogliamo o no isolare i terroristi islamici di Hamas che rifiutano ogni dialogo e si sono macchiati di terribili massacri a Gaza, sostenendo invece Al Fatah e il suo Presidente Abu Mazen che non vogliono diventare strumento di morte delle ambizioni iraniane? Vogliamo o no appoggiare l'ex premier inglese Tony Blair che si prepara ad affrontare un difficile negoziato in Medio Oriente? Vogliamo o no piantarla di comportarci come la solita italietta dilettante afflitta dal suo gretto provincialismo?
Clio , Verona
giovedì 19 luglio 2007 17:16:30
Come si può lasciare un commento?E' tutto così realmente allucinante!!Che dire? Che fare?www.endor.splinder.com
Francesca , Venezia
giovedì 19 luglio 2007 16:22:17
penso che se i vari Fassino e d'Alema leggessero quantoscrive la signora Nirenstein e magari anche i lavori diCarlo Panella non arriverrebbero mai a dire queste cose, ma tant'è non lo faranno mai!Che rabbia
Luigi Borlenghi , Milano
giovedì 19 luglio 2007 16:05:47
Ma D'Alema e Fassino si occupano di politica estera o interna?Con un governo alla canna del gas un Hezbollah che facesse "Buh!" ad un nostro militare in Libano produrrebbe una crisi immediata.Non si può allora pensare che i due nostri stiamo blandendo i terroristi per sventare la minaccia, più che ai nostri militari al governo?
pier , brescia
giovedì 19 luglio 2007 15:56:49
E se fondassi un partito? Democratico come Hamas Giornata calda oggi, cosa c'è di meglio che starsene rintanati in casa con il condizionatore a palla? Certo il mare sarebbe meglio, ma ci si accontenta. E così mi sto leggendo lo statuto di Hamas (http://www.cesnur.org/2004/statuto_hamas.htm), avete presente Hamas? Ma si , quegli agnellini che alcuni politici nostrani (compreso qualche mininistro) considerano una forza politica da legittimare in quanto vincitrice di "democratiche" elezioni; ma sì, gli stessi che hanno fatto fuori (o quasi) Abu Mazen con una specie di guerra civile...ricordate no? Beh, vi consiglio caldamente di leggervi lo statuto..."Israele va eliminato! Nessuna trattativa di pace. L'obiettivo non è due stati, ma un unico stato:quello islamico palestinese! Piccolo esercizio euristico: supponiamo che domani io fondi un movimento politico, supponiamo che nello statuto ci scriva che il sacro suolo italiano va liberato da tutti i musulmani presenti, supponiamo che prometta, qualora il mio partito vincesse, piazza pulita di tutti i musulmani presenti in Italia, e...supponiamo che vinca "democraticamente" le elezioni!! Sarei legittimato a fare ciò che ho promesso?? No, perchè non vincerei mai le elezioni, semplicemente perchè se ci scrivessi queste cose nello statuto del mio partito non potrei neppure parteciparvi in quanto in contrasto con i nostri principi. Non si fa democrazia solo con un voto, e Hamas è tutto tranne che un movimento democratico...possibile che il nostro Ministro degli esteri non se ne accorga??? Mastro Ceccoda http://www.iostoconoriana.it/site/content.php?article.1947
jochanan , Italia
giovedì 19 luglio 2007 15:55:20
il narcisismo di fondi di D'Alema è enorme, a dir poco. Ma a parte i suoi difetti caratteriali la cosa mi sembra analoga a quanto molti anni fa certe sinistre sostenevano: i brigatisti sono compagni che sbagliano. Col risultato di confondere ruoli e dare ai giovani di allora impressioni scorrette. Adesso le esternazioni da cieco nato non riguardano l'Italia, ma la malattia è la stessa.Fra l'altro sembra cha Hamas cominci a disporre di nuove armi, molto più sofisticate.
Monica , Firenze
giovedì 19 luglio 2007 15:11:13
Cara Fiamma,voglio innanzitutto dirti che ti seguo da tempo e ammiro il tuo coraggio.Quanto a D'Alema ,non ci sono parole per la sua ottusità,meno male che è uno dei nostri politici più intelligenti,non oso pensare agli altri!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Non hanno imparato in questi quaranta anni di dialogo con Arafat che questa strada non porta a niente? Solo a farsi prendere in giro da persone che non hanno nessuna intenzione di giungere ad un accordo,ma come Hitler hanno un unico obbiettivo,distruggere Israele,anche se i metodi per farlo sono diversi!!!Un caro saluto,Monica
Mario , como
giovedì 19 luglio 2007 14:56:57
finalmente un po' di indipendenza nella nostra politica estera!complimenti a D'Alema,l'Italia non ne poteva più del servilismo cieco verso UsRaele....
giancarlo saran , italia
giovedì 19 luglio 2007 14:33:22
Carissima Fiamma, articolo ineccepibile.Mi permetta di segnalare ai suoi lettori e nostri amici, come completamento del suo post, la "dalemiana" di oggi su Il Foglio: "Uno Strano Califfo", a firma Alessandro Schwed.... a ridatece Er Cavaliere!Diversa non mi viene.Buona Giornata.
luca , bologna
giovedì 19 luglio 2007 13:03:07
Io credo che D'alema sia prima ancora che ideologicamente terzomondista/filoarabo/exmanonmoltocomunista ecc..., un megalomane che crede di poter convincere chiunque con le sue parole "geniali" e le sue trame diplomatiche degne di Napoleone - ma presto si renderà conto anche lui che con i terroristi non c'è niente di cui parlare, peccato che sarà troppo tardi, speriamo solo per lui però!
Piero P. , Reggio Emilia
giovedì 19 luglio 2007 12:51:30
Di fronte a certi atteggiamenti non si può che restare sgomenti. Hamas? Oltre alle cose che scrivi ci sono, come aggravante sia pure relativa, il blocco della frutta proveniente da Israele (amaramente si può considerarlo "una copia" dei boicottaggi tanto di moda in Occidente...) con l'inevitabile prezzo pagato dalla gente comune. I continui colpi di mortaio, i razzi, la volontà di non lasciare uscire dall'Egitto, se non dopo "accurato controllo" (quindi non da valichi israeliani) dei palestinesi fuggiti alle violenze di Gaza (figurarsi se figure importanti di Fatah sono ancora in attesa...). E questo, oltre ai dati che segnali, darebbe loro la "dignità" di iterlocutori privilegiati? Sarebbe troppo chiedere: per quale motivo?