Fiamma Nirenstein Blog

Ma l'odio cova sempre sotto la cenere

domenica 21 luglio 2013 Il Giornale 3 commenti

Il Giornale, 21 luglio 2013

In Israele anche chi ha paura che adesso le due parti possano alzarsi da quel tavolo a Washington e andarsene all’improvviso spera in qualcosa. Le trattative possono iniziare. I palestinesi hanno rinunciato alle precondizioni che comprendevano i confini del 67 e lo stop alle costruzioni nei territori, ma otterranno la liberazione di un paio di prigionieri pericolosi. Netanyahu però è stato categorico: non prima dell’inizio di veri colloqui, il film “prendi i soldi, o i prigionieri, e scappa, l’abbiamo già visto”. C’è qualche possibilità nell’aria, nei tempi lunghi e con tappe intermedie. Basta non scatti la solita ondata di attacchi terroristici, sempre in agguato quando si parla di pace. La trattativa ha un senso solo a una condizione: fermare l’odio.

I territori, Gerusalemme.. per tutto si può trovare un accordo. Ma non se prosegue lo stillicidio di odio fanatico contro gli ebrei, cultura basilare dei palestinesi, raison d’etre, nesso politico col mondo islamico. L’opinione pubblica non consentirà di fare la pace con i figli di “scimmie e maiali” come vengono spesso definiti gli ebrei. In Egitto il solo punto in comune fra sostenitori di Morsi e di Mansour è l’idea che la parte avversa abbia con sé una congiura ebraica. Così anche per Assad e i ribelli. L’odio antisemita come cemento culturale è un antidoto alla pace coi palestinesi. Peschiamo a caso. Il 5 luglio alla Tv pubblica, una poesia recitata da due sorelline: “Voi che avete ucciso i pii profeti di Allah… figli di Sion le più cattive fra tutte le creature, scimmie barbariche, miserabili maiali”.
 
Un’altra bambina spiega che “Gerusalemme che è pia vomita l’impurità degli ebrei”. Il 7 marzo il giornale Al Hayat Al Jadida ospita un editoriale che fra le bugie occidentali mette l’undici di settembre, in realtà una congiura di ebrei e massoni. Se Hitler fosse vivo sarebbe un onore, aggiunge. Il 3 luglio l’AP onora il terrorista Ahmad Abu Sukkar con un funerale militare: nel 1975 aveva ucciso con un frigorifero pieno di esplosivo 15 innocenti e feriti 60. Il 31 maggio una madre alla Tv loda il figlio che si è fatto saltare per aria: “Ho ricevuto la notizia della sua morte con cuore felice”. La madre di Wafa Idris, terrorista suicida, racconta del grande funerale con le bandiere palestinesi e di tutti gli onori tributati alla figlia su Facebook. Abu Mazen stesso, rispondendo a Hamas che nel 2012 lo accusava di non volere più la “resistenza armata”, cioè il terrorismo, conferma di considerarlo uno strumento valido. Il vicepresidente del comitato centrale di Fatah Jibril Rajub, dice il 23 maggio “se avessi una bomba atomica la userei, l’identità palestinese è calpestata dai piedi di quei cani terroristi dei settler”. Il governatore di Ramallah, Laila Ghanam accusa gli israeliani di “distribuire droga per uccidere i nostri giovani”. La negazione della Shoah è un luogo comune, così i Protocolli dei Savi di Sion. I bambini crescono pensando, come dice una piccolina alla Tv, che gli ebrei “assetati di sangue, sono condannati all’umiliazione e alla sofferenza”. La Tv di Gaza manda in onda una bambina di dieci anni che vuole morire martire, e fra i tanti un video: “Signore Allah, colpisci gli ebrei e i loro amici, i cristiani e i loro sostenitori, i comunisti e i loro aderenti… contali tutti e non lasciarne nessuno”.

Ora o mai più: vogliamo la pace? E’ una grande occasione perché l’Europa conduca una battaglia di decenza. Finché non sparisce l’incitamento, Abu Mazen penserà che il suo popolo non vuole la pace, e a ragione.



 Lascia il tuo commento

Francesco Salatino , Francoforte sul Meno/Germania
 lunedì 22 luglio 2013  16:52:05

Cara Fiamma,purtroppo molti europei non sanno che Israele è costretto a trattare con popoli e organizzazioni che negano a Israele il diritto di esistere.Nessuno stato al mondo, penso, che tratterebbe con dei nemici del tipoHamas e Hizbollah.Ma forse, a lungo andare, un nemico ancora peggiore è ilcalo demografico in Israele e in Occidente.



Donatella Mariotti , Viareggio Italia
 domenica 21 luglio 2013  15:02:29

Credo che l'odio verso Israele sia alimentato in Europa da una gran parte della sinistra, che si è sempre servita della Shoah per alimentare solamente i voti contro il centrodestra. Ora non perde occasione per accusare Israele di opprimere i poveri palestinesi, e non CAPISCE CHE QUESTO NON FA CHE ALIMENTARE un odio profondo : Sono dalla sua parte sig. Fiamma e dico sempre che avrei voluto nascere Ebrea israeliana.



Gianmarco Sciacchero , Negrar VR Italia
 domenica 21 luglio 2013  10:04:11

Da anni La seguo e condivido le Sue battaglie. Credo che sulla presa di posizione dell'Unione Europea occorra un'iniziativa che, quanto meno, dia voce a quei cittadini che ritengono vomitevole e moralmente inaccettabile, oltre che politicamente sbagliato il comportamento della Commissione. Io penso che costituisca un atto di discriminazione contrario ai fondamenti dell'Europa nella quale io credo.



Per offrirti un servizio migliore fiammanirenstein.com utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l'uso dei cookies.