Lo storico americano Richard Landes lancia l'allarme: il passaggio de l millennio crea pericoli nelle città sante Attenti al 2000, sarà una p olveriera La possibile scintilla dalle folle di pellegrini e apocalittici
mercoledì 6 gennaio 1999 La Stampa 0 commenti
GERUSALEMME
QUAL è l'impresa più urgente oltre che moralmente indispensabile
che la nostra coscienza ci suggerisce per questo nuovissimo 1999?
La risposta viene da uno storico medievale dell'Università di
Boston, il professor Richard Landes, autore di testi sull'Anno
Mille, direttore del Centro Studi Millenaristici: impegnarci per
evitare i danni culturali e civili che l'Anno Duemila può portare
con sé . Preparare il terreno perché si evitino i fraintendimenti
e anche gli scontri che il passaggio di millennio è destinato a
portare con sé ; costruire un terreno di dialogo civile fra
cristiani, musulmani, ebrei, laici soprattutto a Roma e a
Gerusalemme, dove il Papa ha invitato i pellegrini a intervenire in
massa per festeggiare il Giubileo.
"Sono già in marcia verso Gerusalemme" spiega Landes "dove le
scritture disegnano l'epicentro dell'Apocalisse, grandi gruppi di
pellegrini che possiamo definire "speciali" che giungeranno
insieme alle masse di quelli "normali"".
Per esempio Landes, basandosi su suoi studi, vede decine di
migliaia di cattolici apocalittici riempire i luoghi sacri ai
cristiani ma anche agli ebrei e ai musulmani con i loro canti, la
loro ansia di salvezza, i loro bisogni spirituali e corporali. I
cristiani evangelici che vogliono costruire il Terzo Tempio di
Gerusalemme per permettere la venuta del Messia potranno fomentare
i piani folli di coloro, ebrei, che da tempo pianificano di far
saltare la Moschea di Omar per far posto al Tempio. Sette
protestanti alla ricerca delle "mucca rossa" le cui ceneri, come è
sempre scritto nelle Scritture, dovrebbero purificare l'umanità ,
si aggireranno avidi per Israele. In Texas esiste una fattoria di
credenti entusiasti che seleziona a tutta forza razze bovine per
arrivare in tempo, entro la fine dell'anno prossimo a produrre e
poi sacrificare una vacca di pelo interamente rosso, così da
potere, in seguito, ripristinare in Israele massicci sacrifici di
animali. Si può immaginare che reazione questo procurerebbe fra la
gente normale. "Esistono cristiani fondamentalisti, che sperano di
ricevere una risposta alle loro più fondamentali domande, con la
rivelazione, a Roma, della terza visione di Fatima" spiega ancora,
allarmato, il professor Landes. "Ci sono poi i "Promise Keepers",
una setta americana che si sta organizzando per aspettare a
Gerusalemme la fine del mondo, si sono già piazzati occupando
svariati edifici anche dei gruppi pronti al suicidio per dimostrare
la loro fede nella fine del mondo". In generale, Richard Landes
descrive questa massa di esaltati o entusiasti come li chiama lui,
come una bomba a tempo, che può offendere i sentimenti
dell'ambiente circostante, e creare problemi sia di polizia che
culturali e giungere perfino a reazioni furiose nel mondo
musulmano, ebraico, laico. "La storia dell'Anno Mille deve
insegnarci qualcosa: dobbiamo ricordare gli agitati movimenti del
grande gruppo della "Pax Dei", che riempiva di gente le piazze
della Catalogna, dalla cui disillusione per non aver visto
l'Apocalisse né nell'anno mille, né nell'anno 1033, in cui si
erano piegati ad aspettare la fine del mondo, nasce la prima
crociata. E pensiamo anche alla delusione del gruppo "Allelujah"
nel 1233, da cui emanava un grande sentimento di fratellanza e
d'amore simile a quello del movimento comunale francese dell'XI
secolo: prima vi si nota un interesse confinante con l'entusiasmo
per i convertendi e i diversi, e poi, la rabbia data dalla
disillusione. L'idea era, e può essere ancora tale, che per
l'ostinazione di ebrei e musulmani a rifiutare la conversione, il
Messia non possa tornare a palesarsi".
Dunque, esistono due pericoli distinti: il primo dato
dall'"entusiasmo" di torme di pellegrini biancovestiti che possono
tentare di convertire a Gerusalemme ebrei e musulmani, o anche
cristiani diversi da loro, oppure possono semplicemente irritare a
morte tutti quanti pregando a gran voce, cantando, esibendosi in
pubblica manifestazione di massa, magari in luoghi santi delle
altre religioni o semplicemente, offendere magari a Roma, i
sentimenti laici di chi ha diritto a essere lasciato in pace.
Landes, fra gli elementi di disturbo sociale, prevede un grande
aumento di quel tipo di follia detto comunemente "sindrome di
Gerusalemme": turisti che, nella capitale dello Stato d'Israele,
girano convinti di essere Mosè , Elia, David, o semplicemente
Gesù . Landes teme anche che molti gruppi millenaristici
prenderanno residenza fissa in Israele, e non se ne andranno più
dal Monte degli Ulivi. Ma la preoccupazione più grande è la
seconda, quella della disillusione una volta che si veda che il
mondo non finisce; quella per cui "poiché il mondo non è stato
redento, mettiamoci noi a redimerlo di buona lena". Che fare dunque
per impedire scatti d'ira di gruppi culturali diversi, intrusioni,
aggressività , e perfino movimenti antisemiti ("gli ebrei
impediscono l'avvento di Cristo perché non si convertono" sarebbe
l'assunto-base di questo tipo di reazione)? Intanto, Landes conduce
la sua battaglia organizzando un grande convegno a Chicago per il
febbraio prossimo, e a marzo un incontro internazionale a
Gerusalemme.
Fiamma Nirenstein