Letture: "La pazienza della pietra"
sabato 26 aprile 2008 Generico 1 commento

Ho letto un bellissimo libro di un'autrice israeliana esordiente, Sara Shilo. Il titolo è La pazienza della pietra (Giuntina) e il romanzo ripercorre due giorni di una famiglia di origine marocchina che vive al confine con il Libano nel nord di Israele. Nonostante la paura dei razzi katiuscia che trattengono tutto il paese nei rifugi, Simona e i suoi sei figli rimangono fuori a cercare, ognuno a modo suo, il modo di risolvere la nostalgia e il vuoto per la mancanza di Massud, il loro padre e marito morto sei anni prima. La tragedia privata e quella collettiva si mescolano, la battaglia di un popolo e la lotta di una famiglia si intersecano nei sentimenti e nei momenti di buio e di luce, ma con grande speranza, sensibilità, e con la pazienza della pietra, questa famiglia israeliana saprà sottrarsi a tutte le difficoltà e rinascere. Vi consiglio di cuore questa lettura.
«Mi sono infilata nel mio letto, ma senza riuscire ad addormentarmi. Sono uscita sul balcone e ho guardato i panni che la mamma aveva appeso di sera. Sembravano un testo scritto, che diceva “la gonna della mamma”, “i pantaloni di Itzik”, e le mollette erano le virgole. Il vestito della mamma, virgola, la tuta di Dudi, virgola, due magliette di Itzik, virgola, la camicia bianca di Kobi, virgola, calzini di Haim e Oshri, virgola, la mia gonna per la scuola, virgola, il lenzuolo del letto di Kobi e della mamma, punto. In un linguaggio semplice e chiaro, i nostri vestiti dichiaravano al mondo intero che noi siamo un’unica famiglia; ma solo da fuori lo si poteva leggere in questo modo, da dentro c’era scritta una cosa completamente diversa. C’era scritto: questa famiglia, non ha avuto nemmeno un giorno nel quale i vestiti di tutti quanti, papà, mamma e sei bambini, sono stati appesi su un solo filo».
«Grazie al suo innato talento, Sara Shilo ha scritto un romanzo di grande maturità e profondità, creando tutto un mondo, ricco e sconcertante, che stringe il cuore, un mondo che non avevamo ancora conosciuto nella letteratura israeliana».
- David Grossman -
lunedì 28 aprile 2008 15:27:00
L'ho preso da Feltrinelli, letto in un giorno: splendido. Grazie del consiglio! Ho letto su internet che sarà alla Fiera di Torino, ma io non potrò esserci anche se la letteratura israeliana è una mia passione e quest'anno era un'occasione unica!