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Lettera all'Onu per fermare la lapidazione di Sakineh e liberarla

mercoledì 1 settembre 2010 Attivita parlamentari 6 commenti
Lettera all'Onu per fermare la lapidazione di Sakineh e liberarla - Fiamma Nirenstein Home page

Cari amici,
stiamo raccogliendo le adesioni delle parlamentari italiane a questa lettera, che invieremo alla Commissione dell'Onu per la Condizione Femminile, dove l'Iran, nel maggio scorso, ha ottenuto un seggio per acclamazione:

All’attenzione della Commissione delle Nazioni Unite per la Condizione Femminile

E per conoscenza:
all’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Sig.ra Navanethem Pillay


URGENTE: FERMARE LA LAPIDAZIONE DI SAKINEH MOHAMMADI ASHTIANI

Le parlamentari della Camera e del Senato della Repubblica Italiana, a nome del popolo italiano, chiedono solennemente alla Commissione Onu per la Condizione Femminile di farsi interprete di fronte alle autorità iraniane della nostra decisa richiesta di cancellare ufficialmente la condanna alla lapidazione di Sakineh Mohammadi-Ashtiani, cittadina iraniana accusata di adulterio, nonché di liberarla dal carcere. Sakineh da quattro anni è detenuta nel carcere di Tabriz, dove sono recluse altre donne in attesa della medesima pena, tra loro anche minorenni. Chiedere oggi la liberazione di Sakineh significa intercedere per ogni donna che rischia di subire la stessa ingiusta e disumana sorte in base a una legge che riteniamo barbarica.

Ricordiamo che nel maggio scorso l'Iran è stato ammesso a far parte della Commissione dell'Onu per la Condizione Femminile e chiediamo quindi che, alla luce di quanto sta succedendo e succede da anni in quel Paese, tale decisione venga rivista. L'avvocato della donna condannata, Houtan Kian, ha dichiarato che la giustizia iraniana si accanisce su Sakineh solo «perché è una donna», che vive «in un Paese dove alle donne vengono negati i diritti più elementari». A Sakineh è stato impedito l'accesso a un processo equo, in una lingua a lei comprensibile. Ha subito la pena della fustigazione (99 frustate) davanti a uno dei suoi figli, è stata costretta a una confessione pubblica dopo essere stata accusata anche per concorso in omicidio del marito, di modo che venisse accelerato l'iter dell'esecuzione capitale, che potrebbe avvenire da un momento all’altro.

Ci rivolgiamo a Voi con il cuore pieno di angoscia sperando di riuscire a scongiurare questa tragedia, memori anche di quanto la tenace mobilitazione della comunità internazionale ha potuto fare in passato per Amina Lawal, la giovane donna nigeriana anch’essa condannata alla lapidazione per adulterio, che alla fine venne assolta.

Con i nostri migliori saluti.

On. Fiamma Nirenstein, Sen. Laura Allegrini, On. Elisabetta Zamparutti, On. Nunzia De Girolamo, On. Rita Bernardini, On. Maria Piera Pastore, On. Paola Binetti, On. Beatrice Lorenzin, On. Carmen Motta, Sen. Roberta Pinotti, On. Eugenia Roccella, On. Linda Lanzilotta, On. Simonetta Rubinato, On. Elisabetta Rampi, Sen. Annarita Fioroni, On. Catia Polidori, On. Paola Pelino, On. Annagrazia Calabria, On. Barbara Saltamartini, On. Lella Golfo, On. Susanna Cenni, On. Giustina Destro, On. Maria Grazia Laganà Fortugno, On. Lorena Milanato, On. Daniela Sbrollini, On. Isabella Bertolini, On. Alessandra Siragusa, Sen. Fiorenza Bassoli, On. Caterina Pes

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Michele Carraglia , Caorso
 giovedì 30 settembre 2010  12:30:05

La donna in questione è accusata di omicidio e condannata all'impiccagione.Purtroppo la pena di morte vige in molti stati del mondo ma non capisco tutta questa bufera mediatica sul caso in ispecie.E le altre condannate a morte?



MARIELLA , MATERA ITALIA
 domenica 12 settembre 2010  16:24:34

Io sono una ragazza di trentanni e chiedo umanamente che la povera Sakineh venga finalmente liberata da questa atrocità e li sia dato il diritto di vivere, mi riferisco anche ad altre donne musulmane che rischiano la stessa sorte di ella; per favore dovete cercare di far abolire questa pena di morte, nessun essere umano merita questa fine.Sono veramente indignata per quanto riguarda il mondo musulmano!No n'è questione di religione o di politica, la questione è che loro: ci provano gusto a maltrattare queste povere donne indifese! Allora se nessuno fa qualcosa per loro in questi paesi di bestie chiedo a tutti i paesi occidentali di dare una svolta e di spazzare via questo orrore!!!



Alessandro , Milano
 sabato 11 settembre 2010  18:36:32

Ahmadinejad ha un fortissimo consenso nelle campagne, praticamente all'unanimità, mentre nelle grandi città è in leggero svantaggio, è stato questo a permettergli di vincere.Inoltre Sakineh è stata processata per omicidio, non solo per adulterio che passa in secondo piano ai giudici iraniani (ma non ai nostri giornali).Inoltre le lapidazioni sono dal 2002 un fatto illegale poichè è stata fatta la moratoria per abrogarle, quelle tutt'ora vigenti sono organizzate nei paesini rurali in clandestinità.



Savino , milano
 martedì 7 settembre 2010  08:27:14

SAKINEH VIVA !e poi l'Iran organizza FLOTILIE UMANITARIE per Gazase fossere vivi anche Mussolini ed Hitler le organizzerebbero !



Mara Marantonio Bernardini , Bologna
 martedì 7 settembre 2010  00:12:48

E' terribile quanto sta accadendo da trent'anni; la povera Sakineh è la punta dell'iceberg, ci sono tante donne, tanti giovani, bambini perfino... e i dissidenti. Il popolo dev'essere aiutato a liberarsi dei tiranni. Anche Coloro che che, a suo tempo, sostennero la c.d. rivoluzione non ne possono più. Non possiamo con una mano condannare e con l'altra concludere affari con un regime assassino che occupa -quello sì, altro che Israele!- un Paese che è statolaculla della civiltà.



stefano , usa
 venerdì 3 settembre 2010  22:47:03

Persia Libera, fermate quel pazzo!Non aggiungo altro!Grazie di tutto Fiamma



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