Leggi razziali? Il Pd non infanghi la Shoah
Il Giornale, 8 maggio 2009
È umiliante che Franceschini abbia usato l’argomento delle leggi razziali riferendosi al ddl sulla sicurezza sul quale verrà richiesta la fiducia martedì mattina. Non fa piacere che il leader dell’opposizione in Italia diseduchi i giovani italiani circa la storia del proprio Paese, usandone titoli senza contenuto come specchi per le allodole. Il segretario del Pd ha reso una fra le nostre peggiori tragedie moneta corrente di una disputa politica che oltretutto è impropria e superata, perché sia sulla questione detta dei “medici spia” sia su quella dei “presidi spia” il governo ha promesso di correggere il provvedimento. Impossibile non essersene accorti. Quindi, tanto più l’osservazione di Franceschini è pretestuosa. Scrivo di questo argomento avendo firmato la cosiddetta "lettera dei 101", che semmai ha dimostrato che obiezioni sollevate con chiarezza possono essere ascoltate e possono cambiare le cose. Non così i gorghi concettuali di Franceschini.
Le leggi razziali dell’autunno 1938 furono in Italia la premessa necessaria alla delegittimazione degli ebrei in quanto cittadini italiani, e quindi li resero profughi pronti per le fauci della Shoah. I fascisti espulsero alcuni membri della mia famiglia dalla scuola, altri dal lavoro, mio nonno fu cacciato dalla banca in cui lavorava in posizione onorata. Fu vietato il matrimonio fra italiani ed ebrei; proibito avere alle proprie dipendenze domestici; vietato alle pubbliche amministrazioni, alle banche, alle assicurazioni e altre società private di avere dipendenti ebrei; furono chiuse la professione di giornalista e di notaio e altre libere professioni, ai ragazzi l’iscrizione alle scuole pubbliche, alle scuole fu proibito adottare libri di testo di autori ebrei. Fu vietato svolgere il servizio militare, esercitare il ruolo di tutore dei minori, essere titolari di aziende di interesse nazionale; essere proprietari di terreni o fabbricati al di sopra di un certo valore. Fu imposta la denominazione “razza ebraica” sui registri dello stato civile. Italiani di ogni ceto furono espulsi dal consesso nazionale, e la loro emarginazione anche sociale diventò premessa delle deportazioni. Il manifesto della razza del 15 luglio ’38 stabiliva che «gli ebrei rappresentano l’unica popolazione che non si è mai assimilata... diversi in modo assoluto dagli elementi che hanno dato origine agli italiani». In una parola: alcune decine di migliaia di italiani furono colpiti da provvedimenti discriminatori che li privavano della loro identità. Le motivazioni erano dichiaratamente razziali; infatti gli ebrei non erano mai stati un problema, né tantomeno erano una novità, in Italia fin dal 70 d.C. Erano una razza da estirpare, perché non erano “ariani”. Le leggi introdussero provvedimenti discriminatori fra veri e falsi cittadini italiani.
I provvedimenti per la sicurezza si occupano di tutt’altro: il nuovo grande flusso di stranieri, il tema della clandestinità, quello dell’accesso nelle varie istituzioni italiane, quello della tassa di soggiorno, quello della sicurezza legato alla novità... Problemi concreti che ognuno, come si vede dalla varietà delle leggi, in gran parte molto severe, dei Paesi europei, risolve a modo suo, e nessuno di questi Paesi è fascista. Hanno semplicemente tutti in comune il tema della nuova immigrazione, della clandestinità, della sicurezza. Problemi per gli italiani, perché gli stranieri non sono italiani. Una pura tautologia che non contiene nessuna discriminante pregiudiziale.
Ma solo formulando il pensiero che l’immigrazione di massa è una questione di cui occuparsi senza orpelli e infingimenti concettuali, noi tocchiamo un tabù della sinistra, e al contrario, Franceschini accusando chi se ne occupa di razzismo fa squillare una tradizionale chiarina. Ma, mentre gli italiani, specie quelli che abitano nelle periferie urbane, in parte di sinistra, avvertono con generosità magari, e con sofferenza quotidiana la necessità di affrontare questo tema, i leader li abbandonano nel vuoto. Così nasce una discrasia pericolosa nella gente di sinistra fra un tema vero e il suggerimento inadeguato della sua leadership, che invece che di clandestini parla, stranamente, di leggi razziali. Ma in questo modo l’elettorato di sinistra resta privo di mediazione politica rispetto a un tema che è vita quotidiana. Non si stupisca, poi, Franceschini se il suo mondo sarà il più propenso a pensieri irrazionali, anche razzisti, contro i clandestini.
Le leggi razziali rappresentarono un incredibile salto all'indietro nella storia della civiltà, il ritorno al più bieco Medioevo, la distruzione di tutto quello che la democrazia liberale aveva operato in Italia dall'epoca del Risorgimento per l'affermazione dei diritti umani e civili: furono il segnale inequivocabile - se ancora ci potevano essere dubbi - che il nostro paese era caduto sotto il potere di un regime cinico, brutale e barbarico (anche se la misura piena di sé l'avrebbe data all'epoca della Repubblica di Salò).
Rosa Granese , Firenze
L' unicità della Shoah non consente analogie.Ineluttabile (?) il vuoto politico del PD.Cordiali saluti. Rosa Granese
seby , italia
Non sono d'accordo con il sig.Luca..non possiamo accogliere tutti gli immigrati irregolari che inevitabilmente diventano delinquenti. In Africa ci sono milioni di persone che vogliono venire in Italia da clandestini..che facciamo..li mettiamo tutti a Milano!Qual'è il problema.... tanto pagano i cittadini italiani...Franceschini e tutti i signori della sinistra non pagano un centesimo. La verità è soltanto una.....tutti vogliono venire in italia per il semplice fatto che qui fanno quello che vogliono..furti, rapine, stupri, spaccio di droga...tanto se vengono arrestati dopo 5 minuti sono liberi..A pagare sono soltanto i cittadini esasperati ( soprattutto al nord ) che alle 6 del pomeriggio sono costretti a rinchiudersi in casa..per paura di subire reati ..Franceschini non ha questi problemi..con la scorta, l'auto blu...BELLO ESSERE BUONISTI CON I SOLDI DEGLI ITALIANI...VIVA MARONI.. altro che razzisti..i cittadini sono realisti...
Germani Giuseppe , Oristano
Lei trova giusto che Berlusconi dica che l'Italia non è multietnica?Che un presidente del Consiglia si esprima con tale termine mi sembraun po sulle nuvole leghiste.Cordialmente.
luca , bologna
Questa volta non sono d'accordo! Il paragone di Franceschini non sarà giusto ma è una provocazione giusta contro una politica sbagliata e vergognosa. Non ne posso più della lega e di questa visione dell'immigrato come un criminale quando è provato che meno dell'1% degli immigrati cadono nella rete del crimine. In compenso, stiamo creando una società sempre più xenofoba, grazie al regime della paura e totalmente irrazionale del governo.
mario cossu , roma
Non va inoltre dimenticato che la 'schedatura' delle famiglie ebree,presso i vari commissariati P.S. rese ancora piu' facile alle SS il compito di prelevare le famiglie di israeliti,abitanti al di fuori del ghetto.Altre centinaia di vittime si aggiunsero ai piu' di 1000 prelevati al Portico d'Ottavia.
Paolo Melissi , italia
Evidentemente l'uso della parola razziale può risultare improprio. è vero, come sottolienato da altri commenti, che l'italia sta attraversando una deriva strisciantemente razzista, oltre che xenofoba e, soprattutto, antiumanitaria: alcune parti politiche soffiano esplicitamente sulle braci del razzismo e dell'avversione. la proposta leghista a milano di posti separati per italiani e non sui mezzi pubblici mi ricorda qualcosa. saluti
Franco , Italia
Come sempre concordo pienamente.Il problema oggi non e` tanto l`integrazione quanto la clandestinita` che lascia povere persone in condizioni di vita inumana allo sbaraglio ed anche alla merce` di tutto: dallo sfruttamento piu` abbietto alla conseguente esasperazione e spinta verso azioni criminose. E` mistificatorio il sentenziare di Franceschini: paragonare o assimilare i provvedimenti governativi attuali, tesi alla ricerca della sicurezza e dell`integrazione, con le famigerate leggi razziali che, al contrario, resero stranieri migliaia di cittadini italiani, perseguitati nel loro stesso Paese, terra in cui vivevano da secoli (alcuni dal 70 d.c. o anche prima) da migliaia di anni ormai integrati. Attenzione pero` a non cadere, per cercare di regolamentare il flusso migratorio, in facile razzismo: invocazioni ad una specie di apartaid cominciano a salire e da qui il passo e`proprio breve.Con grande stimaFranco
Ilaria Arri , Rivoli (To), Italy
Cara Fiamma,con questo articolo apparso sul tuo blog, parli di un fenomeno molto preoccupante.Io non ho niente contro gli stranieri, anzi, li vorrei molto aiutare, ma ce l'ho con quelle organizzazioni criminali, fatte anche molto spesso di loro connazionali, che li mandano nel nostro Paese per delinquere o comunque per essere sempre e comunque sfruttati.Io penso che l'unica cosa da fare sia pensare a fare qualcosa, perché mentre la sinistra ci attacca solamente e pensa solo a questo, bisogna che noi pensiamo ad attuare qualcosa che blocchi questi sfruttatori criminali.Capisco il bisogno di fermare i criminali, ma bisogna fare qualcosa contro di loro, non contro i bambini oppure gli stranieri.Ad ogni modo, citare le leggi razziali, mi sembra improprio e lesivo, non solo alla Memoria, ma anche all'intelligenza umana.Insomma, mi piacerebbe che la Sinistra e anche noi, ci unissimo per creare qualcosa d'importante, contro questi criminali, perché é importante bloccare sul nascere questi sfruttatori di poveri immigrati clandestini, di persone umane come noi, e se ci fossero anche criminali tra di loro, questi vanno bloccati e rimandati indietro nei loro Paesi.Grazie per lo spazio, Ilaria.
Francesco Granata , Napoli
Tutto giusto quello che lei dice. Io stesso quante volte ho pianto leggendo i diari di Anna Frank, pur avendo avuto la fortuna di non vivere quel dramma direttamente. Ma lei siede in parlamento dalla stessa parte degli eredi di quella cultura, molti fascisti dichiarati! Ma riesce a dormire la notte? Ma come può essere accaduto? Solo per per poter difendere un paricolare regime nello stato di Israele?Saluti
marco cosimi , monterotondo
Gentile onorevole,sento il vivo desiderio di risponderle con franchezza:ritengo il popolo italiano,destra o sinistra che sia, un popolo vecchio ed in una fase di reale declino dei valori umanitari e solidali più profondi.Intriso di una miope volontà affaristica,zuppa ancora di molti pregiudizi e contraddizioni,ben nutrite da superficialità nel giudizio dei TEMPI!Ritengo personalmente giunta l'ora di un rinnovamento,che partendo dalle classi più sensibili e vere, ci consenta una crescita umana:(NON FARE AGLI ALTRI CIO' CHE NON VUOI SIA FATTO A TE STESSO), di lungimiranti battaglie civili e di un rilancio economico per un Paese dalle troppe risorse male utilizzate.Seguo da tempo il Suo stimato sito anche perchè e mi addolora dirlo, sento "VERGOGNA" di appartenere ad un Paese nei cui valori al di là delle ipocrisie, rimane sempre più difficile potersi riconoscere!!Ammettiamolo: a noi ,"presuntuoso" popolo italiano,paralizzato come siamo nella ricerca del solito particolarismo, schiacciato tra demagogica sinistra, talvolta estrema nelle sue reazionii e tra un FASCISMO vero,strisciante, ancora guidato dall'egida massonica Evoliana,non resta che sperare nell'apporto reale per un maturo, rispettoso pluralistico incontro di"razze", nell'umile confronto che faccia sorgere dignità solo per coloro i quali, semplicemente, nel loro piccolo, si dedicano al prossimo con sincerità: con una buona parola od un buon gesto.Basta poco per distinguersi!Ritengo che soltanto con un sincero "bagno di umiltà" il popolo Italiano potrà comprendere quella lezione di dignità che sola può consentire di scoprire la grande forza dell'essere un tutt'uno, superando malafede e pseudopacifismo, nella REALE COSCIENZA DELLA SOFFERENZA DEI PIU' SENSIBILI NEL POPOLO ITALIANO!I PIU'!!TUTTI NOI palpiamo quotidianamente un vivere disinformatamente incoscienti, nel rifiuto di voler vedere al futuro che ci attende, trascinando un PRESENTE fatto di NIENTE ma per qualcuno
Aurelio Heger , Milano
Anche la mia famiglia ha subito leggi razziali e shoah, ma in questo momento mi sento concorde con Franceschini, sentire proposte cervellotiche come l'apartheid in metrò mi fa paura e sentire dichiarare reato una situazione dovuta spesso alla mostruosa inefficienza della burocrazia e alla complicazione delle leggi italiane mi spaventa, non possiamo considerare reato il cambio di stato di un povero cristo che per dieci anni ha lavorato in regola e che ha perso il lavoro in regola perchè la ditta è andata male e dopo che si è costruito una vita qui deve mollare tutto e scappare perchè ha perso i suoi diritti o non possa iscrivere i suoi figli a scuola perchè la questura ci mette un anno a rinnovargli il pezzo di carta.Non possiamo abdicare alle nostre tradizioni di paese ospitale per soddisfare un varesotto rincoglionito e gli stronzi che gli vanno dietro. Ricordati che la prima carta statutaria italiana lo statuto albertino diceva che tutti i regnicoli, tutti gli abitanti del regno, cittadini e non, sono uguali di fronte alla legge e che furono le leggi razziali a venir meno a questi diritti, quanti ebrei rimasero qui profughi in clandestinità dopo il 1938? Riapriamo Campagna e Ferramonti?Aurelio Heger
Piero Pasquinelli , Reggio Emilia
Ragionevolmente si può pensare che il "signor" Franceschini sappia di cosa parla quando parla di Leggi Razziali? Ne ha mai letto? Si rende conto che banalizzare l'anticamera della Shoah è negare la storia? Certamente è, disgraziatamente, in compagnia di altri (lugubri) personaggi, ma questo non lo giustifica certamente.
caviglia Graziano , roma Italia
Le leggi razziali non sono sbucate improvvise dal nulla, ma sono iniziate in modo subdolo e graduale, come, per esempio, con i "capipalazzo" (non ti ricordano i medici o i presidi spia ?), per poi esplodere nell' escalation che tutti noi abbiamo patito. Che il governo abbia promesso la cancellazione del provvedimento dimostra che lo stesso era nelle intenzioni. Per quanto riguarda gli specchietti per le allodole, credo che il campione del mondo in materia sia il tuo nuovo duce.
jochanan , italia
ringrazio per l'articolo, che giustamente puntualizza. L'italiano medio, ormai mitridatizzato contro le sparate di certi politici non ci fa più caso ne le prende sul serio in genere. Più alzano il tiro, gridano, le sparano grosse molto più del dovuto più la gente comune fa spallucce.Invece bisogna sforzarsi di prestare attenzione al fiume, spesso fangoso, di dichiarazioni, affermazioni, interviste. Perchè alcune poche cose non devono passare senza una protesta. Non è vero che tutto fa brodo, diceva un vecchio spot. Il rispetto della memoria, se non viene concesso come dovrebbe essere automaticamente, va chiesto con forza.
Enzo Nahum , Roma/Italia
Cara Fiamma,sei stata troppo buona e generosa nel rispondere alle crude affermazioni e confusione morale del povero Franceschini. Io gli avrei detto molto chiaramente che dovrebbe vergognarsi di sfruttare le tragedie degli ebrei per tentare di segnare un punto nella partita contro il governo. Nel paragonare il decreto legge sull'immigrazione clandestina e sulla sicurezza alle inique leggi razziali che abbiamo dovuto subire noi ebrei il Franceschini si e' dimostrato una volta di piu' affetto da mancanza di sensibilita', stile ed equilibrio. In compenso la sua retorica non manca certo di assurdita' demagogica.
Sam , Venezia
La bocca di Franceschini sporca la memoria con l'uso basso di paragoni insulsi. A lui forse si addice il famoso proverbio yiddish che dice " meglio avere una faccia da goi e un cuore da ebreo che una faccia da ebreo ed un cuore da goi " infatti il caro Franceschiello cerca da bravo camaleonte politico di atteggiarsi a paladino di una causa che in realta' hanno aiutato loro a creare senza un controllo ed una responsabilita' nei confronti degli italiani prima e degli immigrati poi per cui attaggiarsi ad avere una faccia ma con un cuore diverso e "peloso" e' un grossissimo problema e va smascherato e come lui tutti quelli che macchiano sia la memoria che il vivere civile.
RICCARDO , VICENZA ITALY
Cara Fiamma,penso che un rappresentante della sinistra, visti i precedenti degli ultimi anni in fatto di antisemitismo , dovrebbe pesare le parole con il bilancino da orafi.È giusto offendersi e allarmarsi in quanto la memoria storica deve essere e dovrà essere mantenuta viva .Sono del parere che gli articoli contenenti cenni e richiami storici importanti facciano bene a tutti. Buon fine settimana.Riccardo
Elisabetta Ventura , Bologna, Italia
E' incredibile COME la Sig.ra Nirenstein possa sostenere che le nuove direttive del Governo Berlusconi non sono di fatto razziste......il respingere clandestini in Libia, mandandoli a una morte sicura, il creare a sedere sui bus (degni del peggior apartheid)...ma quest'ultima è una direttiva della lega per fare sentire i milanesi a casa propria i padroni.....E' incredibile come non ci si possa permettere di affiancare queste direttive a un inizio di discriminazione razziale....e solo perchè la signra Nirenstein appartiene allo schieramento del PDL e perchè è ebrea (ma anche io lo sono!) non le permetta di gridare"il re è nudo". Mi dispiace, Sigra Nirenstein, la credevo più obiettiva.Cordialmente.
Agostino Morello , Ancona/ Italia
Cara Fiamma,confermo completamente l'esattezza della sua analisi.Abbia il coraggio di continuare .Agostino Morello
mario coccia , genova
bell'articolo, da leggere tutto d'un fiato, ma soprattutto trovo veri i pensieri che dietro il perbenismo di facciata della gente di sinistra in pratica vi è di fatto una intolleranza di cui i vari franceschini e c non possono non tenere conto.e questo non è essere razzisti, ma vivere delle realtà quotidiane al limite della legalità, e non per colpa nostra