Fiamma Nirenstein Blog

LEGGI RAZZIALI: FINE DI UN DOLOROSO EQUIVOCO PER CITTADINI ITALIANI VITTIME DI DISCRIMINAZIONE

giovedì 18 giugno 2009 Attivita parlamentari 1 commento

Dichiarazione dell'On. Fiamma Nirenstein, Vicepresidente della Commissione Esteri della Camera

Tutti ricordano certamente la vicenda del signor Bert Vorchheimer, che sul Corriere della Sera ha occupato per diversi giorni intere pagine.
Il signor Vorchheimer, nato a Milano ed emigrato nel 1944 negli Stati Uniti, denunciava l'impossibilità di riacquistare la cittadinanza italiana, che gli fu revocata in seguito alle leggi razziali del 1938. All'epoca seguimmo assiduamente la vicenda e sollevammo la questione rivolgendoci al Ministro dell'Interno Maroni e al sottosegretario Mantovano, che mostrarono ambedue grande sensibilità.
Apprendiamo ora che il Ministero dell'Interno, con una circolare del 15 giugno, ha provveduto a fare chiarezza su questa dolorosa vicenda.
La sorte del signor Vorchheimer fu quella di tutti quei cittadini che avevano acquisito la cittadinanza italiana dopo il 1 gennaio 1919. Il Regio decreto n. 1381/38 e il RDL 1728/38 prevedevano infatti la revoca delle "concessioni di cittadinanza italiana fatte a stranieri ebrei posteriormente al 1 gennaio 1919". Questi cittadini, a fronte delle persecuzioni, sono stati costretti in molti casi ad emigrare all'estero, facendo domanda di cittadinanza ai paesi che li avevano accolti. Nonostante nel 1944 tali leggi furono abrogate, questi cittadini, nel momento in cui si sono rivolti alle rappresentanze diplomatiche italiane all'estero per vedere ripristinata la loro cittadinanza italiana, si sono trovati ad affrontare lunghe trafile burocratiche, spesso con esito negativo, come denunciato dal signor Vorchheimer.
La circolare ministeriale di questi giorni chiarisce che "poiché non si trattò di una scelta volontaria in quanto determinata dalle tragiche vicende storiche, i nostri ex connazionali, salvo espressa rinuncia, non hanno mai perso la cittadinanza italiana, trasmettendola dunque ai loro discendenti".
Si pone così fine a un equivoco che ha amareggiato la vita di cittadini sui cui già nel passato si era accanita la sorte di un'odiosa discriminazione razziale.

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luigi , senago
 sabato 20 giugno 2009  16:08:30

bene , sono felice per tutti gli italiani che faranno ritorno a casa.



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