Le stragi di cristiani ed ebrei che devastano il Medioriente
Il Giornale, 5 gennaio 2011
Come fermeremo le uccisioni di cristiani nel mondo islamico, come si evita la prossima strage in Iraq, in Turchia, nelle Filippine, in Nigeria, ovunque alberghino gruppi islamisti? Prima di tutto, chiamandole per nome e cognome: non si tratta di «intolleranza religiosa» ideologica, non di casuali «gruppi di fondamentalisti» né di «alcuni terroristi». Se si guarda la carta geografica, è ormai maculata da stragi, espulsioni, rapimenti, chiese vandalizzate... È il mondo islamista nella sua vasta, massiccia terribilità che colpisce i cristiani, e la responsabilità è di chi per opportunismo o per paura di rappresaglie sui cristiani ha ritenuto che col silenzio avrebbe pacificato gli aggressori. Il fatto che appena il Papa ha protestato chiamando il mondo islamico «mondo islamico» e il Mufti di Al Azhar abbia esclamato «ingerenza», la dice lunga sul paradosso dell’atteggiamento dell’islam istituzionale: che sarà mai qualche morto, taccia il secolare nemico romano.
Se lo si chiede il teologo e professor padre Peter Madros, oggi al Patriarcato di Gerusalemme, per tanti anni direttore della scuola dei Freres a Betlemme, un sacerdote che ha combattuto la decimazione dei cristiani a Betlemme senza fare sconti anche agli israeliani, pure egli mi indica chiaro, per capire, il testo del Corano: «Dopo pagine sulla concordia che deve vigere, pur nella sottomissione dei cristiani e degli ebrei che (versetto 9/29) devono comunque pagare la Gizia (la tassa per i non musulmani, ndr) se non abbracciano l’Islam, c’è un altro verso rivelatore (5/51): non lasciatevi dominare né dagli ebrei né dai cristiani».
Il nodo è tutto qui: il mondo islamista è determinato a costruire un mondo in cui i due comprimari siano tenuti in stato di sottomissione culturale, religiosa, politica. Ed è invece accaduto negli ultimi sette secoli che il mondo occidentale abbia preso il sopravvento, dichiarando così, nell’interpretazione bigotta di vaste organizzazioni e persino di Stati interi, come l’Iran, una guerra contro l’Islam che deve ancora essere vinta. Naturalmente non tutti la pensano così, ma le bombe fanno rumore, mentre la buona volontà non si sente. Nel 1919 la rivoluzione egiziana portava per egida una bandiera verde con la mezzaluna e la croce. Sia i musulmani che i cristiani erano parte di una rivoluzione nazionalista contro il colonialismo britannico. Ma le elite dei nostri decenni, spaventate anche dall’omicidio di Sadat che aveva concluso la pace con Israele, hanno lasciato spazio a un processo di islamizzazione strisciante che pacificasse i gruppi più aggressivi, come la Fratellanza Musulmana. I libri di testo nelle scuole rappresentano oggi l’Egitto come un Paese soltanto islamico e includono testi anticristiani. Il trapianto di organi fra musulmani e cristiani è proibito per una decisione del sindacato dei dottori, che come altri è dominato dalla Fratellanza Musulmana. Il governo recentemente ha bloccato la costruzione di una scala in una chiesa copta e i copti, continuamente aggrediti (8 furono uccisi un anno fa), non esistono in politica benché siano il 10 per cento della popolazione.
Mubarak, che così facendo tiene a bada la Fratellanza tanto che l’ha emarginata alle ultime elezioni, fa come l’Arabia Saudita, lo Yemen, la Siria, la Giordania e più lontano il Pakistan: crede di domare il domatore, che invece viene messo in grado di sguinzagliare il suo odio a piacimento, mettendo a repentaglio anche la sua leadership.
Le televisioni iraniane, libanesi, turche hanno accusato i “sionisti” della strage di Capodanno. Ma sì, perché non cercare di colpire almeno un po’ gli ebrei anche in questa occasione? È nello stile della casa: dal pogrom Farhud di Baghdad nel 1941, in cui furono uccisi 180 ebrei, e poi in Libia (130 morti) e poi in Turchia (tre attacchi alle sinagoghe dall’86 a oggi, 47 morti), a tutte le violenze che hanno causato la fuga di quasi tutti gli ebrei, il mondo islamico ha fatto fuggire da 600mila a un milione di ebrei. Profughi irriconosciuti dall’Onu, come i cristiani fuggiti dallo stesso mondo in cui ormai la popolazione cristiana, una volta quella originale, è ridotta al 6 per cento.
The real reason of the massacres of Christians and Jews in the Middle East
Il Giornale, January 5, 2011
How can we stop the slaughter of Christians in the Islamic world, how can we prevent the next massacre in Iraq, Turkey, the Philippines, Nigeria, wherever Islamic groups may be? First of all, we should start calling things by their real name: this is not ideological «religious intolerance» and the perpetrators are not random «fundamentalist groups» or «some terrorist». If we look at the map, we can find examples in many countries: massacres, expulsions, kidnapping of women, acts of vandalism on churches... It is the entire Islamist world that is battering Christians with the terrible inexorability of its hatred, but all those who – opportunistically or for fear of reprisals against Christians – have kept silent, in hopes of appeasing the aggressors, share in the responsibility. The fact that as soon as the Pope protested, calling a spade a "spade", namely calling Islam "Islam", the Mufti of Al Azhar blasted him for «interference», says a lot about the paradoxical attitude of institutional Islam: what do a few murders matter? The perpetual Roman enemy has no right to speak out.
If we ask the theologian and professor Father Peter Madros, now in the Patriarcate of Jerusalem, formerly director for many years of the Frères College in Bethlehem, where he fought the decimation of Christians without making discounts to the Israelis either, he can clearly indicate the explanation in the text of the Quran: «After pages where the text explains that harmony must reign within the People of the Book, though with the subjection of Christians and Jews who (verse 9/29) must in any case pay Jizya (the tax for non-Muslims, ed.note) unless they convert to Islam, there is another revealing verse (5/51): do not allow either Jews or Christians to rule over you».
The heart of the problem is right here: the Islamist world is determined to build a world in which the other two main faiths are held in a state of cultural, religious and political subjection. And instead, in the last seven centuries the western world has been dominanting and, in the bigoted interpretation of vast organizations and even entire countries like Iran, this amounts to a declaration of war. This is the war that Islamism now wants to win. Not everyone in that world feels that way, but bombs make a lot of noise, while good will remains silent.
In 1919, the Egyptian revolution adopted a green flag with the crescent and the cross. Both Muslims and Christians participated in the nationalist revolution against British colonialism. But mostly since the assassination of Sadat, who had signed a peace agreement with Israel, the new élites left room to a process of gradual Islamization aimed at appeasing the most aggressive organizations, like the Muslim Brotherhood. The textbooks used in the schools today describe Egypt as an Islamic country only, and the children read also anti-Christian texts. As the Jerusalem Post writes, organ transplants between Muslims and Copts are prohibited by a decision of the physicians’ union. Labor unions indeed are often dominated by the Muslim Brotherhood. The government recently halted construction of a stairway in a Coptic church and Copts are under constant attack (8 were killed also a year ago). Despite being no less than 10 percent of the population, they have no political representation.
Mubarak, by acting this way, keeps the Brotherhood at bay, and thus succeeded to marginalize it in the last elections. This is the way that Saudi Arabia, Yemen, Syria, Jordan and Pakistan behave: they think they have tamed the tamer, who actually becomes stronger and stronger, thereby threatening even his leadership.
The Iranian, Lebanese and Turkish television have accused “Zionists” of the New Year’s massacre in Alexandria. Oh sure, let’s try to put at least some of the blame on the Jews once again! That is their style: from the Farhud pogrom of Baghdad in 1941, in which 180 Jews were killed, and then in Libya (130 dead) and also in Turkey (three attacks on the Nevè Shalom synagogue from 1986 to the present, with 47 dead), to all the violence that has caused the flight of almost all the Jews, the Islamic world has kicked out of the Arab countries between 800,000 and a million Jews. These are refugees that the U.N. has always refused to recognize, like the Christians in flight from the same countries, where the Christian population, once the native one and the majority, is now reduced to 6 percent.
L’Islam e il Corano denunciati dagli ex-Musulmani come le radici dell’odio, della violenza e del terrorismo Islamico,visitate questo sito: FaithFreedom Italia http://www.italian.faithfreedom.org/,
Adriano Romaldi , Falconara Marittima (ANCONA) ITALY
Gent.le On., sono il Dott. Adriano da Cingoli (MC) e le auguro buon anno anche se vedo che lei è sempre presa in un vortice di "sfida".La compianta Oriana fallaci, grande scrittrice, era perseguitata e tacciata come matta per aver aperto gli occhi sul disfacimento morale ed Etico dell'occidente.La prova ne era l'ossessione con la quale informava sull'avanzata dell'Islam nei paesi progressisti.Sono vicino a voi Ebrei come sono cristiano e non vedo miglioramenti nel modo di procedere dell'occidente.Il cristianesimo sta divenendo, piano piano una religione di comodo, come tante, e questo è il frutto del relativismo.Voglio augurarmi ed augurarle una vita piena in Dio che sola può essere vissuta in quanto vera.Auguri e Shalòm.
PETER ROTHBERG , ISRAEL POB 697
Dear Fiamma - Dona di valore Thank you for being with us when we most need you As an Israeli and a Jew I would recommend to concentrate your rughtful and efficient efforts against the trend calling for unilateral recognition of the PA State and reinforcing initiatives in the domain of dangers of Europe Islamization( See the last declaration of Australion PM Julian Guiilard on the issue ) and unmasking te real face of the "Palestinian" moderates and they real goals .Peter Rothbergwgh@netvision.net.il
Piperno , Tel Aviv
Auguri cara Fiamma... con un giorno di ritardo!
Franco , pozzo d'adda(mi) italia
Sign.Nirestein ormai anche quelli comeme sono delusi e rassegnati anche davanti a stragi di questo tipo la rispostadell'occidente e' timida per usare un eufemismo,la gente che cerca di lottareviene umiliata dagli interessi che vannoal di sopra della nostre buone ragioniormai la gente come noi che hanno un certo tipo di pensiero viene messo in minoranza persino dai propi stessi concittadini.disinti saluti Franco
pierluigi , brescia
leggete per favore il racconto che questa ragazza ha fatto al nostro sito....http://www.iostoconoriana.it/site/news.php
michele lascaro , matera
Non ci si deve meravigliare dell'atteggiamento anche "ufficiale" degli islamici. Il loro compito è quello di istituire il cosiddetto califfato, a qualsiasi costo. Se non ci saranno un'altra Lepanto o Vienna, il mondo occidentale, quello ebraico compreso, sarà completamente soggiogato e addio libertà religiosa. La CE è, da questo punto di vista, fortemente deficitaria.
roberto , italia
Gent.ma Dottoressa, siamo soltanto agli inizi, il medio evo avanza, i barbari bussano alle ns. porte, la notte si avvicina. L'europa, dopo aver prodotto il colonialismo, l'imperialismo, nazismo, fascismo, comunismo, l'antisemitismo non se la sente più di assumersi responsabilità, preferisce chiudere gli occhi e tapparsi le orecchie, si sveglierà soltanto quando terribili tuoni scuoteranno le sue coscienze.roberto
Mario Boninsegni , Massa, Italia
L'Islam e il corano cono di per se un pericolo.Spero di non essere ucciso per questa affermazione, ma non ho mai avuto paura e so difendermi.
Ilaria Arri , Rivoli (To), Italy
Stiamo attenti, che sono dei segnali importanti per noi cristiani, per i nostri fratelli maggiori, gli ebrei, e anche per i fratelli musulmani.Importanti, quanto sconcertanti!!Un saluto, e un augurio di buon proseguimento delle Feste.Un bacione, Ilaria.
Moise Rahmani , Bruxelles / Belgio
Bravo. Lei ha il coraggio di denuciare. Qui, come nei altri paesi europei, i politici e i media stanno zitti.
Vito Cartolano , Roma
Ti sei dimenticata il vecchio detto:"abbeverare i cammelli nelle fontane di Piazza S. Pietro"
Dova Cahan , Tel Aviv
Ieri sono stata a Gerusalemme e sopratutto nei luoghi santi della citta vecchia con ungruppo di turisti italiani.Loro venivano gia da una visita a Betlemme di qualche ora dove erano stati alla Basilicadella Nativita e sopratutto nella Grotta dove e` nato Gesu...Dopo il nostro giro sul percorsodella Via Dolorosa e all'interno del SantoSepolcro, sono stata avvicinata da un paiodi questi turisti chiedendomi perche` da noi ossia nella parte israelianai luoghi cristiani sacri sono cosi ben mantenuti mentre a Betlemme sonoin condizioni miserabili.La mia risposta certo e` stata un po vagain quanto non volevo assolutamente toccare l'argomento che proprio in questi giorni e` molto evidente. Gli islamici perseguitano le minoranze cristiane neivari paesi arabi e a quanto pare anche lachiesa cattolica non fa abbastanza percondannare tutti gli eventi che questeminoranze subiscono, fino al punto diattentati di massa..come il recente adAlessandria d'Egitto.Noi ebrei in tutto il percorso della storianon abbiamo mai fatto un atto di violenzao di terrorismo contro nessuna comunitaetnica minore ne tanto meno contro quella cristiana...ma se si nota bene sempre le varie accuse sono rivolte contro il popolo ebraico e lo Stato d'Israele. Se Israele si permetesse ditenere i Luoghi Santi nelle condizioni incui vengono tenuti a Betlemme..il Vaticano ci condannerebbe a non finire.Io vorrei tanto che il Vaticano con a capoil Papa si rendesse conto della situazionein cui i suoi fedeli si trovano negli statiarabi e come si trovano in Israele.La differenza e` non solo visibile maaddiritura incomparabile..la piena liberta di fedeche godono qui da noi non potra esseremai paragonata a cio che si vedeoggi nei paesi arabi..ma ugualmente ilVaticano sembra sia cieco che sordo..Mi auguro che il buon senso prevalga anche in questo momento e che il Vaticano ed il resto del mon
alfonso margani , firenze/Italia
C'era da aspettarselo che le televisioni iraniana,turca e libanese avrebbero incolpato Israele anche della strage di capodanno. A quando dire che gli israeliani hanno ammazzato il Mahatma Gandhi? Spero solo che Israele reagisca una buona volta.A proposito,l'uneffabile Illan pappe e l'ineffabile Noam Chomski hanno pubblicato un libro intitolato "Ultima fermata Gaza" (Ponte alle Grazie) dove si parla di campi di...sterminio a gaza...Ogni commento é superfluo.
Vernocchi Ermanno , Forli / Italia
Mi ricordo quando nel Sinodo cristiano del Medio Oriente troppe voci ipocrite rinunciarono a testimoniare la difficile situazione dei cristiani perseguitati in ogni dove e troppe voci servili si scagliarono contro Israele nello squallido tentativo di adulare l'Islam...... il tempo purtroppo è stato galantuomo.