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LE INCREDIBILI « AVANCES» DEL DITTATORE

domenica 8 dicembre 2002 La Stampa 0 commenti
Fiamma Nirenstein « INCREDIBILE» : tutti gli esperti al lavoro sul campo dell'interpretazione delle mosse di Saddam Hussein hanno definito così il discorso che il Raí ss ha fatto leggere in tv al suo ministro dell'Informazione: destinataria la popolazione del Kuwait cui, porgendo qualche scusa alla gente per l'aggressione di dodici anni fa, si suggerisce che l'Iraq sia non il minaccioso vicino che occupò il suo paese nel 1991, ma il suo liberatore passato presente e futuro, sempre che la gente del Kuwait si unisca a lui, dalle pericolose mire americane. Un discorso tanto più « incredibile» , dice Samy Anderson, il commentatore di cose arabe della Bbc, perché le sofferenze patite dalla gente del Kuwait durante l'occupazione irachena sono tuttora molto vive. Anche le 11.807 pagine consegnate alle Nazioni Unite in cui si argomenta con dovizia infinita di particolari che Saddam non possiede armi di distruzione di massa rappresentano, secondo tutta la comunità degli esperti di Iraq, una mossa fantasiosa: un evidente tentativo di annegare gli sforzi di comprensione della situazione in un mare di carta rovesciata sui tavoli dell'Onu. « Però - dice il professor Amatzia Baram dell'università di Haifa, uno dei maggiori esperti mondiali sull'argomento - potremo quasi certamente sciogliere, se e quando sarà possibile trarre le somme di quanto è scritto in quelle carte fatte per confondere le idee, gli indovinelli sull’ industria chimica, su quella farmaceutica e sulle fonti energetiche, sempre che l'Onu lo desideri, e sempre che le carte non siano mescolate in modo da richiedere anni di lavoro» . Perché non si sfugge all'idea che il tentativo di procrastinare ancora e ancora il lavoro di verifica sia fatto prima di tutto per nascondere le armi di distruzione di massa, e in secondo luogo per cercare di allargare una coalizione mediorientale (« un'alleanza di credenti» , come l'ha chiamata ieri Saddam per contrapporla a quella di Bush, che costruisce invece un'alleanza contro il terrorismo): Baram ricorda che trovare le armi, a meno di avere informazioni di intelligence molto accurate, è praticamente impossibile, « specie se Blix capeggia il gruppo degli ispettori» . In minuscoli contenitori (« una bottiglia» , dice Judith Miller, autrice di « Germi» ) entra abbastanza virus del vaiolo da distruggere tutta l'umanità , milioni di spore di antrace sono il contenuto di una bustina, e quasi ogni macchina per produrre sostanze letali e quasi tutti i contenitori sono così piccoli da potere essere agevolmente spostati ad ogni avvicinarsi della commissione dell'Onu. Dunque, che fare? Baram suggerisce che esistono in Iraq una decina di personalità note che dovrebbero in tranquillità e lontano da ogni pericolo, anche per le loro famiglie, parlare a lungo con gli incaricati dell'Onu. Ci vorrebbe tempo, spiega Baram, e senso di sicurezza totale, ma è l'unica strada verso informazioni certe. Pure, secondo un nuovo rapporto inglese di questi ultimi giorni riportato dal « Wall Street Journal» , l'arsenale di Saddam comprende: 360 tonnellate di agenti chimici di uso bellico, compresa una tonnellata e mezzo di mortale gas VX; 3000 tonnellate di materiali per armi chimiche, mezzi molto avanzati per armi biologiche (l'Iraq ha ammesso di aver prodotto 8500 litri di antrace); e più di 30 mila munizioni speciali per l'uso di agenti chimici o biologici. Ma Saddam dice che non è vero, e poiché l'ispezione stabilita dall'Onu parte da precise indicazioni di intelligence e dalle ispezioni precedenti, e pone sul Raí ss l'onere della prova contraria, il rischio di una definitiva frizione è nell'aria.

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