La sfida di Peres: pronto a incontrare Rohani
lunedì 9 dicembre 2013 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 09 dicembre 2013Il Forum Saban, famoso miliardario americano pacifista, è un' ambitissima tribuna dove ciascuno deve fare al meglio i propri compiti. E anche stavolta è stato uno scintillio di menti. Obama, Peres, Netanyahu. Shimon Peres ha toccato il tasto più delicato: in un momento non facile fra l'amministrazione americana e il suo Paese, e dopo un intervento di Obama che metteva i puntini sulle i sia sull'accordo con l'Iran che sul processo di pace con i palestinesi, ha gettato il suo ponte di pace da vero wonderboy novantenne. Il Mandela israeliano, quando sente dire pace, non lo trattiene nessuno, neppure l'odio iraniano contro Israele che non ha mancato di esprimersi con grande vocalità (i sionisti sono come cani rabbiosi, il loro destino è segnato, ha detto il leader massimo Khamenei persino nel giorno dell'accordo).
"Sono pronto a incontrare il presidente Rouhani -ha detto Peres rispondendo alla domanda di un giornalista- io non ho nemici personali, la pace si fa fra popoli e quando si parla di politica si parla con i nemici sperando che diventino amici". Poi ha citato come cominciò a parlare con Arafat, esempio non felicissimo, poichè nel tempo Arafat ha dimostrato che non aveva nessuna intenzione di firmare la pace. Ma la mano tesa di Peres è stata un exploit di autore, una dimostrazione della buona volontà israeliana accompagnata tuttavia dalla richiesta di verifica dell'accordo. Agli occhi del pubblico si è trattato di un"good cop" Peres, di fronte al "bad cop" Netanyahu, che ha parlato ieri sera. Ma non è così anche se il secondo ha pronunciato la dura frase:"Se ci sarà un Iran atomico nessuna pace con i palestinesi sarà possibile".
E' un punto di vista che vuole segnare le differenze con gli USA e attivare il monitoraggio, ma Bibi l'ha accompagnata con una notizia: "La pace coi palestinesi è più vicina di quanto lo sia mai stata, abbiamo fatto dure rinunce, siamo pronti a rinunce ancora più dure". E ha aggiunto tuttavia che la comunità internazionale deve evitare che il più feroce di tutti i regimi divenga una superpotenza, altrimenti questo bloccherà qualsiasi processo di pace. Sia Peres che Bibi hanno invitato a monitorare a fondo i risultati dei prossimi sei mesi di accordo ad interim e ad evitare che l'Iran si nuclearizzi. Ma si capisce che si apre un periodo duro con gli USA, anche se sia Bibi che Obama di sono giurati in pubblico eterna amicizia.
Obama ha detto in maniera molto precisa e per la prima volta: gli USA non credono che alla fine dei sei mesi prescritti gli ayatollah decideranno di smantellare l'impianto nucleare. Sarebbe bello, ma non capiterà, ormai la tecnica è a loro disposizione. L'Iran seguiterà ad arricchire l'uranio, né può essere esclusa l'idea che la Repubblica islamica perseguirà l' arma nucleare. Il presidente americano ammette di non prevedere una happy end. In tono dimesso ha spiegato: nelle trattative eravamo meno forti di quello che immaginate, India, Giappone, Sud Corea e Russia lamentavano il danno economico delle sanzioni, e il popolo americano ha espresso più volte la sua opposizione alla guerra. Obama ha consegnato al Forum una strategia dell'azione debole.
Ma ha voluto aggiungere che tutte le opzioni sono ancora sul tavolo, anche quella militare, che gli USA sono opposti a un Iran nucleare e Israele resta il migliore amico. L'eventualità di una azione militare non era mai stata ripetuta da quando è stato firmato l'accordo. Ma è molto difficile immaginare che dunque adesso gli iraniani si agitino in preda all'ansia. Piuttosto, si ha la sensazione che Obama offra a Israele la carota che blocchi ogni piano di fermare l'Iran con la forza, e induca a un accordo con i palestinesi. Almeno qui, Obama vorrebbe un successo. Speranza piuttosto mal riposta.
lunedì 9 dicembre 2013 15:53:06
Una volta, milioni di anni fa..., qualcuno disse: CARTAGO DELENDA... con quel che ne seguiva.Ora mi permetto di dire, scimmiottando per parte mia: OBAMA DELENDO...O sono scemo o il signore in oggetto è stato una vera e propria CHIAVICA!!!Ai posteri l'ardua sentenza... Chi vivrà vedrà... Per ora è stato il peggio del peggio di quanto ci si potesse aspettare!Shalom, Eretz!!!