La Palestina ha un museo. Ma è vuoto
giovedì 19 maggio 2016 Il Giornale 2 commenti
Il Giornale, 19 maggio 2016 Sì, sarà molto interessante il Museo Nazionale dei Palestinesi, inaugurato ieri a Bir Zeit vicino a Ramallah dopo quasi 20 anni di preparazione. Diciamo "sarà" perché al momento benché il grande monumento a forma di W (vinceremo!!) sia costato 28 milioni di dollari e risplenda di vetro e pietra, non ospita attualmente alcuna mostra. Un lapsus dovuto all'affanno di costruire una storia virtuale che cancelli quella ebraica? Per ora si sa che l'esposizione inaugurale di oggetti appartenenti a rifugiati palestinesi è stata cancellata per divergenze fra la giunta direttiva del Museo e il vecchio direttore, che è stato licenziato. Quello nuovo, Jack Persekian, non aveva niente di pronto.
Ma verrà il momento, e molti visitatori stranieri vedranno che non mancherà nulla della famosa "narrativa" palestinese che si è impegnata tanto a cancellare la verità della storia ebraica di Israele, e a sostituirla con un'invenzione per cui i palestinesi esistono come popolo storico della zona e gli ebrei ci sono capitati ora per caso, anzi, solo per causare sofferenze al popolo palestinese.
Il museo racconterà una storia fantastica che cancella dal Monte dove oggi sorgono le Moschee, del Primo (quello di Salomone) e del Secondo Tempio ebraico, meraviglia del mondo, di cui si racconta in tante cronache storiche; cancellerà la Gerusalemme del re David; cancellerà il popolo che ha concepito il monoteismo; cancellerà Gesù Cristo ebreo per farne un palestinese... Cancellerà l'amicizia di Haj Amin Al Hussein con Hitler per farne il primo eroe della resistenza contro un invasore coloniale e malvagio; definirà illegale la nascita dello Stato d'Israele, rifiuterà le risoluzioni della Lega delle Nazioni i cui 51 membri dichiararono la loro volontà di veder ricostituito la "casa nazionale del Popolo Ebraico" riconoscendone i legami col territorio, e rifiuterà la partizione dell'ONU cui seguì una guerra di aggressione; presenterà come una situazione di paura e necessità la fuga volontaria dei profughi su invito dei paesi arabi mentre Ben Gurion chiedeva ai palestinesi di restare e creare insieme il nuovo Stato; via via cercherà di dimostrare soprattutto che il terrorismo è lotta di liberazione e che i terroristi che uccisero degli innocenti come gli atleti di Monaco, come i bambini di Lod, come le vittime della Seconda Intifada, sono in realtà eroi.
Sarà un museo pieno di censure, per esempio quella dell'educazione all'omicidio, attraverso la stampa e la tv e l'esaltazione di stato, di tanti bambini e ragazzi; per esempio, mancherà il pure storico testo della Carta di Hamas che chiede di ammazzare tutti gli ebrei in nome del Corano. Il diritto alla difesa di Israele verrà visto come un crimine. Ma forse, speriamo, questa è solo misera logica deduttiva, e saremo smentiti da qualche bella sorpresa.
venerdì 20 maggio 2016 16:43:20
Estimata Signora Nirenstein,Anch`io tengo in mente un` museo, un` museo di mezogne, fesserie, stupidagini, e assassini. Cosa sono questi palestinesi ? Di che razza sono, chi e` questo allah ? chi e` questo "profeta" di nome maometto? A me tutto questo sembra di essere una storia di assassini, ladroni , anche di gente perversa, paedofilii, selvagi, viziati da ogni vizio imaginato ed anche impossibile da immaginare. Altro di museo ma questi Nazisti sono la vergognia dell Mondo .
giuseppe casarini , binasco (MI)
venerdì 20 maggio 2016 11:04:33
Gentile Signora Fiamma,purtroppo sarà così come Lei ha ben scritto!Via Israele..shalomggc