Fiamma Nirenstein Blog

LA LICENZA DI ODIARE

martedì 27 gennaio 2004 La Stampa 0 commenti
Fiamma Nirenstein QUESTA Giornata della Memoria non è come le altre. E’ funestata da un’ ondata di antisemitismo che ha invaso le menti e le strade d’ Europa: violenza alle persone e alle cose, disprezzo, odio, violazioni, e soprattutto una marea di ripugnanti pregiudizi sono tornati a invadere gli spazi quotidiani. La memoria, per quanto sacrosanta, non è bastata; non è bastato il ricordo pietoso, le lacrime per gli ebrei uccisi nella Shoah. Su di loro non è difficile quasi a nessuno esprimere sentimenti di amore e pietà ; è sugli ebrei vivi che scendono aggressività e pregiudizi. E non è un caso che i pregiudizi odierni, secondo tutti i sondaggi, si appuntino soprattutto su quanto di più vivo gli ebrei hanno prodotto, uno Stato democratico dopo tanto esilio e persecuzioni. Non ci stancheremo di ripetere che ogni critica politica che sia tale è non solo giustificata, ma anzi indispensabile, vitale; che per Israele e i palestinesi la soluzione di due Stati per due popoli è quella che la storia richiede. Ma ad Israele non sono stati applicati parametri di giudizio politico, ma i criteri che hanno a che fare con i tre stilemi classici dell’ antisemitismo: il primo, il « blood libel» , la falsa narrativa sul disprezzo israeliano per la vita di innocenti palestinesi, ignorando la complessa realtà della risposta al terrorismo che ormai il mondo intero deve affrontare; il secondo, il doppio registro, per cui a Israele sono applicati criteri particolari: un terzo delle risoluzioni dell’ Onu sono contro Israele, e la commissione di Ginevra per i Diritti Umani ha condannato solo lo Stato ebraico in tutta la sua storia. Il terzo, della delegittimazione a vivere, motivata con falsi storici e dichiarazioni di infamità che paragonano, come ha fatto il poeta laureato Saramago, Israele alla Germania nazista. E’ questa volgarità concettuale, in gran parte causata dalla paura di contraddire il rampante antisemitismo proveniente dal mondo arabo, che crea l’ antisemitismo d’ oggi. Il permesso ad odiare gli ebrei lo fornisce la criminalizzazione dello Stato ebraico. Un gran compito dunque attende il Vecchio Continente nella sua fase nascente come entità politica, un compito drammaticamente ineludibile per la stessa definizione dell’ Europa.

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