LA FUGA CON L’ AEREO, INCUBO PER TUTTI OMBRE AFGHANE
sabato 12 febbraio 2000 La Stampa 0 commenti
                
Fiamma Nirenstein 
ADESSO che i dirottatori dell’ aereo afghano si sono rivelati dei 
poveri 
disgraziati, seppure criminali, disposti a passare parecchio tempo in 
galera 
pur di fuggire dalla loro infelice Patria, è di nuovo alla nostra 
attenzione 
la tragedia afghana. Il dirottamento è la minuscola scheggia di una 
bomba a 
tempo che diventa sempre più potente. Non è certo la prima volta che 
l’ invivibilità , dovuta all’ illiberalità e alla corruzione, di questo 
Paese è 
sotto gli occhi della cronaca. Lo scandalo più noto, l’ epitome del 
disastro 
è l’ incredibile condizione della donna, ridotta a un fantasma senza 
volto, 
senza libertà , lavoro, assistenza, scuola, né ospedale. 
« Talibanizzazione» è ormai un termine pauroso non solo per gli 
abitanti 
dell’ Afghanistan, ma per mezzo mondo. Nasce dal movimento messianico 
dei 
Taliban (letteralmente studenti) dei seminari islamici(madrasahs) che 
sorto 
nel ‘ 94, prende Kabul nel ‘ 96 e il dominio definitivo nel ‘ 98. Il 
loro capo 
Mullah Muhammad Umar incontra solo musulmani: pertanto, rimane 
misterioso. 
L’ Islam praticato in Afghanistan era conservatore, ma molto 
tollerante: gli 
Hindu, i Sikh e gli ebrei erano i benvenuti. Adesso è un regime di 
stretta 
sorveglianza islamica secondo l’ indirizzo Deobandista predicato dai 
mullah 
pakistani nei campi profughi afghani al tempo dei sovietici. La 
povertà è 
grandissima: il Paese è quasi del tutto privo di infrastrutture; ha 
sei 
fabbriche, nel 79 ne aveva 220. Una prigione per i suoi cittadini; 
una bomba 
a tempo per il mondo. 
La proposta dell’ Afghanistan è un pacchetto di estremismo islamico e 
di 
traffico di droga in diffusione continua. Il Pakistan e l'Arabia 
Saudita non 
contrastano l’ Afghanistan, mentre l’ Iran, l’ India, la Russia e le 
repubbliche dell’ ex Unione Sovietica non amano il loro vicino: il 
continuo 
flusso d’ armi e di eroina riguarda però tutti i paesi sopracitati. 
L'area 
intera è pervasa sempre di più dal traffico incessante di armi e 
droga, e 
dalla chimera del guadagno unito all’ esportazione della rivoluzione 
integralista. In ognuno dei Paesi citati e oltre ci sono gruppi che 
vogliono 
rovesciare i loro regimi per istaurarne uno di stile afghano; in 
Daghestan e 
in Kirghizistan combattevano anche afghani. Il Kashmir, tutte le 
repubbliche 
dell’ Asia centrale, l’ Iran, parte della Cina, sono minacciate 
dall’ esportazione del talibanismo. 
Osama Bin Laden, come è noto, si protegge e addestra al terrorismo 
migliaia 
di persone protetto dalle montagne afghane. L’ America che fornì ai 
mujaheddin molto supporto ai tempi dell’ invasione sovietica, ora che 
il 
guaio è fatto non sa che fare, e anche l’ Europa è bloccata. Ma tutto 
l'Occidente sa, invece, che l’ Asia Centrale non sarà disponibile a 
una 
libera utilizzazione delle sue riserve di gas e di petrolio finchè i 
talibani sono in sella, o finchè non saranno obbligati a un 
comportamento 
diverso verso i loro cittadini e il mondo intero. Primo passo: 
impedire che 
ricevano armi . 
            