La delusione da Obama spinge a cercare nuove alleanze
Il Giornale, 12 aprile 2009
È la nostra prima Pasqua nel mondo post americano, e da Gerusalemme si vede molto bene. Mentre tutti i media si entusiasmano a un punto tale dell’impostazione pacifista di Obama da averlo gratificato di un applauso alla conferenza stampa di Londra, il mondo intero cerca di affrontare una realtà percorsa, per motivi ideologici o di interesse, da invincibili correnti di ostilità in cui tuttavia l’America sembra posare lo scettro. Si conquistano postazioni, il mondo cambia alleanze e molti cercano di mettere il cappello sulla sedia adesso che l'atmosfera prescritta è ottimista. È dunque uno strano tempo di brutalità e minuetti, un ponte sospeso e dondolante. Un esempio mediorentale: ieri Hassan Nasrallah, il capo degli Hezbollah, dopo che cinquanta uomini ritenuti suoi sono stati accusati dai servizi segreti di Mubarak di preparare attentati sul suolo egiziano e passaggio d’armi iraniane verso Gaza, ha ammesso, persino attaccando con foga Mubarak perché non aiuta “la resistenza” di Hamas, che Sami Shehab, uno degli arrestati è un leader Hezbollah in azione sul territorio egiziano. Se ne è vantato. Ovvero: il Cairo cerca di fermare la sovversione iraniana sulla sua terra e nella Striscia di Gaza e Hezbollah gonfia il petto e afferma di essere fiero di diffondere l’egemonia sciita iraniana con il terrorismo.
È uno scontro di esplicita violenza che mostra senza veli la faglia sciita-sunnita. Tutto ciò mentre gli inglesi, certo consigliati dagli Usa, cercano pubblicamente un colloquio con Nasrallah, che pone condizioni. Intanto Ahmadinejad dice al settimanale tedesco Der Spiegel che è pronto a colloqui solo se verranno riconosciute con rispetto le sue scelte, ovvero la sua strada atomica. E non si è dimenticato di aggiungere il marchio di fabbrica: tutto il popolo tedesco odia Israele, ha affermato. Tutto questo a pochi giorni di distanza dall’annuncio di grandi, irreversibili, progressi nucleari, mentre Obama si accinge al colloquio. Questa aggressività serve a mettere i segnaposto al tavolo mondiale mentre si cerca la propria sedia. Così pure il missile nord coreano, o il florilegio di mostruose violazioni di diritti umani ovunque, come la legge afghanistana pro-stupro, il sostegno di Bashir da parte araba ecc. Tutti ci provano. E se, ad ogni minaccia, la risposta è un allontanamento americano da coloro, democrazie o paesi musulmani moderati, che erano abituati a essere difesi, se Obama simbolicamente, quasi si genuflette davanti al re saudita o dice stranamente che l’Islam nella storia ha aiutato gli Usa, gli abbandonati cominciano a cercare un rifugio.
L’Egitto, il Golfo, la Giordania, non si sentono tranquilli di fronte ai nuovi colloqui con l’Iran mentre l’Iran li minaccia uno a uno col nucleare; l’Irak, dopo la visita in cui Obama non ha fatto promesse chiare per la sua democrazia, è certo confuso. L’uscita del ministro della Difesa Robert Gates, dopo il lancio del missile a tre stadi di Pyongyang, che «gli Usa sparerebbero solo se il missile fosse diretto contro il territorio americano» deve aver preoccupato il Giappone; l’idea ripetuta da Obama che l’India col suo rifiuto di passare il controllo del Kashmir ecciti il terrorismo proveniente dal Pakistan; la sensazione creatasi durante il viaggio in Europa che gli Usa siano interessati soprattutto a disinnescare la corsa agli armamenti e a evitare ogni traccia di nuova Guerra fredda induce certo negli ex satelliti un senso di abbandono. Israele, mentre Netanyahu si prepara a visitare Obama alla Casa Bianca, data l’apologia di Obama del piano saudita, la richiesta continua di avviarsi senza obiezioni alla soluzione “due Stati per due popoli” e i passi verso la Siria che non dà nessun segno di volersi staccare dall’Iran, certo si domanda se non le converrebbe trovare qualche nuovo amico. È iniziata una storia di nuovi patti che possono cambiare il mondo.
DOMANI GIORNO DELLA SHOAH IN TUTTO IL MONDOA Ginevra si terrà DURBAN 2 la Conferenza dei Diritti Inumani degli islamici!Ospite d’onore il verme Ahmadinejad, capo del regime totalitario iraniano che finanzia il terrorismo mondiale e vuole distruggere l’unica Democrazia in M.O.“Una via per Oriana”, sarà presente con una nutrita delegazione con l’obiettivo di protestare contro i razzisti islamici che vogliono mettere il bavaglio alla nostra libertà di espressione. Protesta civile e pacifica contro questa “Fiera antisemita” che deve essere prima boicottata, poi cancellata o in alternativa se la facciano a casa loro. In questo Presidio davanti all’Onu, faremo richiesta di una “VERA” Conferenza contro il razzismo e più in particolare una “VERA Conferenza contro l’antisemitismo”. Conferenze per discutere tutte le questioni etiche essenziali e l’istituzione di convenzioni che regolino i diritti fondamentali e l’applicabilità universale dei Diritti Umani, perché l’individuo deve essere riconosciuto come un essere libero sempre e comunque e non in termini di aderenza ad un particolare credo o a una specificata ideologia.Il tempo passa e i pericoli, sono innumerevoli ovunque, soprattutto nel cuore dell’Occidente, dove le sinistre vanno a braccetto con i fondamentalisti islamici e si infuriano contro la Libertà, come e quanto, la morbosa animosità verso Israele e le persone di altri credi. Sarebbe auspicabile vedere le Nazioni Unite dedicarsi genuinamente alla propagazione internazionale dei Diritti Umani e il conseguente controllo effettivo sull’applicazione degli stessi, ma ciò che manca agli ignari rappresentanti occidentali dalla visuale corta, che sostengono l’attuale Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, è la loro, latente mancanza di individuazione dell’aggressore. Questa è una sfida morale, un imperativo categorico, che noi dobbiamo affrontare da subito seriamente. Armando Manocchia Coordinatore nazionale Boicottiamo Durban 2
Enzo Biassoni , Roma
Se aggiungi l'Arroganza Coreana che espelle i membri dell'Aiea..il quadro diventa completo ed...inquietante!
luca , bologna
Israele ha già avuto il suo Obama, si sono chiamati accordi di Oslo... e abbiamo visto come è andata a finire...Ma credo che Obama non sia stupido e dietro al volto buono ci sia anche quello meno buono che si preoccupa di non indebolire la guerra al terrorismo. Una guerra che va sì condotta militarmente, ma non solo. Infatti le forze terroristiche traggono forza e sostegno anche dall'opinione pubblica che nell'era Bush era tutta antioccidentale... e non solo nei paesi musulmani...
Franco , Italia
Forse l`elezione di Obama trova le sue radici in una lunga lenta e ben studiata preparazione che tende all`islamizzazione del mondo. Gli scritti premonitori di Oriana Fallaci e di Magdi Allam ora sono quasi completamente dimenticati.Dove mai potra` trovare nuovi amici Israele? C`e` solo da sperare che la politica americana non si lasci deviare.Franco
Enzo Nahum , Roma/Italia
Brava Fiamma, sei la prima e forse l'unica giornalista in Italia che si sia accorta e valuti correttamente l'idiozia pacifista e rinunciataria del presidente Barack Hussein Obama. Le dichiarazioni di perdenti come il suo Segretario alla Difesa Gates sono fatti di una estrema gravita' e costituiscono una pugnalata alle spalle degli alleati. Non illudiamoci sulla "nobilta"' di Obama e sul suo preteso desiderio di pace. Il suo genuflettersi davanti al re dell'Arabia Saudita e' stato un atto di sottomissione umiliante per uno stato qualsiasi, ma ancor piu' per gli Stati Uniti che sono l'unica superpotenza mondiale. L'assurda politica estera che Obama sta perseguendo sta sovvertendo tutto l'ordine costruito con grande fatica dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e la politica che ha fatto vincere la Guerra Fredda, ha fatto cadere il Muro di Berlino ed ha annientato il pericolo sovietico. Il risultato della politica rinunciataria di Obama non portera' sicuramente ad una situazione di pace, tutt'altro. Indebolire gli alleati e l' America stessa quando l'islamismo aggressivo e' all' assalto della democrazia occidentale e' pura follia. L'aver eletto un presidente inesperto e di cui non si conosceva niente, incluso da dove provenivano le ingenti somme pagate per la sua campagna elettorale, e' stato un atto di pura follia da parte dell'elettorato democratico americano le cui disastrose conseguenze, se le cose andranno come mi aspetto, le pagheremo noi, alleati traditi degli Stati Uniti.
luigi russo , senago
carissima fiammaobama non mi è mai piaciuto sull'occidentale scrissi un 'anno prima che fosse eletto , che per mè lui è un pupillo degli arabi (quelli grossi) preparato per dare il colpo di grazia alla democrazia americana .i nuovi amici? russia australia giappone mezza italia , e altri ancora .l'europa stà morendo di cancro e di islamite . ma secondo me un pò di colpi bene assestati potrebbero riaprire la partita anche senza america . auguri luigi
Fabio , Italia
avevo già in precedenza espresso i forti dubbi su Obama e la sindrome dell'ubriaco che trovo provenire dagli U.S.A, ritengo a mio modesto parere che non stiamo in una situazione felice complessivamente,l'America o meglio chi oggi ne rappresenta la nazione stà diventando un problema ,la stessa storia della Turchia ne è un segnale ,forse forse sta all'Europa definire lo spazio e i modi nei quali si possono permettere le diferenziazioni,salvo poi delimitarne quelli dove non si può transigere.
Claudio Carpentieri , Italia
Gent.ma sig.ra Nirenstein, sono un suo "vecchio ammiratore", affascinato in particolare dal Suo parlar chiaro sulle questioni internazionali di più stringente attualità; ci tenevo ad esprimerLe la mia mia più totale condivisione dell'ultimo articolo pubblicato sul "Giornale" de l'altro ieri, domenica 12.Vorrei solo umilmente aggiungere, se posso: vada avanti così. In tanti la stimiamo, perchè abbiamo trovato un punto di riferimento centrale, imprescindibile.Cordiali saluti,Claudio Carpentieri - Roma
PROF. ITALO LIANZA , ITALIA
UN MOSAICO COMPLICATO QUELLO DELLE NUOVE ALLEANZE.Purtroppo, temo, che il neo-presidente degli U.S.A.: Barak Obama, si troverà nei prossimi anni ad affrontare una crisi davvero gigantesca. Crisi, come tutti ben sanno, signfica squilibrio, appunto una disarmonia sociale. sociale del mondo intero. Dicevo, Obama dovrà affrontare, mi auguro che il congresso lo aiuterà, la più terribile crisi economica del capitalismo!Le cifre sono davvero da brivido, secondo la Banca dei regolamenti svizzera. I titoli tossici, ancora presenti ne portafogli di banche e assicurazioni, supererebbero di gran lunga 20 volte il Pil mondiale!! Se così, davvero fosse, saremmo difronte alla più grande catastrofe economica...prodotta dal capitalismo "selvaggio e falsario" che mente umana possa immaginare.L'eccessivo e spregiudicato uso della finanza derivata, nonchè della vera e propria inondazione di titoli falsi sul mercato...a fatto si che il debito, delle imprese e delle famiglie, peraltro già molto elevato negli Usa, prendesse allarmantemente il largo dall'economia reale!! Con le conseguenze, che sono sotto gli occhi di tutti. Un eccesso di crediti...e crediti facili. Vedi mutui "subprime", ossia seza sufficienti garanzie di solvibilità dei richiedenti...In questo, clima d'instabilità, bisognerà giocare sullo scacchiere delle alleanze politico strategico internazionali, . Dialogare si, ma concedere senza contropartite la libertà atomica all'Iran oggi e a chissà chi altrodomani... E' un prezzo, che la comunità mondiale non può permettersi. L'Europa dovrebbe intelligentemente, aprire ad Israele favorendone l'entrata nella C.e.e allargata. Al fine, di allontanare ogni pericolosa mira di Theran..dimostrando nel contempo la compattezza della coalizione del Vecchio Continente...l'attuale politica economica va cambiata con l'Antropocazia, che prevede maggiori cardini di "giustizia sociale". Eliminando il signoraggio bancario, si libereranno ingenti risorse
Francesca Padovese , Concordia Sagittaria
Armando nemmeno a me piace Obama! Tutti i miei timori della campagna elettorale stanno diventando realtà! Per quanto mi riguarda si sta comportando come se non ci fosse mai stato l'11 Settembre e come se il terrorismo islamico fosse un'invenzione dell'Occidente. Prendete il viaggio in Europa non ha fatto altro che insultare il suo Paese accusandolo di essere la causa di tutti i mali del mondo! Ancora una volta Israele dovrà arrangiarsi così come fece con il reattore iracheno di Osirak!
Magda Menchini , Firenze - Italia
Sono sempre stata con Israele ma, adesso, con l'America che sta virando secondo le indicazioni di questo nuovo e incompetente presidente, lo sono ancora di più.Israele deve vivere e, purtroppo, lottare ancora. E' un destino tremendo che io, come cattolica, non condivido. Mi auguro soltanto che questo splendido Paese abbia la forza di continuare la battaglia per la sua sopravvivenza, anche se ora tutto sarà ancora più difficile.Io personalmente sono pronta a dare una mano nella mia città, se richiesta.Coraggio.Magda Menchini
armando manocchia , bologna italia
Stiamo passando dal relativismo all'Obamizzazione. Confesso a Dio e a tutti Voi che non mi piace, non mi è mai piaciuto e sono convinto che non mi piacerà mai. E' arrivato in un momento in cui anche il più imbecille sarebbe succeduto a Bush. "Gli americani, come gli europei hanno perso la chiave di casa e la stanno cercando dove credono ci sia più luce". Speriamo che si accorgano presto di quanto sia inadatto per certi versi e pericoloso per altri questo Hussein, che s'inchina (non simbolicamente Fiamma) al Re saudita. Per me è cromosomicamente musulmano ed in quanto tale agirà in funzione del Jihad.Mi auguro di essere in errore, ma l'untuito, la percezione, sarebbe la prima volta che mi abbandonano.Armando Manocchia www.unaviaxoriana.it
Fabio , Firenze
E che dire della risoluzione della Commissione ONU per i diritti umani contro la diffamazione delle religioni, che mi è sembrata cosa assai grave.Saluti assai cordiali e avanti cosìFabio
bianca , milano
Cara Fiamma, adoro Israeele e amo gli USA. Hai ragione su molti fronti. Ma chi sarebbero i nuovi amici di Israele???Bianca