Fiamma Nirenstein Blog

La beffa Onu: «La minaccia viene da Israele»

sabato 8 maggio 2010 Il Giornale 7 commenti

Il Giornale, 8 maggio 2010

Avrebbe dovuto essere il momento critico in cui tutti gli occhi si sarebbero fissati sull’obiettivo di far cessare l’Iran dalla preparazione della bomba atomica, in cui l’Iran sarebbe stato affrontato in modo decisivo, e invece è stata una memorabile, paradossale settimana di successi per Ahmadinejad, invitato a New York in occasione della Conferenza per la revisione del trattato di non proliferazione nucleare dell’Onu (Npt). All’apertura in pompa magna già si è svolto uno stravagante testa a testa alla pari, che certo Ahmadinejad sognava, fra il presidente iraniano e Hillary Clinton. Il presidente iraniano sdottoreggiava minacciosamente sui gravi rischi che il mondo corre a causa degli Usa e di Israele, e ha sfidato di nuovo tutti sul nucleare: «Anche se le sanzioni non saranno benvenute, non le temiamo e la nazione iraniana non se ne lascerà fermare». Insomma, seguiterà con l’atomica. Perché non dovrebbe? Dagli eventi e dalle voci sulle possibili decisioni del Consiglio di Sicurezza, sembra che l’Iran potrà seguitare ad arricchire il suo uranio senza troppi impicci.

Alla conferenza si sarebbe dovuto verificare la capacita dell’Npt di obbligare coloro che ne fanno parte a seguirne le regole, ovvero l’efficienza delle ispezioni alle strutture nucleari nel garantire l’equilibrio strategico del mondo. Buone ragioni per mettere sotto inchiesta, naturalmente, l’Iran. Ma la conferenza è avvenuta nel generale clima di denuclearizzazione che Obama suggerisce al mondo. Questo clima di pace però non ha funzionato per affrontare il tema del regime che unisce alla costruzione accertata di impianti segreti una strategia di armamenti e di alleanze quanto mai aggressiva; è invece stato funzionale al lancio di una campagna contro Israele di cui l’Egitto è il leader. L’Egitto è arrivato alla Conferenza dopo aver convinto gli Usa ad abbracciare, come poi di fatto è avvenuto, la proposta di un «Medio Oriente denuclearizzato». Ovvero ad affrontare come uno dei temi centrali il tema dell’atomica israeliana.

Gli Usa hanno appena evitato che la conferenza chiedesse sanzioni contro Israele per il loro rifiuto di firmare l’Npt. Ma mercoledì si sono uniti agli altri quattro membri permanenti del Consiglio di sicurezza per firmare un documento per un Medio Oriente nuclear free. Subito dopo il nuovo direttore generale Yukiya Amano ha scritto una lettera all’Aiea, l’agenzia di controllo dell’energia atomica, per chiederle consiglio su come costringere Israele a iscriversi all’Npt. E sembra che Gli Stati Uniti siano d’accordo per una prossima conferenza non contro il nucleare iraniano, ma contro quello israeliano.

Ovvero: mentre si sta creando una situazione terribilmente minacciosa, mentre l’Iran si affretta verso la bomba ormai a portata di mano, la Siria è stata fermata mentre costruiva una centrale con l’aiuto della Nord Corea, e soprattutto mentre di fronte all’imminente minaccia di un Iran nucleare, l’Egitto, l’Arabia Saudita, la Turchia, i Paesi del Golfo cominciano a sviluppare un loro arsenale nucleare, gli Usa si lasciano irretire nella dimensione propagandistica della liberazione del Medio Oriente dal nucleare. E lo diventerà sempre di più se l’Iran non verrà fermato. Perché è vero che Israele nasconde in una nuvola di vaghezza il suo nucleare che tutti pensano saldamente basato a Dimona da quarant’anni, ma è altrettanto vero che in questi decenni, nonostante tante guerre e tante aggressioni, esso non ha mai minacciato nessuno, ovvero che si tratta di un nucleare difensivo di fronte al rischio, invece, che un Paese dichiaratamente aggressivo come l’Iran acquisisca armi nucleari e a ruota ne seguano altri.

L’ultima stravaganza della nuova moda iraniana è stata venerdì sera una cena assai ben frequentata offerta dal ministro degli Esteri iraniano Manouchehr Mottaki per le quindici nazioni che fanno parte del Consiglio di Sicurezza. Non sarebbe stato molto più sensato invece che la riunione dell’Npt si fosse concentrata e si concentrasse sull’Iran? Invece la decisione di Obama di affiancare la richiesta egiziana fornisce un segnale di pericoloso appeasement a un Consiglio di sicurezza di cui è presidente a rotazione il Libano e di cui fanno parte Paesi incerti circa la necessità di fermare l’Iran come la Cina, la Russia, la Turchia, l’Austria (un Paese con un enorme volume di affari con l’Iran) l’Uganda.

Alla cena di Mottaki, dove molti diplomatici lodavano la possibilità di avere un franco di idee, l’ambasciatore giapponese Yukio Takasu si è spinto a dire, molto audace davvero, che l’Iran ha il diritto di perseguire capacità nucleari per scopi pacifici. Insomma, al solito basta dire Onu e si può stare sicuri. Del prossimo disastro.

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Bernice Dubois , Paris, France
 martedì 11 maggio 2010  22:42:45

Just to congratulate you for all the good work you are doing.Keep it up. We all need it.Bon courage.B. D.



Ester , Morbio Superiore
 martedì 11 maggio 2010  12:47:25

LASCIA IL TUO COMMENTO...Non c'é nessun commento appropriato per la pazzia umana. Voler commentarla è come tentare di fermare uno tsunami con le mani...Shalom Shalom Ester



Rinaldo Diprose , Roma, Italia
 domenica 9 maggio 2010  19:19:21

Secondo i fatti reali, accertabili, la minaccia viene dall'Iran. L'unica colpa di Israele è quella di esistere (secondo l'Iran). Ma le nazioni stesse hanno legittimato l'esistenza di Israele per cui qualsiasi nazione che non ne riconosce il diritto di esistere rinunci a essere membro dell'ONU.



Antonio Casolari , italia
 domenica 9 maggio 2010  10:49:11

Chi si meraviglia dell'incapacità di Obama, alzi il dito. Fesso prima dell'elezione. Fesso dopo.Non vale un soldo bucato.Rimane la meraviglia: prima, che sia stato così votato; ora, che continui a deludere.Delusione annunciata. Cosa fare? Israele scarichi una nocciola sulla testa dell'iran, fin che non può riprendersi. In fretta, dunque.



Luciano Serasini , Italia
 sabato 8 maggio 2010  23:13:24

Ho un terribile sospetto e intuizione delle mire di qualcuno: lasciare mano libera all'Iran, due piccioni con una fava atomica... Ergo: distruzione di Israele e ritorsione atomica sull'Iran...



davood karimi , roma
 sabato 8 maggio 2010  20:35:06

Cara Fiamma! con la politica di accondiscendenza andiamo verso una guerra di cui le dimensioni sono ancora sconosciute. Condivido le tue preoccupazioni. Obama ha avuto la sua risposta nelle piazze iraniane quando gridavano: " Barak Hussein Obama o sei con noi o coi mullah"! per il momento i fatti dimostrano che la piazza ha ragione ed è fortemente preoccupato per la politica del presidente Obama. Se i rappresentanti del consiglio di sicurezza dell'Onu avrebbero disertato la cena del terrorista Mottaki il popolo iraniano avrebbe sicuramente giovato e incoraggiato a protestare. Invece cosi è sempre il terrorismo che è incoraggiato e le persone innocenti che rimarranno vittime sia in Iran che in Israele e in Palestina. ti ammiro molto per le tue fatiche politiche e per le tue interessanti e intelligenti iniziative lungimiranti.sono con teun bacio sulle manidavood



luigi , senago
 sabato 8 maggio 2010  15:13:24

carissima fiammale generazioni si susseguono ma non imparano nulla ,la memoria della seconda guerra mondiale è scomparsa , molti credono i nemici siano stati sconfitti ma non è così, cosiglio vivamente a israele di concentrare gli sforzi nelle difesa interna,e lasciare l'occidente al suo destino quando saranno col coltello alla gola forse si sveglieranno. saluti luigi



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