L'ultima dell'Onu: è lecito uccidere un gay
giovedì 9 dicembre 2010 Il Giornale 12 commenti
Il Giornale, 9 dicembre 2010L'assemblea del Palazzo di Vetro elimina "l'orientamento sessuale" dai motivi di condanna internazionale per violazione dei diritti umani. Quasi 80 Paesi, per lo più africani e islamici, hanno votato a favore della risoluzione
Adesso vediamo se anche dopo questa qualcuno riesce a sostenere che la decisione è buona perché l’ha presa l’Onu, è una risoluzione dell’Onu e quindi bisogna osservarla... È successo il 14 novembre, zitti zitti, piano piano. E adesso per l’Onu uccidere gli omosessuali non è reato. È pazzesco? Naturalmente sì. E tuttavia c’era da aspettarselo, dato che alcuni dei suoi più rispettati membri, come l’Iran, li uccidono sulla pubblica piazza per impiccagione, oppure prevedono la condanna alla decapitazione, come l’Arabia Saudita. In realtà, in 7 Paesi per l’omosessualità è prevista la pena di morte, e per ben 80 Paesi, con pene variabili, essere gay è un reato.
Ma adesso si tratta di una decisione votata a maggioranza, ed ecco come. Il Terzo Comitato dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha discusso alcuni emendamenti a una risoluzione già esistente sulle esecuzioni extragiudiziali, arbitrarie e sommarie. La risoluzione afferma i doveri dei Paesi membri di proteggere il diritto alla vita di tutti gli esseri umani, con speciale enfasi sulla richiesta ai Paesi di investigare le uccisioni a base discriminatoria. Nella risoluzione si prende, anzi, si prendevano in considerazione parecchi casi di questo genere. Per esempio venivano inclusi i bambini senza fissa dimora, gli attivisti di diritti umani nei Paesi autoritari, i membri di comunità etniche, religiose e linguistiche minoritarie. Per gli ultimi dieci anni la risoluzione aveva incluso anche l’orientamento sessuale, ricordando che non è raro che gli omosessuali siano condannati in vario modo a morte. Ma oggi questo punto non è più incluso nella risoluzione contro gli assassinii dovuti alla discriminazione, perché una maggioranza di 79 Paesi contro 70, 17 astenuti e 26 assenti, ha votato un emendamento presentato dalla piccola nazione africana del Benin, che l’ha presentato da parte del raggruppamento africano dell’Onu, che proponeva di stralciare le minoranze omosessuali dal gruppo dei cittadini che si devono proteggere. Già in passato l’Uganda aveva tentato di introdurre un simile emendamento, ma senza successo.
Fra coloro che hanno votato a favore dell’emendamento, l’Afghanistan, l’Algeria, l’Egitto, il Marocco, il Pakistan, la Malesia, il Sudan, lo Yemen, naturalmente l’Iran. I Paesi islamici non hanno simpatia per i gay, anzi, li perseguitano e li condannano. Ma la preferenza per escludere gli omosessuali dalla protezione internazionale è ben più larga e sorprendente: Cina, Congo, Corea del Nord, Russia, Vietnam, Zimbabwe, Uganda... C’è l’imbarazzo della scelta. Ci sono anche Paesi come Bahamas, Belize (dove si prendono 10 anni se sei gay), Giamaica (stesso trattamento), Grenada (idem), Guyana (la condanna qui è a vita) e via elencando. Contro, invece, tutti quanti i Paesi occidentali e, unico in Medio Oriente, Israele. Inoltre l’India, la Corea del Sud e la maggior parte dell’America Latina.
È interessante che la possibilità di essere gay senza commettere reato e senza che la società in cui sei nato abbia il diritto di ucciderti o metterti in galera sia ancora oggi una questione di confini geografici, nonostante l’evidenza dell’universalità della presenza omosessuale nel mondo. Ma si sa che per Ahmadinejad gli omosessuali non esistono nel suo Paese, lo ha detto appunto dal podio dell’Onu. Il diritto alla sessualità ha perimetri precisi, e si può scommettere che siano gli stessi dell’oppressione alla donna e dello sfruttamento spietato ai minori.
L’Onu, comunque, ormai è diventata sede permanente di negazione dei diritti umani. Uno degli ultimi episodi è l’impossibilità della signora Navy Pillay, alto commissario per i diritti umani, di presenziare alla cerimonia del conferimento del Premio Nobel al dissidente cinese Liu Xiabo, con la scusa che per venerdì aveva già un impegno a Oslo con «chiara precedenza» sul Premio Nobel. Ma davvero? Dunque è solo una coincidenza che il consiglio per i diritti umani dell’Onu si sia rivolto alla Cina, un Paese in cui l’oppressione e la condanna a morte dei dissidenti è notoria, solo tre volte, mentre gli Usa, per le loro gravi, gravissime violazioni, sono condannati ben 7 volte e Israele alcune decine? Se è una coincidenza, dobbiamo cominciare a credere nella magia.
giovedì 27 gennaio 2011 11:24:14
Quello che ho letto adesso rispecchia la realtà anche da noi, ho visto ne vedo retate tt i gg contro incontri dello stesso sesso, sento tutti i gg parlare dei finocchi in modo offensivo e poi mi chiedo????? Visto che da noi l'omossesualità è x tanti maschi ancora una malattia......perchè abbiamo il alto numero di prostituzione transessuale???' che sono uomini non scordiamocelo ne poi sono Viados questi....massimo rispetto per i veri transessuali.... per me non cambiera mai niente...non è una legge che ci fa rispettare....MA UNA CULTURA
Fabius , Milano, Italia
venerdì 10 dicembre 2010 23:39:57
Schifo...L'Onu è da anni che è deligittimato e ha perso ogni credibilità.Soprattutto da quando ha permesso ai paesi islamici di firmare un Trattato sui diritti umani rimaneggiato a loro uso e consumo, che ovviamente lasciava campo libero a parecchie aberrazioni.Sono disgustato.
Roberto Cecchi , Milano, Italia
venerdì 10 dicembre 2010 20:20:21
Complimenti Fiamma per il tuo lavoro. Ti leggo sempre volentieri !
Ilaria Arri , Rivoli (To), Italy
venerdì 10 dicembre 2010 19:21:08
Vorrei gridarlo al mondo che uccidere un gay, come un ebreo o una giovane donna equivale a condannare il mondo all'infamia!!Tanto più che gli omosessuali ci hanno dato grandi classici della letteratura, come Oscar Wilde!!
alfonso margani , Firenze/Italia
venerdì 10 dicembre 2010 13:48:15
Tutto questo è molto triste, ma è ancora più triste pensare a come hezbollah si sta riarmando e a come tutto succede sotto gli occhi dei soldati dell'Unifil.Forse Israele dovrebbe smetterla di lavorare di fioretto e rimettersi a usare i metodi forti,con tutti i suoi nemici, reali e potenziali, prima di dover magari piangere la caduta di un missile su tel-Aviv,giacché in quel caso non avrebbe aiuti da nessuno. Che la smettano di illudersi e ci diano sotto,prima che sia troppo tardi!!!
Francesco Perdona' , San Antonio, Texas, USA
venerdì 10 dicembre 2010 13:33:11
questa e' la dittatura delle minoranze. Si sarebbe dovuto abolire l'ONU gia' all'indomani della fine della Seconda Guerra Mondiale, Sono schifato.
michele lascaro , matera
venerdì 10 dicembre 2010 11:42:03
Non è un caso che Israele dimostri, anche in questa occasione, il suo concetto di liberalità della vita. Non mi piacciono, e le condanno, le manifestazioni volgarmente spettacolari di un "pride" per cui, come medico, non sono neppure d'accordo. Ma ammazzarli poi!...
daniela cohen , milano
venerdì 10 dicembre 2010 11:13:22
Chi sovrintende all'ONU? Dovrebbe anche esistere un qualche cosa a cui appellarsi, tipo quando un giudice si fa corrompere e stabilisce condanne ingiuste. Lei che è meglio informata di me, non potrebbe suggerire pubblicamente A CHI magari inviare in massa lettere di protesta? Così, tanto per limitarci ai commenti alla notizia, orribile, sempre più orribile e così via...
Tiziana F. , roma italia
venerdì 10 dicembre 2010 10:48:49
Articolo sottoscrivibile, maperchè non ricordare l'azione del vaticano che pure è un importante membro osservatore delle Nazioni Unite?
mario coccia , genova italia
giovedì 9 dicembre 2010 19:00:26
mi sembra una follia constatare che l'Onu sia diventata la sede della negazione dei diritti quasi di ogni genere, ispirati all'osservanza stretta della legge coranica.così trovo assurda la quantità di condanne per Usa e soprattutto Israele, l'unica democrazia del medio oriente.sarà possibile mai ribaltare la tendenza?a me sembra questo solo estremismo religioso e asservimento psicologico a cina e politiche petrolifere varie
Angela Vedele , Italia
giovedì 9 dicembre 2010 17:33:57
Alessandro Mulè 09 dicembre alle ore 15.12 SegnalaCIAO ANGELA TI VOGLIO CHIEDERE UNA CORTESIA NELLA BACHECA DI FIAMMA NIRESTAIN HO LETTO UN SPEZZONE DI UNA DISCUSSIONE I GAY POSSONO ESSERE UCCISI. IO SONO IN ATTESA DI UNA SUA CONFERMA DI AMICIZIA. SE LA PUOI FAR PERVENIRE A LEI IL MESSAGGIO DI CUI SOPRA. ESSENDO GAY ANCHE IO. TROPPO SPESSO NEGLI ULTIMI TEMPI SI E' DATA LA CACCIA A NOI PER LORO MODO DI VEDERE DI ESSERE GAY. COME SE IL GAY FOSSE UN MALATO.Egregia sig.ra Fiamma, questo è il commento di un ragazzo alquanto preoccupato.Per ciò che attiene alla mia persona, sono indignata da codesta presa di posizione assurda dell'ONU!
Gianfranco Scavuzzo , PALERMO
giovedì 9 dicembre 2010 12:05:41
Non posso che condividere le preoccupazioni giustissime su un organismo, quali le Nazioni Unite, che rispetto al passato essenzialmente immobilista, ultimamente comincia ad essere sfruttato come strumento per l'affermazione di tesi e posizioni criminosamente retrograde che vanificano il lavoro di decenni.Mi piace (o peggio mi "dispiace") rammentare, come Lei saprà sicuramente, che precisamente due anni fa la Francia ebbe a presentare una risoluzione per l'abolizione del reato di omosessualità proprio in sede ONU.In quella occasione tra i Paesi che si opposero alla proposta, oltre ai "classici" regimi fondamentalisti orientali ed africani, emerse ("zitti zitti") il diniego dello Stato del Vaticano il quale, attraverso i suoi delegati, puntualizzò per meglio chiarire che la Chiesa non avrebbe mai posto sullo stesso piano le coppie eterosessuali con quelle omosessuali e quindi, se ne doveva dedurre, che alla fine per la Santa Sede non fosse poi così sbagliato considerare reato l'omosessualità (e magari anche punirlo con la pena capitale!).Non ho trovato il verbale con l'elenco completo di chi ha votato a favore di quest'ultimo emendamento ignobile, temo che tra le tante firme "esotiche" vi sia anche quella dei delegati della potenza etico-religiosa più potente d'Occidente. Se così fosse, e spero che Lei possa smentirmi, prima di andare a fare guerra e di esportare democrazia e progresso oltre il Mar Nero, forse bisognerebbe porsi il problema di ciò che di peggio, in termini etici, giuridici e soprattutto umanitari, accade entro i confini della "civile" Europa. Distinti Saluti.