Fiamma Nirenstein Blog

L’Onu dorme sulla Siria e si sveglia contro gli Usa

sabato 7 maggio 2011 Il Giornale 13 commenti

Il Giornale, 7 maggio 2011

Sull'eliminazione di Bin Laden si ragiona e si sragiona parecchio e al solito la seconda parte è affidata all'Onu. Quando la signora Navi Pillay, Alto Commissario ONU per i Diritti Umani, quella signora che non va a Oslo alla premiazione del Premio Nobel cinese Liu Xiaobo per impegni irrinunciabili, che lascia perdere l'Iran, e il Tibet, e la Cecenia, e il Sudan... ma che tre quarti del suo tempo lo dedica alle risoluzioni di condanna a Israele; dicevamo, quando questa signora chiede una spiegazione chiarissima, proprio fino in fondo e urgente (anche se tutto suggerisce che Obama debba tenersi qualche segreto), su come Bin Laden sia stato ucciso perché «si devono osservare delle regole anche nella lotta contro il terrorismo»; beh, sospettiamo che le sue intenzioni più che legalitarie siano ideologiche. Insomma, ragioni antiamericane, antioccidentali, anti israeliane, anti noi.

Ci si potrebbe per esempio sentire rassicurati se poi l'attivismo dell’Onu trovasse riscontri rassicuranti sia nell'Hrc, sia ai vertici dell’Assemblea Generale. Allora, per esempio, invece di vedere Ban Ki Moon che chiede (l'ha fatto ieri) il permesso di Bashar Assad per mandare una delegazione a verificare se per caso si violano i diritti dei cittadini mentre quello ha già fatto 600 morti, invece di accontentarsi che lui, e questo la dice lunga, glielo accordi; invece di constatare che il Consiglio di Sicurezza non l'ha condannato a causa del veto Cinese e Russo, vedremmo i caschi blu che vanno a dire a Bashar che non si spara sulla propria popolazione inerme. Invece non è così.

Del resto, sempre ieri, da parte dei 27 paesi della Ue riuniti a Bruxelles per parlare della repressione siriana mentre in uno dei soliti venerdì di sangue Bashar sparava sulla folla, l'Onu, che dovrebbe ottenere una spinta democratica e legalitaria dai Paesi occidentali, ha avuto un segnale molto pallido: sanzioni personali a 14 personalità di Damasco, escluso, udite, Assad stesso. Abbiamo istituzioni internazionali senza speranza. I ribelli dalla Siria supplicano per email che si comunichi loro qual è il numero dei morti oltre il quale siamo disposti a mobilitarci, mille, diecimila, un milione? Invece per la Libia ci siamo mobilitati subito, Gheddafi era un dittatore crudele e molesto, ma bizzarro e in fondo isolato tanto quanto invece Bashar è protetto dall'Iran che ne fa il perno della sua presenza in Medio Oriente. E noi buoni.

La Siria può persino ancora ambire (non ha ritirato la candidatura) ad avere un seggio nel Consiglio per i Diritti umani, ne ha diritto perché è uno dei quattro stati asiatici che ne hanno fatto richiesta. Sarebbe uno spettacolo pirotecnico almeno quanto l'entrata dell'Iran nel 2010 nella Commissione per la condizione delle donne. Ne farà parte fino al 2011 con tutte le sue discriminazioni nei diritti fondamentali, il velo, la lapidazione, la poligamia... Uno spettacolo onusiano, come l’eliminazione da parte delle Nazioni Unite l’anno scorso dell’orientamento sessuale fra i motivi di discriminazione da condannare (come la razza, l’età, il sesso) cosicchè ora c’è licenza di uccidere gli omosessuali, per altro già molto mal messi. Almeno sette paesi islamici li condannano a morte.

Alla richiesta di un'indagine legale sull'eliminazione di Bin Laden sottende l'idea che essa sia stata illegale secondo la legge internazionale. Non è certo sola in questo la signora Pillay: Christof Heynas l'investigatore indipendente dell’Onu sulle uccisioni extragiudiziali, il portavoce del Vaticano monsignor Federico Lombardi, l'arcivescovo di Canterbury, Fidel Castro, il vertice della Croce Rossa e poi tanti personaggi nostrani sollevano dubbi. Chi più chi meno e ciascuno con motivi diversi, nessuno di questi condivide l'idea che si sia agito secondo quanto stabilito dal Congresso una settimana dopo l'11 di settembre con l'Aumf, ovvero l'Autorizzazione all'uso della forza militare. Non avere avvertito il Pakistan, beh, che idea sarebbe stata se si sospettava che ci fosse almeno una consapevolezza della presenza di Bin Laden se non la protezione del nemico...

La verità è che si tratta di dubbi politici: di chi non crede che sia in corso un'autentica guerra al terrorismo e non ammette che faccia una differenza la scelta del nemico di combattere con mezzi non convenzionali prendendo di mira i civili, di chi immagina che questa guerra sia una scusa dell’Occidente per dominare il mondo, una forma di sfogo dei nostri mai sopiti istinti coloniali, che la pace è dietro l'angolo, basta essere buoni. E l'Onu, dopo aver per un paio di decenni pensato di poter creare una fratellanza di intenti sotto lo stesso tetto, oggi comincia a far davvero fatica ad albergare gli Ayatollah insieme alla democrazia jeffersoniana.

 Lascia il tuo commento

Sergio Olper , Carimate
 sabato 14 maggio 2011  18:08:32

Caro Baldassi, mi permetto, anche se in ritardo di rispondere alle Sue obbiezioni. E' proprio sicuro della religiosità di Fiamma? E' proprio sicuro di conoscere nella sua interezza e complessità il Sionismo, prima di rifiutarlo? Ha mai sentito parlare di figure come Jabotinskij, Begin... etc. in poche parole, del Sionismo revisionista? Beh, ecco, provi. Poi, vedrà, che non saremmo troppo in disaccordo e... Shavua Tov!



Eliyahu , Gerusalemme Israele
 mercoledì 11 maggio 2011  14:41:07

Signor Rabello ha ragione 100%. L'ONU non e` un tribunale obiettivo della giustizia. E` un organismo politico dove le dittature sone prepotenti.



Adriano Romaldi , Falconara Marittima (AN) ITALIA
 martedì 10 maggio 2011  11:16:58

Sono contento di scriverle gent.le Fiamma se non per tranquillizzarla almeno per dirle che, pur condividendo le sue opinioni, penso diversamente alle soluzioni più consone.Oggi il vero Tiranno che si sta proponendo si chiama "Mass - Media".Chi incanala le opinioni e le informazioni se non questo "mostro"; dimentichiamo Haiti ed il Giappone, per ora, adesso dedichiamoci a quest'altro fatto.Dimentichiamo che all'Università La Sapienza 69 professori di "niente" abbiano impedito di parlare al Santo Padre.Altro che Iran qui c'è il rischio che come pecoroni, quali ci ritengono e forse siamo, ci lasciano fare gli escrementi in ogni luogo salvo poi, costruire delle vere e proprie riserve.Vede come Dio ha riportato l'Umanità alle sue origini quando la superbia del dio che aveva progettato Babele fu abbassata nella polvere.Così sarà dell'ONU, dell'Europa e dell'Asia e di quanti pretendono di fare di tutti gli uomini un'unica covata.Io e Lei facciamo si che almeno ci sapremmo riconoscere come portatori di bene soltanto guardandoci negli occhi e, magari, facendoci un bel segno sulla fronte; proviamo e vedrà che non sarà perduto niente di quello che costruiremo.Con stima Adriano Romaldi



Anna Maria Mileti , Italia
 lunedì 9 maggio 2011  09:05:19

All'ONU ci sono una serie di persone che attraverso forti raccomandazioni vi sono entrate lavorando unicamente per carriera a livello internazionale e recitando i loro mantra sulla povertà, sulla democrazia, su questa o quella area tematica dei lori dipartimenti di competenza, girando in Italia e fuori, senza mai cambiare una virgola del loro repertorio, ma guadagnando molti quattrini e inalzando ad ogni incontro il loro privilegio dei pochi.Grazie per il suo impegno onorevole Nirenstein, ma cominciamo a guardare più attentamente a questi funzionari assetati di notorietà, da dove provengono, chi li ha collocati veramente.



Antonio Casolari , italia
 domenica 8 maggio 2011  19:20:44

GRAZIE!Ben detto. Condivido al 100% le Sue osservazioni. Ma cosa potrei fare per influire in seppur minima parte?Con la massima stima.Cordialità. A. Casolari



Alberto e Haia , Italy
 domenica 8 maggio 2011  15:07:45

Bravissima Fiamma, come sempre..Shavua TovAlberto e Haia



Tonino Nocera , Reggio di Calabria
 domenica 8 maggio 2011  10:01:55

Grande Fiamma: come sempre.Ma questi critici non si rendono contodi quanto sono ridicoli?



michele lascaro , matera
 domenica 8 maggio 2011  08:27:15

Il servilismo dell'ONU nei confronti dei potenti di turno è noto da tempo. E' una organizzazione che non è mai servita a nulla, e figuriamoci ora, con l'ossequio al "terzismo". Gli USA non dovrebbero fermarsi e perseguire quello che, una volta, era la politica d'intervento di Teodoro Roosevelt.



Fabio , trieste
 sabato 7 maggio 2011  22:56:26

La domanda di fondo però resta: se tra noi e loro non c'è differenza nell'agire, in base a cosa si possono dire "terroristi" loro e non noi?Tutti sappiamo cos'è successo l'11 settembre, i 3000 morti...ma in iraq ci sono stati 300000 morti...10 torri...e alla fine le armi di distruzione di massa non c'erano, quindi l'attacco era "immotivato"(se escludiamo il petrolio)...in israele c'è lo stesso rapporto, 1/10, tra i morti civili dell'una rispetto all'altra parte. E' un fatto. Se ciò che mi indigna è la morte dei civili, dovrei criticare entrambi. E invece no, se son degli altri, contano di meno! Se non si rispetta la sovranità di uno Stato, se si accetta che si prende e si ammazza chi si crede colpevole, se non c'è più un' equo processo, dei nostri ideali liberali che resta? E' la legge del più forte...solo questo...ma è ciò che vogliamo? E' questo ciò in cui crediamo? E questo ciò per cui vorremmo dare anche la vita? Non io. Quanti morti civili hanno fatto gli USA in sudamerica, in vietnam, in centramerica? E Israele? Ricordare questo non significa essere "antisemita" o "antiamericano", ma semplicemente mettere in discussione, criticamente l'assunto per cui noi siamo i "buoni" e loro "i cattivi"...non perchè altri non abbiano fatto altre cose riprovevoli e vittime civili, ma perchè alla fine è nel comportamento che si tiene per portare avanti i propri ideali che questi si vedono e si affermano...voler la pace facendo morti in giro pel mondo non è meno sciocco di aspettare che questa si faccia da sè...



ELIO RABELLO , GERUSALEMME/ISRAELE
 sabato 7 maggio 2011  19:49:46

Quello che si dovrebbe capire e' che l'ONU non e' un tribunale giuridico ma un'organismo politico dove i paesi dittatoriali detengono la maggioranza assoluta.



Emanuel Ibba , USA
 sabato 7 maggio 2011  17:29:20

Fiamma fai bene a continuare a scrivere queste cose perche sono la sacra verita. Dobbiamo continuare a lottare per quei principi di liberta che ci uniscono perche la situazione globale non diventera piu facile. Spero che tutti abbiano la speranza che solo l' intervento di Dio puo raddrizzare cio che e' marcio nell' umanita .



carlo baldassi , udine
 sabato 7 maggio 2011  17:19:39

sono d'accordo con te Fiamma.Ci dividono molte cose (io sono ateo e non condivido il sionismo) ma questa faccenda dell'ONU strabico (verso Iran, Siria ecc) mi fa arrabbiare.Purtroppo l'ONU è l'unica organizzazione internazionale che abbiamo...E credo che il suo impegno debba essere di dimostare con documenti le violazioni dei diritti umani dovunque succeda.



don Daniele Fiorito , Vendone - Italia
 sabato 7 maggio 2011  13:58:18

Non voglio tediarla con la Siria, ne ho già parlato in un mio messaggio precedente. Condivido in toto la sua opinione, o perlomeno quella che io ho capito essere la sua opinione. Quella che l'ONU vada riformato se non vuol fare la fine della SdN. L'errore è stato far entrare alle Nazioni Unite tutte le entità indipendenti o quasi, senza verificare sul campo se erano o meno stati democratici. L'ONU oggi dovrebbe secondo me fare due riforme: 1. nessun paese ha diritto di veto, semmai può aver diritto di voto secondo il numero dei suoi abitanti; 2. avere una legge che le consenta di espellere nazioni indegne o dittatoriali vedi Cina e Arbaia Saudita, su tutte. cordialmente don Daniele Fiorito



Per offrirti un servizio migliore fiammanirenstein.com utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l'uso dei cookies.