L’ EFFETTO-PAPA E LA SINISTRA
giovedì 7 aprile 2005 La Stampa 0 commenti
Fiamma Nirenstein
IL senso di solitudine e di rimpianto che ha afferrato tanta brava gente,
tanti giovani, porta due segni che hanno aiutato la vittoria delle sinistre
alle elezioni regionali, in maniera del tutto irrelata al pensiero del Papa
stesso, o della sinistra.
Il primo motivo è iconografico, il secondo escatologico. Quello iconografico
lo si è visto alla televisione: bella folla in marcia, cori, il sorgere di
una volontà collettiva per il bene. Nessun segnale di perbenismo borghese:
blue jeans, mescolanza affettuosa fra i sessi, belle facce di ragazzi.
Questa iconografia, nonostante l’ enorme sforzo delle associazioni
cattoliche, ha un afflato, contiene un’ indicazione che parla di una società
« nuova e diversa» . E qui viene il secondo punto: c’ è certo una
responsabilità soggettiva nel fatto che le forze moderate non abbiano mai
saputo indicare, almeno in Italia, quello che orrendamente viene chiamato un
« universo valoriale» proprio. Ma c’ è anche un accanimento improvvido, quasi
masochista nella continua ripetizione nel campo conservatore, dell’ idea,
come dice Pierre Manent, che « il rifiuto della legge di Dio porta a smarrire
il senso dell’ umano» . Non così , per esempio, il neoconservativismo americano
che parla molto di più di libertà e di democrazia che di religione. La
valorizzazione del qui e dell’ adesso, del faticoso cammino laico, certo
generatosi nella tradizione ebraico cristiana, ma che infine conduce, che
so, alla Convenzione di Ginevra, alla Carta dei diritti dell’ uomo,
all’ eguaglianza fra uomo e donna, all’ amore stesso per la vita, l’ idea,
soprattutto, della profonda decenza della democrazia è stata oscurata dal
disprezzo della nostra esistenza di uomini contemporanei ormai immaginati
egoisti, desideranti, edonisti, incapaci di vivere per gli altri.
Eppure è evidente che il pensiero contemporaneo laico, non di sinistra, non
religioso, è costellato di valori che impongono il rispetto per l’ uomo.
L’ autodisprezzo laico non poteva che aiutare il voto di sinistra,
completamente al di là dei suoi uomini, dei suoi programmi... Esso infatti
nel sentire italiano moderno si confonde con la religione, seguita a
indicare un luogo altro, lontano, senza guerra e senza male.