L'amore Usa-Israele batte Obama
mercoledì 4 marzo 2015 Il Giornale 5 commenti
Il Giornale, 04 marzo 2015"Cari membri del Congresso e del Senato, ho un amore profondo per l'America e rispetto il presidente Obama, ma quell'accordo con l'Iran è un cattivo accordo. Se lo firmate sancite la distruzione del popolo ebraico e la rovina del mondo intero. E se questo avverrà e ci troveremo nella necessità di farlo, ci difenderemo da soli". Chiaro, semplice, contenuto in toni bassi per placare le polemiche che hanno disegnato il viaggio di Bibi Netanyahu a Washington come una sfida al Presidente americano Obama, pure il primo Ministro israeliano non ha perso l'occasione, e senza mai alzare la voce ma senza rinunciare a esser diretto e anche duro ha ottenuto 23 standing ovation. Perché l'America ama Israele, anche se Obama ha condotto la sua battaglia contro l'invito delle due Camere a parlare dell'Iran.
Obama sapeva che Netanyahu la pensa in modo tale da trascinare il Congresso a un veto su un accordo troppo morbido, e si è innervosito. Del resto Netanyahu non gli è mai stato simpatico, anche se Bibi l'ha ringraziato delle mille volte che gli USA hanno aiutato Israele. Ma Bibi aveva uno scopo, e fra gli applausi l'ha perseguito: l'accordo cui in queste ore lavorano Kerry con il Ministro degli Esteri iraniano Zarif in Svizzera è un errore fatale, simile a quello compiuto da Neville Chamberlain quando negò la pericolosità di Hitler, ha detto. Bibi è stato accompagnato da un coro di prefiche israeliane dato il periodo elettorale, che hanno previsto la fine dell'amicizia con l'America. Ieri, non si vedeva davvero: il Primo Ministro israeliano ha entusiasmato le Camere unificate per la terza volta, unico premier che abbia avuto questo onore oltre a Winston Churchill.
La platea ha ascoltato con tesa attenzione, gli americani sentono in maniera molto diversa Israele rispetto al gelido opportunismo europeo. Anche dopo che 50 democratici che hanno annunciato la loro assenza ritenendo che il discorso programmato senza l'assenso di Obama fosse un affronto, e dopo un'intervista alla Reuters in cui Obama ha spiegato che niente è possibile se non la sua idea di accordo con l'Iran, pure Bibi è stato ascoltato da un pubblico pensoso e caldo, anche se ha detto cose che di sicuro hanno dato noia a Obama. C'era la preoccupazione che Bibi rivelasse qualche particolare delle informazioni segrete dei servizi americani e israeliani: ma con signorilità dopo aver riempito Obama di ringraziamenti Bibi ha detto che i particolari dell'accordo si trovano anche su Google, e poi ha attaccato. Alla fine, Obama in sostanza ha dato a Bibi di fanatico nell'intervista, e Bibi lo ha tacciato di essere ingenuo e facilone. Tutto sottinteso, si capisce: ma Netanyahu ha specificato che se si parla di dieci anni di sospensione, esse sono un battito di ciglia, se si lasciano 6000 centrifughe in mano agli ayatollah questo significa che in pochi mesi si può ottenere la bomba, che gli ispettori hanno sempre fallito. Sono i punti dell'accordo eventuale.
Netanyahu ha contestato il presidente americano suggerendo intanto di non firmare e di avviare una trattativa completamente diversa. Bibi ha un piano che consta di tre punti: niente aggressione ai Paesi vicini (Siria, Libano, Iraq, Yemen) che vuol dire mettere fine ai disegni egemonici di Khamenei; niente terrorismo internazionale di cui l'Iran è il primo sponsor; e basta con la minaccia di sterminare gli ebrei. Tre punti sul cui sfondo deve brillare il rifiuto totale di lasciare centrifughe in mano all'Iran, e la lotta per i diritti civili, disprezzati e fatti a pezzi dal regime islamista estremo dell'Iran, dove si impiccano gli omosessuali e si perseguitano le donne. Bibi ha giocato i suoi dadi: stanno ruzzolando, ed è già tanto nel mondo di Obama.
giovedì 26 marzo 2015 12:17:41
Conosco ed ammiro Israele e gli Israeliani. Condivido in pieno le preoccupazioni di Bibi e sono felice che sia ancora sladamente alla guida del Governo israeliano.Considero Obama uno sprovveduto o, peggio ancora, un uomo in malafede.Fidarsi dell'islam è un tragico errore.Maurizio Maria Cocco
Alberto Bagnolesi , Pisa Italia
venerdì 6 marzo 2015 15:02:43
Netanyahu ha tenuto un discorso forte e rispettoso nei confronti degli Americani e ha giustamente criticato l'arrendevolezza di Obama.La standing ovation del Congresso mi ha fatto vergognare di essere europeo.cordiali salutiAlberto Bagnolesi
Alberto Bagnolesi , Pisa Italia
venerdì 6 marzo 2015 14:59:27
Netanyahu ha tenuto un discorso forte e rispettoso nei confronti degli Americani e ha giustamente criticato l'arrendevolezza di Obama.La standing ovation del Congresso mi ha fatto vergognare di essere europeo.cordiali salutiAlberto Bagnolesi
Piero Sammut , southampton inghilterra
giovedì 5 marzo 2015 13:19:34
Cara Signora Nirenstein,Scrivi molto bene . Obama e` un` essere che da sempre e` stato la guardia degli interessi mussulmani.Se io fossi gli Ayatollah Iraniani non dormirei molto bene di notte neppure di giorno .Bravissimo Bibi hai fatto molto bene con il tuo discorso. Obama andrà via in altri pochi mesi e sarà la rovina di altri in Kenya o Sudan.
Silvio Riva , MILANO - ITALIA
giovedì 5 marzo 2015 02:49:27
Cara Fiamma, per ora la partita fra “Cacca di gallina” e “O,,bamba” è sul due a zero.----- “O..bamba” mostra sempre più la sua inadeguatezza politica e caratteriale, e la sua miope visione di fatti cruciali come il fenomeno terroristico, lasciato colpevolmente crescere oltre misura.----- Rimandare un intervento significativo all'autunno, vuol dire non capire che diversi mesi di ritardo allungheranno la lista delle vittime, come dici, ed aumenteranno invece l'autostima dei terroristi e la loro determinazione ad insistere nell'azione intrapresa.----- Le guerre hanno anche un importante risvolto psicologico da NON TRASCURARE.----- Quanto all'Iran non sembra molto sensato basarsi sul fatto che al governo ci sia un “moderato”, perché in realtà “non si muove foglia che Kamenei non voglia”......----- E poi i “moderati islamici” sono tali finché ne hanno convenienza o sono costretti ad esserlo.----- Insomma, se quelli vogliono produrre armi nucleari sarà dura distoglierli con le buone.----- In Israele preoccupa la possibile vittoria della sinistra alle elezioni: non si capisce che indirizzo potrebbe prendere fra il “calare le braghe” con le richieste (ben note) degli islamici, o contrastarli “a muso duro” come fa Netanyahu.----- Speriamo bene !!! ------ Non dimentichiamo che, marginalmente, siamo coinvolti anche noi: la Palestina è vicina.