L'America di Obama? Un'America risibile
venerdì 13 settembre 2013 Generico 0 commenti
Fiammanirenstein.com, 13 settembre 2013Prego: da qui, proprio oggi, si vede un panorama stupefacente, mai immaginato prima. Si vede Bashar Assad con la faccia sempre più da bambino che dopo aver ammazzato 110mila persone, sorride felice all’ipotesi di continuare appena si calmano le acque. Lo si può osservare mentre, dopo aver violato tutti i diritti umani, ritto col dito puntato contro Israele, spiega che lui le armi chimiche le teneva solo per difendersi dal terribile pericolo che esso poneva alla sua popolazione! Si può anche scorgere il rais mentre detta i tempi e i modi per ispezionare le sue armi, tanto c’è Putin che lo protegge.
Si possono osservare, guardando bene, i cinquanta siti in cui ha per ora nascosto le armi chimiche: si trovano nelle città, nei cortili delle abitazioni civili, nelle scuole e negli ospedali, restano, e resteranno almeno in gran parte nascoste agli occhi di qualsiasi benevolo ispettore dell’ONU, come i cechi sordomuti ispettori che El Baradei portava a ispezionare le armi atomiche dell’Iran; si vede la banda dell’opposizione sempre più nelle mani della parte qaedista, cioè dei tagliagole che a loro volta hanno usato armi chimiche, perchè quando si polverizza l’unico attore democratico e occidentale, gli USA, gli estremisti capiscono che lo spazio del futuro, se vincono, è tutto loro; girate il cannocchiale verso New York, vediamo avvicinarsi un infame incontro di Obama con Ruhani all’ONU: certo l’Iran, il vero assassino che ha pompato e armato Assad con tutte le sue forze, ora in cambio di più pazienza americana verso le sue armi di distruzione di massa, quelle vere, quelle atomiche, ha interesse a evitare a continuare a far girare le centrifughe anche se costa qualche deposito di gas nervino in Siria; e in questa saga inusitata in cui vince l’estremismo di Assad, dei suoi oppositore, dell’Iran, vediamo gli Hezbollah che festeggiano felici, e aspettano nuovi ordini dal fronte vincente; vediamo Putin che da burattinaio di Assad e dell’Iran si trasforma in capo pacifista mondiale, prende in giro sul New York Times Obama.
E lui, il Presidente? Dov’è? Guardiamo e guardiamo, e non lo vediamo. E’ diventato così incredibilmente piccolo, anzi, in realtà lo è sempre stato. Voleva un mondo in cui l’America non fosse essenziale, ha ottenuto un mondo in cui l’America è diventata risibile.