Fiamma Nirenstein Blog

Jerusalem Day

mercoledì 16 maggio 2007 Generico 16 commenti

Un ebreo che vive a Gerusalemme capitale non vive solo dentro il suo sogno, ma in quello dei padri dei padri, di quelli che sono vissuti nello shtetl, di quelli che sono periti nell’Olocausto, di quelli che invece furono cacciati nel 1492 dalla Spagna, o di quelli il cui pensiero, deportati a Babilonia nel 586 a.C., canta Giuseppe Verdi, andava sulle ali dorate fin là. Gerusalemme è stata nei loro cuori sempre, nei secoli e nei millenni, e quando guardo dalla mia terrazza non mi sembra vero di avere il privilegio di inverare il loro sogno, di toccare le pietre e la terra su cui camminò allora David, mentre oggi vedo passeggiare alla German Colony le sue discendenti, ragazze con i jeans, e a Mea Shearim i suoi nipoti religiosi vestiti di nero. Gli ebrei ritornati a Gerusalemme dopo che i romani li trasportarono via in ceppi nel 70 dopo Cristo, dando alle fiamme il Tempio meraviglioso le cui vestigia giacciono, intoccabili, sotto la spianata delle Moschee, sono un miracolo della storia che dovrebbe dare speranza a tutti quanti. Gerusalemme è diventata infatti accessibile nei suoi luoghi sacri ai fedeli delle tre religioni monoteiste soltanto da quando, esattamente quaranta anni or sono, Israele la fece sua capitale. Da millenni gli ebrei hanno pregato volti verso la loro città santa, da sempre la ricordano persino nel momento che sembra il meno adatto a un pensiero tanto astratto, quello in cui, sposandosi, si promette un legame indissolubile; allora si calpesta il bicchiere del rito esclamando: “Se ti dimentico, oh Gerusalemme, così mi dimentichi la mia mano destra”.

Il Primo Tempio fu costruito nel decimo secolo a.C. da re Salomone fino alla distruzione dei Babilonesi nel 586. Il Secondo costruito nel 515 a C. e distrutto nel 70 d.C.: ne abbiamo minute descrizioni che hanno trovato precisa corrispondenza in tracce storiche palesi; è stato oggetto di meravigli e di pellegrinaggi da tutto il mondo antico. Sul Monte del Tempio i mussulmani, per cui Gerusalemme è la terza città sacra, hanno costruito il Santuario della Roccia, da cui si immagina l’ascesa al cielo di Maometto, costruito nel tardo settimo secolo d.C., e Al-Aqsa, la grande Moschea completata nell’ottavo secolo. Poco oltre si trova la Chiesa del Santo Sepolcro, venerata dalla Cristianità intera.

Nel 1948, quando prese la città, la Legione Araba deportò la popolazione e distrusse la Città Vecchia. I morti e i feriti furono innumerevoli, le case e le sinagoghe furono date alle fiamme, le pietre del cimitero ebraico del Monte degli Ulivi furono trasformate in latrine. Nei 16 anni seguenti, gli ebrei non poterono pregare neppure di fronte al Muro del pianto. I Cristiani subirono a loro volta restrizioni come quella di acquistare beni immobili e terreni; negli anni del dominio Giordano, la popolazione giordana diminuì del 50 per cento.

Nel ‘67 Israele conquistò la città soltanto perché la Giordania, benché ripetutamente richiesta da Israele di star fuori dal conflitto che fu voluto specialmente dall’Egitto di Nasser e dalla Siria, attaccò per prima e con grande forza e fu battuta sul campo. Quando nel 2000, a Camp David - nonostante Ytzchak Rabin fosse stato decisamente contrario a questa linea - Ehud Barak propose ad Arafat la cessione di gran parte della Città Vecchia in cambio di pace e Arafat rifiutò, il rais palestinese per scaldare gli animi in vista della prossima Intifada delle Moschee, lanciò una geniale linea di propaganda che purtroppo nel tempo ha trovato molti seguaci, più o meno in buona fede, anche in Occidente. Arafat, di fronte a Bill Clinton stupefatto che gli chiedeva di non ripetere mai più davanti a lui quella orribile bugia, disse che l’antico Tempio non era mai esistito a Gerusalemme; lo ripete al giornale Al-Hayat, dicendo che “storicamente il tempio non era là”. La negazione del Tempio è una diretta accusa di falsità anche per i Vangeli, che raccontano come Gesù, proprio durante il suo pellegrinaggio al Tempio, sfuggì aMaria e a Giuseppe fra la folla, predicò ai sacerdoti, spazzò via i mercanti dal Tempio stesso, compì il suo bar mitzva...Sono ancora ben visibili le botteghe dei mercanti, la grande scala da cui Cristo salì come tutti i fedeli, le tracce di un luogo che è religioso e storico, che riguarda tutti e che è stato verificato in lungo e in largo. La negazione del tempio, mi ha detto un archeologo, è peggiore di quella della Shoah, perché non vi sono testimoni viventi come per lo sterminio negato da Ahmadinejad e da tanti altri. Eppure è diventato un nuovo dogma palestinese che ormai viene ripetuto correntemente, e che trova eco non solo fra gli ignoranti, ma anche fra gli snob in malafede. Piace, con aria di superiorità, dire,“il mito del tempio ebraico”. E’un’altra forma di delegittimazione della presenza ebraica a Gerusalemme. Un’altra bugia che mai neppure i mussulmani avevano pronunciato fino a che non ha osato farlo Arafat; anzi, molti studiosi e clerici mussulmani fino a quel momento citavano l’antico Tempio come una certezza storica e religiosa.

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rosanna , milano
 domenica 20 maggio 2007  12:55:41

La credenza nel Messia, che può arrivare in ogni momento, fa parte dei 13 Principi di Fede dell'ebraismo.E il Siddur e i Tehillim lo testimoniano.Per quanto riguarda Har BaBayt è il punto d'incontro tra Cielo e Terra, e l'energia che scaturisce da questo centro energetico immenso viene diffusa da Gerusalemme a tutte le nazioni del mondo. Ma l'Islam ci ha costruito sopra le sue moschee, come sulla Tomba dei Patriarchi a Chevron, sul Kever di Yosef, del profeta Shmuel ecc. ecc.



luca , bologna
 sabato 19 maggio 2007  22:06:20

Avevo letto anch'io i post deliranti lasciati in precedenza... Sicuramente da censurare... ancora grazie per il suo bel blog che seguo ormai quotidianamente, sia leggendo i suoi post che i vecchi articoli, testimonianza di lungimiranza e comprensione profonda della realtà mediorientale.



Massimo , Roma
 sabato 19 maggio 2007  15:22:11

Gent.ma Fiammainnanzitutto complimenti per il suo blog: la leggiamo sempre con estremo piacere ed interesse.Senza invocare alcun tipo di censura, penso però che non sia questo il luogo per i proclami di un invasato. La prego, li cassi o li sostituisca con un omissis.Buon lavoro ed ancora complimenti.



Leo , Livorno-Italia
 venerdì 18 maggio 2007  11:07:27

Complimenti per il Suo ottimo lavoro e l'infaticabile presenza in difesa della realtà e dell'ideale. Be-hazlachà u-vi-vrachot



ariela , israele
 giovedì 17 maggio 2007  22:24:20

Perchè gli arabi tengono al Har Habait? perchè, secondo la loro religione, da lì Maometto è salito in cielo. Non dimenticare che i musulmani sono i nostri cuginetti ed anche loro predicano e credono che per il bene dell'umanità lo spirito musulmano deve regnare sul mondo. Molto simile a quello che predichi tu. A me, scusa ma fa ridere tutto questo pensiero messianico da quattro soldi, mi ricorda gli studi di Kabalà di Madonna e Britney Spears (si scrive così?).



luca , bologna
 giovedì 17 maggio 2007  19:59:38

D'accordo...Difficili da capire è il messianismo milanese di Rosanna...



Roberto Razza , Trieste
 giovedì 17 maggio 2007  19:47:24

Non sono ebreo e quindi fatico a comprendere le vostre disquisizioni.Dico solo una cosa: E' ORA CHE ISRAELE VENGA LASCIATO IN PACE!



rosanna , milano
 giovedì 17 maggio 2007  19:01:39

Parlo dei Chachamim e degli zaddikim d'Israele. Di chi vive in uno stato di coscienza superiore. E di coloro che aspirano ad uno stato di coscienza superiore, per tornare alla devekut con l'Eterno, che poi è lo scopo della nostra vita.Non voglio provocare nessuno, ho solo esposto alcuni punti dell'Idea Eterna d'Israele.Se il Tempio fossero solo quattro sassi, come mai gli arabi ci tengono così tanto a farla da padroni su Har HaBait che detto per inciso fa parte del territorio sovrano d'Israele? Nessun ebreo ha mai rivendicato il predominio sulla Kabaa alla Mecca.Perchè sanno (inconsciamente, ovviamente) come tutti, che Har HaBait è il Luogo più sacro di questo mondo, dotato di un'energia spirituale immensa. E sanno che non gli appartiene, infatti ci giocano a calcio e tante altre dissacrazioni varie.



ariela , israele
 giovedì 17 maggio 2007  18:18:58

"Israele di notte studia i Sitrei Torah e attende il Mashiach".Cara Rosanna a nome di chi parli? Di notte la stragrande parte degli israeliani dormono tranquillamente. Una piccolissima parte aspetta il Messia studiando. Ma credo che tu lo sappia benissimo e penso che questi tuoi interventi siano al solo fine di provocare. Comunque io vivo in Israele da 47 anni e mi trovo completamente d'accordo con Luca. Nessun mucchietto di vecchie pietre, per quanto importanti dal punto di vista storico, valgono la vita di un, dico un unico ragazzo.



rosanna , milano
 giovedì 17 maggio 2007  17:13:24

Israele di notte studia i Sitrei Torah e attende il Mashiach.La ricostituzione dello stato d'Israele ha una forte valenza messianica, che piaccia oppure no.E tantissimi giovani ebrei e non ebrei stanno ritornando in Teshuvà da Oriente ed Occidente e studiano la Sapienza millenaria d'Israele, che così tanto ha da offrire al mondo.Comunque ripeto, ad ognuno la responsabilità della sua scelta, che conta molto di più di quanto pensiamo.



luca , Bologna
 giovedì 17 maggio 2007  16:42:21

Rosanna,ti racconto una barzelletta:Nello Shtettl i rabbini si preoccupano: "E se il Messia viene di notte, come facciamo ad accoglierlo, lo shtettl strà dormendo!". Allora decidono di mettere qualcuno all'entrata dello Shtettl per accogliere il messia di notte. Vanno a chiamare Jossl e Jossl arriva dai rabbini che gli dicono: "Jossl, il tuo compito sarà quello di attendere il Messia durante la notte ed accoglierlo se verrà; lo sappiamo, è un lavoro ingrato, e anche pagato male, ma Jossl, quantomeno è un lavoro sicuro!!!". Per dirti che: Preoccupiamoci delle vite dei nostri giovani oggi invece di agire rispetto a una venuta del Messia che mai avverrà.



rosanna , milano
 giovedì 17 maggio 2007  16:06:18

Anche se si è laici, è molto più vantaggioso essere tra coloro che spianeranno la strada all’arrivo del Mashiach ben David, che sarà un leader spirituale di tutta l’umanità, appoggiando Israele che è il veicolo della Luce divina in questo mondo fisico, e quindi partecipando dei benefici dell’età messianica, che sarà un periodo di grande abbondanza in ogni campo, che essere tra coloro che oggi affliggono il popolo d’Israele e contrastano con i propri pensieri, parole, azioni il Piano divino della Creazione che ci porterà alla geulah.Ognuno di noi si assume la responsabilità di questa scelta e quindi dei benefici che gliene deriveranno: essere tra i giusti che cercano di riconnettere cielo e terra, o essere tra i malvagi, i seminatori di morte, che uccidono donne e bambini senza pietà e negando l’idea eterna di Israele negano la sovranità di Dio sull’intera creazione.Israele è veramente la speranza di tutta l’umanità. Scegliete bene. Il Mashiach può arrivare in ogni istante...



LUCA , bologna
 giovedì 17 maggio 2007  12:35:59

L'inizio di tutti i mali è stata la conquista di Gerusalemme e il ritrovato accesso al monte del Tempio. Ma non mi riferisco a una questione politica, infatti non può far che piacere che una città come Gerusalemme sia ammainistrata da Israele e sia finalmente divenuta di libero accesso. Mi riferisco piuttosto al mondo ebraico che sarebbe vissuto molto meglio senza il risveglio messianico, il fondamentalismo religioso e il nazionalismo religioso che la possessione del monte del tempio stimola e sollecita. In generale, la forza e la particolarità dell'ebraismo è sempre stata quella di non avere punti di riferimento materiali, ma il solo riferimento di un Dio incorporeo trascendente e immanente al tempo stesso. Certo, lo Stato d'Israele è una realtà bellissima e necessaria per il popolo ebraico e ne rappresenta l'unica possibilità di sopravvivenza futura probabilmente, ma dall'attaccamento fanatico a un luogo come il monte del tempio prevedo solo drammi che si ritorceranno contro gli ebrei. Sarà che sono profondamente laico, ma il giorno di Gerusalemme, nel momento in cui assume connotati religiosi, è a mio avviso una festa molto pericolosa per gli ebrei...



giancarlo saran , castelfranco veneto
 giovedì 17 maggio 2007  10:37:44

Siamo oramai così travolti dalla quotidianità, dai luoghi comuni, dalla pigrizia mentale anche di chi non dovrebbe (p.es. molti media) che ogni post è, al contempo, un ripasso di storia e una riflessione attuale.Il tutto porto al lettore con estrema puntualità, ma anche con la lievità di chi è cosciente delle sua identità, dei suoi valori.Complimenti.



rosanna , milano
 giovedì 17 maggio 2007  01:33:44

Il Tempio di Gerusalemme fu costruito in maniera diversa e speciale rispetto ai vari templi dell’antichità che avevano le finestre strette all’esterno e ampie all’interno, così da ricevere più luce esteriore all’interno. Ma nel Tempio di Gerusalemme, la residenza della Shekhinà, la Casa di Preghiera di Dio (Beth Tefillatì) le finestre erano strette all’interno e ampie all’esterno. Perché tutto l’amore e la Luce dovevano essere trasmesse dall’interno verso l’esterno, verso il mondo intero.Il Beth HaMiqdash è tuttora presente a Gerusalemme, su Har haBait. Non è mai stato distrutto. E’ stata distrutta solo la sua illusione fisica, l’1%. Solo le persone che si assumono l’impegno dell’amore incondizionato possono accedere al Tempio, attivando il suo potere ogni volta che pregano e meditano. Attivando il suo potere possiamo mandare la Luce della pace, dell’armonia, della guarigione a tutto il mondo.Quando l’anima dell’umanità sarà guarita, il Tempio Sacro di Gerusalemme, insegnano le profezie, tornerà a essere la Casa di Preghiera di tutta l’umanità.



Mithrandir , Monterotondo (RM)
 mercoledì 16 maggio 2007  23:45:37

Scusi l'off-topic, ma le scrivo per avere un'informazione. In una recente lezione presso la LUISS, lei ha segnalato un sito web sul quale è disponibile una rassegna stampa internazionale. Potrebbe gentilmente comunicarmi la url di tale sito? Grazie mille.



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