Israele richiama 40mila uomini. "Siamo pronti a invadere Gaza"
Il Giornale, 09 luglio 2014
Siamo arrivati alla nuova guerra con Hamas, "Margine protettivo". Dopo la pioggia di missili che ha fatto da controcanto al rapimento dei tre ragazzi uccisi da due terroristi di Hamas, ieri sera per la prima volta nel Gush Dan, l'area di Tel Aviv, la sirena ha costretto i cittadini a correre nei rifugi, come a Sderot, Ashkelon, Ashdod, Beersheba. Metà di Israele è sotto i missili di Hamas, ogni minuto suona la sirena. Intanto, arrivavano da Gaza le prime immagini di case distrutte e la notizia dell'uccisione di tredici persone.
Il governo ha permesso all'esercito di reclutare 40mila riserve; l'aeroporto Ben Gurion ritarda i voli di linea per lasciar decollare gli F16; il Paese è stato diviso in 31 zone a misura dei secondi di tempo che ha prima di essere raggiunta dai missili; la radio spiega che lontano da un rifugio occorre stare sotto le scale, o sdraiati per terra e da altre istruzioni importanti per salvarsi; la gente di Sderot, Ashkelon,Ashdod, Beersheba non ha più di 15 secondi; i neonati sono rifugiati nei sotterranei dell'ospedale Soroka.
Netanyahu lancia un messaggio a tutti i cittadini perchè seguano le indicazioni del Comando Civile.L'operazione "margine di difesa" è in atto da 24 ore. Gaza seppellisce Muhammad Shabaan, capo del commando di mare di Hamas. I suoi uomini hanno lanciato nel tardo pomeriggio un notevole attacco terrorista dal mare, con navi, mezzi da sbarco e palombari, contro il kibbutz Sichim, ma sono stati intercettati.Hamas spara instancabilmente i missili che hanno suscitato la reazione riluttante del governo di Benjamin Netanyahu. Bibi ha resistito per giorni alla richiesta dei sindaci, alla sofferenza dei genitori e dei bambini valorosi e resistenti, come ha detto ieri Shimon Peres per cui il lavoro, la scuola sono ormai intervalli fra una sirena e l'altra.Così è fatta l'ennesima guerra di Israele imposta dal terrorismo islamico.
Di guerre con Hamas ce ne sono già state altre due, una nel 2008, "Piombo fuso", e una nel 2012, "Pilastro di difesa"; la prima fu seguita dal "rapporto Goldstone" commissionato dall'ONU, poi ripudiato dall'autore stesso, che accusava Israele di crimini di guerra. La guerra successiva durò 8 giorni, i lanci di missili molto massicci che comprendevano anche Fajr 5 e Grad, fu eliminato ilcomandante militare Ahmad Jabari.
In queste ore la televisione di Hamas, insieme a video che mostrano l'inevitabile sconfitta di Israele, aerei colpiti, Tel Aviv distrutta, ripropongono immagini di Jabari. I video chiedono ai cittadini di Gaza di salire sui tetti come scudi umani. Quali sono le intenzioni delle due parti? L'invasione di terra consentirebbe di evitare di coinvolgere i civili come capita col bombardamento aereo, ma susciterebbe la disapprovazione di tutto il mondo. Israele vuole distruggere i missili e cercalo sfinimento di Hamas. ma non è un mistero che Netanyahu non ne cerca la distruzione. Una forte campagna può fare indesiderate vittime civili e diventare un'occasione di criminalizzazione internazionale. Una totale sparizione di Hamas potrebbe anche avvantaggiare gruppi salafiti a Gaza
Dunque Israele per ora va piano, anche se Hamas nella serata ha lanciato un'escalation coi razzi sul Centro:la riserva di missili di lungo raggio mette ormai metà di Israele sotto tiro. E se il lancio intensivo di missili colpisse un ospedale o una scuola, allora per Israele entrare sarebbe inevitabile. Hamas ha interesse alla confusione: l'organizzazione è in stato catalettico dal punto di vista politico, economico, strategico. L'Egitto, che ha tentato di calmare le acque senza successo, l'ha messa fuori legge insieme alla Fratellanza Mussulmana; la crisi con Abu Mazen crea l'isolamento dell'organizzazione dal momento del rapimento dei tre ragazzi israeliani; il blocco dei fondi dal Qatar lascia senza stipendio i 40mila dipendenti militari e civili.
Hamas cerca dunque con la guerra l' attenzione e l'aiuto della Turchia, dall'Iran, di chiunque, e un sollevamento palestinese patriottico contro Israele. Israele è ben consapevole che il fiammifero Hamas può dare fuoco al pagliaio mediorentale che già arde in Siria, in Iraq, sul confine della Giordania... e Bibi vorrebbe quanto prima chiudere la partita, non entrare, stare lontano dalle solite risoluzioni dell'ONU. Ma la necessità di fermare i missili diventa più drammatica di ore in ora.
Ma basta, basta con questi luridi e sporchi assassini della loro stessa gente.Bisogna farla finita con Hamas, una volta per tutte e, purtroppo, costi quel che costi.Il fatto stesso(da pazzi) di essere i primi a scatenare una guerra, con il lancio di migliaia di razzi sulla popolazione civile d'Israele, conferma che sono del luridi assassini e che non devono avere un attimo di tregua da Israele.Qual'é la loro politica di pace, ovvero di tentativo di accordo...quello di scavare diecine di tunnel sotto il territorio d'Israele, per fare cosa...andare a rubare i pompelmi dai frutteti israeliani?Vergogna a quei miserabili degli occidentali che nelle TV (specie Sky) vanno a condannare Israele perchè . secondo loro - le reazioni sono troppo forti. Vorrei portarli a Be'er Sheva, ad Asdhod, per vedere le loro reazioni al suoni della sirena d'allarme.L'altra sera, durante una intervista sulla 7, quel vetero- comunista di Mineo si é abbandonato a parole di dissacranti sulla reazione cruenta d'Israele.Uno squallido che segue le lezioni del suo capo Dalema.Forza Israele, siamo con te, perché sei anche l'unica salvezza dal terrorismo medio-orientale che dilaga dalle tue parti.
Ferruccio , mantova
io penso che invadere una città ,conquistare un quartiere per volta, rastrellare la popolazione, una città dove ogni casa può nascondere insidie mortali, non porterebbe in ogni caso all estirpazione della testa di questa idra che è Hamas, terroristi che si nascondono tra la popolazione civile senza preoccuparsi dei morti che causano e che servono loro per propaganda. Droni e obbiettivi mirati ma senza invasione.RicordateVi della battaglia di Algeri di G.Pontecorvo.E poi occorre essere pronti forse su altri confini,le minacce non mancano
Francesco Salatino , Francorte/Germania
Cara Fiamma,l'ho già scritto in un commento di qualchemese fa e lo ripeto oggi: i soldati israelianinon lottano solo per il diritto di esisteredei cittadini d'Israele, minacciati da unacultura, una religione, un'ideologia di odio e di morte su cui si basal'organizzazione terrorista HAMAS, che ha nel suo programma (la sua Carta) l'uccisionedi tutti gli ebrei, cosa che non disturba ilgoverno islamista turco e il regime di Teheran e una parte cospicua della sinistra europea. I soldati israeliani lottano anche per la libertà e l'incolumitàdi noi occidentali che siamo in quanto cristiani, ebrei, buddisti ecc. nel mirinodei gruppi islamici che si richiamo dogmaticamente al Corano.
Francesco Salatino , Francorte/Germania
Cara Fiamma,l'ho già scritto in un commento di qualchemese fa e lo ripeto oggi: i soldati israelianinon lottano solo per il diritto di esisteredei cittadini d'Israele, minacciati da unacultura, una religione, un'ideologia di odio e di morte su cui si basal'organizzazione terrorista HAMAS, che ha nel suo programma (la sua Carta) l'uccisionedi tutti gli ebrei, cosa che non disturba ilgoverno islamista turco e il regime di Teheran e una parte cospicua della sinistra europea. I soldati israeliani lottano anche per la libertà e l'incolumitàdi noi occidentali che siamo in quanto cristiani, ebrei, buddisti ecc. nel mirinodei gruppi islamici che si richiamo dogmaticamente al Corano.
Silvio Riva , MILANO - ITALIA
Cara Fiamma,come purtroppo previsto, Hamas cerca di evitare ogni possibilità di pace con Israele, perché non avrebbe più ragione di esistere, e dovrebbe sciogliersi, perdendo potere e molto denaro.Quei terroristi "istituzionalizzati" hanno forti appoggi economici e di armamenti (anche se questi sono di più difficile approvvigionamento grazie ai controlli di Israele e, si pensa, anche dell'Egitto, ora che sembra essersi liberato dei fanatici locali, estromettendoli dal potere).Le tribù beduine del Sinai, pur infiltrate da Al Qaeda, non sembrano in grado di dare un grande apporto.Ora, a mio parere, si deve evitare la "saldatura" fra le varie forze ostili ad Israele.La Turchia, per esempio, prima della sciagurata deriva fondamentalista islamica di Erdogan, era in buoni rapporti con Israele, e dovrebbe essere recuperata, visto che Erdogan non sembra più raccogliere molto consenso.I curdi: posso sbagliare, ma non ricordo loro posizioni espressamente ostili verso Israele. I curdi sono filo-curdi e basta, e hanno petrolio ed acqua.Invece Hamas (ed Hesbollah) dipendono principalmente dall'Iran.Oltre alla Giordania (almeno finché ci sarà l'attuale monarchia), anche l'Arabia Saudita, formalmente ostile ad Israele, non ha interesse ad una supremazia sciita (se non ricordo male, quella monarchia avrebbe visto volentieri la distruzione dell'armamentario atomico in allestimento dell'Iran, sia che fosse attuato dagli americani sia dagli stessi israeliani).Siria ed Iraq seguiranno l' "onda" iraniana ma, al momento, non sono determinanti (salvo qualche atto terroristico).L'Iraq è stretto in una morsa mortale e rischia la frantumazione: i curdi a Nord, milizie di Al Qaeda, milizie del "califfato", formazioni iraniane.Poi c'è il "cane sciolto", il "califfo": non sono prevedibili "conversioni in massa" al suo credo. Men che meno da parte dei detentori del potere nei vari Paesi islamici.Così Israele è costretto a destreggiarsi in qu
Silvio Riva , MILANO - ITALIA
Cara Fiamma,come purtroppo previsto, Hamas cerca di evitare ogni possibilità di pace con Israele, perché non avrebbe più ragione di esistere, e dovrebbe sciogliersi, perdendo potere e molto denaro.Quei terroristi "istituzionalizzati" hanno forti appoggi economici e di armamenti (anche se questi sono di più difficile approvvigionamento grazie ai controlli di Israele e, si pensa, anche dell'Egitto, ora che sembra essersi liberato dei fanatici locali, estromettendoli dal potere).Le tribù beduine del Sinai, pur infiltrate da Al Qaeda, non sembrano in grado di dare un grande apporto.Ora, a mio parere, si deve evitare la "saldatura" fra le varie forze ostili ad Israele.La Turchia, per esempio, prima della sciagurata deriva fondamentalista islamica di Erdogan, era in buoni rapporti con Israele, e dovrebbe essere recuperata, visto che Erdogan non sembra più raccogliere molto consenso fra i turchi.I curdi: posso sbagliare, ma non ricordo loro posizioni espressamente ostili verso Israele. I curdi sono filo-curdi e basta, e hanno petrolio ed acqua.Invece Hamas (ed Hesbollah) dipendono principalmente dall'Iran.Oltre alla Giordania (almeno finché ci sarà l'attuale monarchia), anche l'Arabia Saudita, formalmente ostile ad Israele, non ha interesse ad una supremazia sciita (se non ricordo male, quella monarchia avrebbe visto volentieri la distruzione dell'armamentario atomico in allestimento dell'Iran, sia che fosse attuato dagli americani sia dagli stessi israeliani).Siria ed Iraq seguiranno l' "onda" iraniana ma, al momento, non sono determinanti (salvo qualche atto terroristico).L'Iraq è stretto in una morsa mortale e rischia la frantumazione: i curdi a Nord, milizie di Al Qaeda, milizie del "califfato", formazioni iraniane.Poi c'è il "cane sciolto", il "califfo": non sono prevedibili "conversioni in massa" al suo credo. Men che meno da parte dei detentori del potere nei vari Paesi islamici.Così Israele è costretto a destre
Ferruccio , Mantova
Provate ad immaginare se l'Iran fosse in possesso di armi nucleari, in possesso di un governo dominato da fanatici religiosi che hanno fatto della distruzione d'Israele uno dei loro capisaldi. Per questo motivo non solo Israele, ma l'Europa e l'America non devono assolutamente permettere che l'Iran si doti di armi nucleari ,mai fidarsi degl'arabi che hanno la simulazione nella loro religione, NEL LORO DNA.
cossu nicola , italia
Cara Fiamma, che altro fare? O ti invadono o invadi. Mi spiace solo per quei poveri ragazzi che invece di poter vivere in pace sulla loro terra sono costretti a combattere per non sparire... Che Dio li aiuti.
Adriano Romaldi da Cingoli , Falconara Marittima (AN) Italy
Che fare?La domanda è ardua per una persona che, come me, se ne sta tranquillo senza dover subire lanci di missili ma, direi che, dalle Nos. parti c'è una guerra più sottile che si chiama tassazione fino all'inverosimile e annichilimento delle libertà.Delle due non saprei quale sia la peggiore ma, di certo difendersi diviene difficile e dare consigli egualmente non facile spinti come siamo dalle difficoltà.In questo quadro direi che la chiusura dell'acqua e dell'elettricità permetterebbe di porre Hamas di fronte alle sue contraddizioni interne e so che potrebbe essere un'arma non violenta ma difficilmente contestabile.Qualsiasi persona nella Striscia di Gaza si vedrebbe costretta ad emigrare e quindi ANCHE COLORO CHE VOGLIONO LA GUERRA A TUTTI I COSTI.Un saluto dalla mia stanza segreta e avanti con coraggio; da noi si risolverebbe tutto non pagando più le tasse.
Ferruccio , Mantova
Israele ha il diritto di difendersi ed il Governo d'Israele ha il dovere di difendere il proprio Popolo. Come può illudersi ancora l'Idra del terrorismo che Israele stia fermo quando viene attaccato . L'arabo è vigliacco per natura,riconosce solo la forza ,se non fosse così si sarebbe già evoluto verso la democrazia, altro che primavera araba. Gli arabi sono ancora al Medioevo e vanno trattati di conseguenza. Basta vedere come trattano la Donna, cosa insegnano ai propri figli. Sempre con Israele ! Sempre per Israele !