Israele non è un mostro che arresta i bimbi
Il Giornale, 13 luglio 2013
Sofri, indignato per il piccolo fermato dai soldati, ignora le vittime dei palestinesi
Ieri è stata dimessa per il fine settimana dall’ospedale Adel Biton, una bambina israeliana di 3 anni, dopo 4 mesi di ospedale in condizioni gravissime: la macchina guidata dalla mamma era stata colpita da pietre lanciate da palestinesi, e Adel ha subito ferite alla testa che ancora creano conseguenze critiche. E’ un puro scandalo morale e intellettuale trovare in prima pagina di Repubblica la virtuosa requisitoria di Adriano Sofri sul bambino palestinese fermato dall’esercito israeliano. E’ un gesto irresponsabile, una mossa oculata di incitamento antisraeliano e antiebraico che dipinge l’IDF e Israele come un mostro persecutore di bambini quando:
1) Migliaia di bambini palestinesi ogni anno vengono salvati e curati con amore negli ospedali israeliani.
2) I fatti, e anche il video di You Tube, dicono che un bambino che lanciava pietre, gesto letale e collettivo che ferisce e uccide in massa, scoperto dall’esercito, è stato preso per mano da un ragazzo palestinese e condotto alla sua famiglia. Il padre col bambino è stato portato alla polizia palestinese, non israeliana, e trattenuto da quest’ultima per poche ore. Il figlio nel video ovviamente si ribella e piange, ma non perché abbia subito insulti fisici. Certo si è sentito accusato e avrebbe preferito continuare a lanciare le pietre. Ma non è stato toccato in alcun modo.
3) I soldati, secondo il video, non hanno mai toccato il bambino, sempre per mano a un ragazzo palestinese che lo accompagna o col padre. Tuttavia l’esercito ha aperto un’inchiesta, perché un errore probabilmente c’è stato, ed è quello di aver brevemente bendato il padre.
4) Si sa benissimo che i bambini palestinesi vengono indottrinati e utilizzati dalla loro parte: chi lo tace, non li protegge. Durante la battaglia di Jenin una bambina di pochi anni fu scoperta con una borsa carica di tritolo. Tutti forse ricordano le immagini di un bambino scoperto con una cintura esplosiva al check point di Gaza. L’indottrinamento è micidiale e permanente, il bambino non giocava: sono tipici gli show tv come quello di Farfur, una specie di Topolino palestinese che in uno spettacolo tv incitava a uccidere gli ebrei e che poi moriva ucciso dagli israeliani, oppure del recentissimo serial Khaibar tutte le sere del Ramadan, cominciato ieri, porta in tutto il mondo arabo l’incitamento a uccidere gli ebrei.
5) Non si è mai visto su Repubblica un pezzo di orrore per i tre bambini, fra cui un neonato, sgozzati a Itamar nel 2010 con i loro genitori. Non si è mai visto un pezzo di puro orrore per la morte dei tanti bambini siriani. Qui non c’è morte, non ci sono botte, non c’è sangue, c’è solo per l’ennesima volta un gesto di autodifesa compiuto con una certa delicatezza, una misura di prevenzione che i palestinesi avrebbero potuto attuare loro stessi. Ma sono in giuoco gli ebrei, è un giuoco facile, è un giuoco per conformisti e ignoranti.
6) Betzelem, che Adriano Sofri definisce preziosa, lo è moltissimo per chiunque ami inchiodare Israele alla colpa dell’autodifesa e cerchi di delegittimarlo. Per esempio, fornì al giudice Goldstone molte delle informazioni per il rapporto sulla guerra di Gaza che egli poi ha disconosciuto, avendole verificate purtroppo solo dopo che avevano creato la solita ondata d’odio. Un’ondata di odio irresponsabile, che giustifica l’incitamento che impedisce la pace.
Ce la possiamo raccontare finché vogliamo tra Ebrei, ma la realtà è che in Europa ci odiano da 2000 anni e continuano ad odiarci, ora nuovamente in modo aperto, dopo pochi anni di vergogna ipocrita per la Shoah che avevano aiutato, favorito e commesso.La realtà è quella illustrata qui in due lingue:http://honestreporting.com/the-untold-truth-150-million-europeans-hate-israelhttp://www.lessakele.com/article-l-inavouable-verite-150-millions-d-europeens-haissent-israel-119010702.html
Francesco , Roma Italy
Ma cosa ti vuoi aspettare da un guitto in cerca d'autore, che per padre ha un assassino che ha ucciso a sangue freddo e dietro le spalle, un commissario di Polizia?Questa é la realtà italiana: terroristi ed assassini che trovano spazio nei giornali anti israeliani, nelle TV di Murdock od alla Rete televisiva 7.Beh, devono pur mangiare, e questo basta per loro, nel raccontare ai loro devoti sinistrossi le cazzate che scrivono.Vorrei tanto portarli a fare un giro in Israele, a questi zombi arafattiani, per farli rendere conto di quello che scrivono.Il fatto é che, se fosse possibile, bisognerebbe che qualcuno gli facesse querela...ma poi sappiamo come vanno le cose in Italia...si troverebbero un giudice che li assolverebbe ' per non aver commesso il fatto', ovvero, perché c'è la libertà d'informazione. Vedi Fiamma, anche in Italia abbiamo i figli dei terroristi che emulano i genitori.
isacco , roma
Il Sig.Sofri farebbe bene ad usare la sua penna in modo obbiettivo ed equilibrato ed occuparsi, se cotanto orrore gli ha provocato il comportamento dei soldati israeliani,delle vere violenze perpetrate in tutto il mondo ai danni dei bambini.Sfruttati,infangati,seviziati ed uccisi per interessi privati e di interi stati.Farebbe bene se Dio volesse ad esserePaladino dei diritti dell'infanzia in modo sincero e morale perche'l'intelligenza umana,bene prezioso,Non venga inaridita da cronache e giudizi abili e amorali
Adriano da Cingoli (Romaldi) , FALCONARA MARITTIMA (AN) ITALIA
Cara Dott.ssa Fiamma la prego di accettare la mia vicinanza a lei ed al suo Popolo in nome mio personale e della mia famiglia che educo al rispetto ed alla tolleranza verso tutti.In un certo senso sono con lei come fratello minore, come ben ha scriitto il Rabbino Elio Toaf ma voglio andare oltre.Leggendo Martin Buber ho compreso molte cose della spiritualità Ebraica e se non fossi nato Cattolico sarei sicuramente Ebreo.Come Edit Stein che da Ebrea ha scelto Cristo io sarei un Ebreo Cattolico prossimo al Vos. Popolo.Non faccio che ricordare le due visite in Israele con la Compagnia Brevivet e non importa che in ambedue i casi mi abbiano rivoltato come un calzino all'areoporto; ho fatto di necessità virtù.Che il Dio della Pace vera illumini i nostri cuori e voglio pregare anche per quest'uomo che da quando ha avuto l'uso della ragione non ha fatto altro che istigare all'odio.I peggiori maestri sono quelli o coloro che credono di insegnare qualcosa; lei mi insegna l'onestà intellettuale. Grazie di cuore. Adriano da Cingoli
Valentino Baldacci , Firenze
Adriano Sofri, il mandante dell’assassinio del commissario Calabresi, condannato per questo reato da ben cinque diversi tribunali, e naturalmente non solo in libertà ma onorato e omaggiato dalla parte peggiore della sinistra italiana, continua la sua campagna antisemita sulle pagine compiacenti di “Repubblica”. Dico campagna antisemita perché il suo articolo è tutto concepito, al di là dei fatti e della loro distorsione, per suscitare una reazione emotiva di odio contro gli ebrei, gli ebrei come tali, feroci persecutori di bambini. Ma oltre a Sofri, il responsabile della campagna antisemita è il direttore di “Repubblica” che concede la prima pagina all’articolo di Sofri e naturalmente ignora l’episodio segnalato qualche giorno fa da “Informazione Corretta” e da altri siti, delle due bambine palestinesi che, sotto lo sguardo compiaciuto della maestra, recitavano una poesiola nella quale gli ebrei venivano gratificati con tutti i titoli possibili, da “malvagie creature” a “squallidi maiali”, passando per vari altri epiteti del genere. Qui non c’entra più il sionismo, l’occupazione ecc. Siamo all’antisemitismo allo stato puro. Ma il vero problema non sono i palestinesi, è questa frangia della sinistra italiana, che io credo e spero sia sempre più esigua, ma che continua a contare su quotidiani come “Repubblica” e “Il Manifesto”, che ha smarrito il lume della ragione, sì, proprio la "raison" degli Illuministi.
Giorgio groppo , Sommariva bosco
Sono d'accordo sul suo articolo. Sofri in ogni parola che scrive ci mette l'ideologia, dimenticando si del fatto che se il bambino tira le pietre, il "cattivo" non è' il soldato israeliano che lo consegna ai genitori, ma chi ha insegnato ai bambini l'odio verso gli israeliani. L'odio non si combatté con l'odio, ma con l'amore.
rossanadi porto , roma/raanana......italia/israel
cara fiamma , dovremmo lottare per una informazione all'altezza ,ma quando c'e la malafede e' come sfidare i mulini a vento......................che fare??stare sempre con le antenne rizzate,per controbbattere questi ''giornalai''!! lo stato di israele dovrebbe denunciare all'ordine dei giornalisti,chi la infanga,il silenzio non paga!!
cesare pace , roma Italia
I miei piu sentiti complimenti