Iran e diritti umani: 30 dalla rivoluzione
CONFERENZA STAMPA: 1 APRILE, ORE 11.30
Insieme a un gruppo di giovani promotori del neo-costituito “Comitato per gli studenti Iraniani”, i deputati Fiamma Nirenstein, Gianni Vernetti, Beatrice Lorenzin e Benedetto Della Vedova hanno tenuto oggi una conferenza stampa nel ricorrere del trentennale dalla proclamazione della Repubblica Islamica dell'Iran. Da trent'anni la Repubblica Islamica dell'Iran continua a perpetrare sistematiche violazioni dei diritti umani contro la propria popolazione e ripetute aggressioni alla pace mondiale.
Iran, appello bipartisan: Piu' sanzioni e sostegno ai dissidenti
Roma, 01 APR (Velino) - Rinnovare e irrigidire le sanzioni contro la Repubblica islamica dell'Iran, sostenere "a distanza" i giovani dissidenti, costruire una coalizione di paesi arabi moderati che contrasti il rischio di egemonia del paese degli ayatollah nella regione mediorientale. Sono obiettivi ambiziosi quelli che parlamentari come Fiamma Nirenstein, Gianni Vernetti, Benedetto Della Vedova e Beatrice Lorenzin, vogliono raggiungere. Per spiegarne le ragioni i quattro hanno tenuto una conferenza stampa alla Camera dei deputati, insieme al giornalista Ahmed Rafat,
Francesco Parisi della direzione nazionale dei giovani democratici e Daniele Nahum, presidente dell'unione giovani ebrei d'Italia. "Bisogna dire chiaramente all'Iran che deve fermare il programma di arricchimento dell'uranio, impedendo al regime di disporre di armi atomiche" dice la Nirenstein. "Poi dobbiamo lavorare per far cessare le esecuzioni capitali e per dire basta alla tortura dei dissidenti politici". L'Iran, secondo la parlamentare del Pdl, rappresenta una "minaccia", infatti ha come obiettivo "l'eliminazione di uno Stato democratico come Israele". E la mano tesa del presidente americano Barack Obama non pare produrre risultati soddisfacenti: "Obama balla da solo - dice la Nirenstein -, per ballare il tango bisogna essere in due, ma dal versante
iraniano non c'e' risposta".
L'Iran, secondo Gianni Vernetti (Pd), ex sottosegretario agli Esteri, e' "la principale fonte di instabilita' nell'area mediorientale e ha un obiettivo ben preciso: il cambio di regime dei paesi arabi moderati". Intanto, il presidente Ahmadinejad "incarcera i dissidenti, ad esempio i giovani blogger". Per questo, aggiunge l'ex dielle, "ho chiesto al presidente della commissione Esteri di
istituire una commissione d'indagine sulla Repubblica islamica, che approfondisca le questioni, ad esempio, dei diritti civili". Ma con l'Iran si devono attivare solo i canali diplomatici? "L'intervento militare non e' auspicabile - spiega Vernetti -, ma rimane come ultima opzione una volta saltati i canali di dialogo. Diciamo che e' un'alternativa che fa da sfondo alle trattative". Per Della Vedova, deputato del Pdl e presidente dei Riformatori liberali, bisogna "evitare la logica del 'comunque le cose alla fine si sistemano'. E serve far capire all'opinione pubblica iraniana che l'Occidente libero non sta dalla parte del regime". (udg)
IRAN: NIRENSTEIN, DIFFICILE DIALOGO VISTO CHE OBAMA E' SOLO; VERNETTI, TEHERAN VUOLE FAR SALTARE GOVERNI ARABI MODERATI
Roma, 1 apr. (Adnkronos) - ''Per ballare il tango occorre essere in due. Noi apprezziamo il tentativo di Obama di dialogo con l'Iran, ma e' un tentativo astratto. Qui balla solo Obama''. Fiamma Nirenstein, in una conferenza stampa in occasione del trentennale della rivoluzione khomeinista, non nasconde lo scetticismo sulle reali possibilita' che si possa instaurare un tavolo di confronto tra l'Occidente e l'Iran. ''Dobbiamo uscire da un incubo che dura da trent'anni'', dice la parlamentare del Pdl che denuncia il programma nucleare di Teheran, la rete terroristica che l'Iran sostiene e il mancato rispetto dei diritti umani. Insieme a Nirenstein, anche i deputati del Pdl Beatrice Lorenzin e Benedetto Della Vedova, il democratico Gianni Vernetti e il giornalista italo-iraniano Ahmad Rafat.
E se quest'ultimo parla della Repubblica Islamica come della "maggiore fonte di instabilita'" di tutta l'area, l'ex sottosegretario spiega che ''il vero obiettivo dell'Iran oggi e' quello di far saltare
i governi dei paesi arabi moderati''. Per questo bisogna favorire ''una grande coalizione dei paesi arabi moderati che possa contrastare questa sfida''. E' stata avanzata una proposta bipartisan in commissione Esteri della Camera di istituire una commissione di indagine sull'Iran, annuncia Vernetti. Nonostante i no di Teheran, pero', ''l'attacco militare resta l'ultima opzione''. L'Occidente, spiegano i deputati, puo' spingere l'Iran al dialogo facendo leva sull'economia, visto che ''il paese e' al collasso''.
Della Vedova auspica che non si compiano gli errori del passato, quando si scambiava l'ex presidente Kathami per un riformatore, e punta sulla proposta di dialogo avanzata dal presidente Usa: ''L'importante e' capire se c'e' una amministrazione Usa con la schiena dritta oppure si usa il dialogo per arrivare ad altri fini''.
Lorenzin sottolinea invece l'importanza del sostegno da dare alla dissidenza interna iraniana, soprattutto agli studenti: ''Dobbiamo fargli sentire che non sono soli'', rimarca l'esponente del Pdl che poi lancia la proposta a ogni parlamentare di adottare a distanza 'politicamente' gli studenti dissidenti.
Vi ringrazio per la Vs. iniziativa; siete tra i pochi che richiamano l'attenzione del mondo-e, tanto per cominciare, del nostro Paese, su coloro i quali, a grave rischio della vita, si battono per la democrazia in un grande Paese, culla di civiltà, dove la maggioranza della poploazione è giovane; un Paese che non merita affatto il "folle" governo che lo domina. Voi diffidate dei dissidenti di corte e a ragione: rammento il bel convegno di dicembre 2007, con il persiano Amir, che mi ha tanto colpito. Mara