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Iran contro tutti. Ma il nucleare divide Teheran

domenica 8 luglio 2012 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 8 luglio 2012

Che l’Iran contrariamente a quel che speriamo non sia un Paese razionale a causa del regime degli Ayatollah, lo dice la sua incessante pulsione a minacciare, sbraitare, mettersi contro tutti. Ogni tanto noi europei pensiamo che ce l’abbia con Israele e tutt’al più con gli americani, ma la verità è che nonostante le speranze degli ultimi incontri sul nucleare è nemico di tutto il peccaminoso occidente imperialista.

L’ultima conferma viene da una dichiarazione del ministro dell’intelligence Heydar Moslehi: il ministro ha accusato sia l’intelligence tedesca che quella francese di aver preso parte agli assassinii di quattro scienziati nucleari. E’ un pesante cappello di ostilità sui colloqui nucleari in corso, e giunge dopo giorni di cruda retorica e di testi missilistici da parte di Teheran, oltre che dall’inizio di nuove sanzioni europee dal primo di luglio. L’agenzia di stato IRNA cita il ministro: “nell’organizzazione coinvolta nell’assassinio vediamo i servizi di informazione della Germania, della Francia, dell’Inghilterra, di Israele, degli Stati Uniti”. Gli ultimi tre erano già individuati, ma ora ci sono proprio tutti.

Perchè il regime degli ayatollah se ne esce con una simile dichiarazione? La risposta deve essere cercata nello stallo dei colloqui con l’occidente sull’arricchimento dell’uranio. Lo dice bene il capo del Centro Studi sulla Sicurezza basato a Zurigo, Oliver Thraenert: l’Iran segnala così la sua opposizione a qualsiasi accordo, e lascia anche intravedere uno scontro interno. In Iran infatti il campione intervistato dall’Islamic Republic Iran News Network (IRINN) questa settimana, ha dichiarato per più di due terzi che sarebbe per una sospensione dell’arricchimento dell’uranio in cambio di un graduale sollevamento delle sanzioni. La risposta di Heydar Moslehi è per noi, ma soprattutto per loro.  

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DISSEGNA , ROMANO DI EZZELINO
 martedì 10 luglio 2012  14:33:50

SE L'AMERICA FOSSE AL POSTO DELL'EUROPA I RAPPORTI DI VICINATO CON L'IRAN SAREBBERO PIU' TRANQUILLI;SIAMO NOI CHE NON CONTIAMO NULLA E CHE PERMETTIAMO AL VICINO DI ACCENDERE LA TAGLIAERBA FINCHE' "DORMIAMO"



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