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INTERVISTE LA GUERRA TRA EBREI La destra: è colpa del governo

mercoledì 8 novembre 1995 La Stampa 0 commenti
TEL AVIV URI Elitzur, abitante di Ofra nel West Bank, uno dei capi del comitato per i Territori Occupati e vicesegretario del Mafdal, il che siede alla Camera con 6 deputati, è tutto diverso da come lo si può immaginare: niente barba, niente sguardo o eloquio ispirati, solo una piccola kippa in testa a testimoniare la sua fede. Il suo tono è realistico e secco. Risponde alle nostre domande mentre in queste ore Israele scandaglia il tema terribile della guerra tra fratelli, ancora incredulo che un ebreo abbia potuto uccidere un altro ebreo, il suo capo dello Stato. Qualcuno, alla televisione, ha detto dai Territori che squilibrata. Lei vuol dire che la destra è totalmente estranea a quello che è successo, che si tratta di un gesto isolato, di uno squilibrato? Così non appare dalle prime indagini. dire che non c'è nesso fra l'omicidio di Rabin e il sentimento che percorre la destra. Ma bisogna saper guardare le cose in maniera ampia, lungimirante, senza voler dare patenti di colpevolezza. In questi tre anni abbiamo avuto un governo che ha tirato lungo la sua strada avendo una maggioranza molto risicata, e un'opposizione molto robusta. È andato avanti sulla via del processo di pace senza guardarsi minimamente intorno. Il governo ha creato senza problema rabbia, sconcerto e anche paura in una grande parte della popolazione. Ricordiamoci quanta sofferenza hanno portato gli attentati di questi mesi, quanta paura c'è nei Territori per lo sgombero dell'esercito.... Allora, secondo lei, la rabbia dell'assassino nasce in seno al movimento e ai partiti di destra. cui non ha voluto mediare. Si comincia a parlare di rapporti diretti tra l'assassino di Rabin e le organizzazioni di destra... responsabile, o che il mio partito si deve sentire tale, non si aspetti niente di tutto questo. Non ho responsabilità nell'anomalia che si annidava nella testa dell'assassino, un estremista di cui possono essercene altre decine. Niente a che fare con i nostri partiti, che hanno tutto il diritto di continuare nella loro opposizione. Lea Rabin vi accusa di aver seminato un'incontenibile violenza con i vostri straripamenti semantici, quando avete chiamato Rabin e perfino . È orribile l'odio politico. Ma adesso che cosa si sta dicendo a Benjamin Netanyahu se non "traditore e assassino" quando lo si accusa di essere il mandante ideale dell'assassinio di Rabin? E mi creda, la sinistra non ha mai avuto parole tenere per noi; Begin e Sharon si sono presi molte volte dell'assassino. Lei è religioso: non crede che la combinazione della Bibbia con il nazionalismo sia la vera bomba che fa esplodere la politica israeliana? i territori d'Israele non devono essere ceduti al nemico. E tuttavia, chi le dice che su questo non ci siano mille vie per cercare quel compromesso che con noi non è mai stato cercato? Io credo nel diritto religioso di tenersi la Terra, ma non ucciderei un ebreo per questo e quello che lo ha fatto, è ben fuori dal tracciato della Bibbia. Io invece, e con me centinaia di altri, vogliamo restare all'interno della Scrittura e però cercare il compromesso politico. Pensa che esista oggi un rischio di guerra fratricida? ragazzo con la kippa che è andato a pregare sulla tomba di Rabin, è stato picchiato. La sinistra deve finalmente capire una cosa: oggi c'è un grande dolore anche a destra per la perdita del nostro primo ministro. Questo però non vuol dire che si debba chiedere a tutti di abbracciare le sue idee. I miei due figli di 16 e di 15 anni hanno passato tutta la notte a pregare davanti al feretro di Rabin. Però sono ragazzi che sono sempre andati alle manifestazioni di destra. Lei dunque non sente che la destra debba lavarsi la coscienza, fare ammenda? nell'incomprensione, nell'angoscia. Ancora di più . Fiamma Nirenstein

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