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Intervento in Aula sulla morte di un ragazzo israeliano e di Vittorio Arrigoni

mercoledì 20 aprile 2011 Attivita parlamentari 0 commenti

potete rivedere qui il video e di seguito la trascrizione dell'intevento di martedì 19 aprile:

http://webtv.camera.it/portal/portal/default/Assemblea?NumeroLegislatura=16&NumeroSeduta=466&IdIntervento=242685



FIAMMA NIRENSTEIN. Signor Presidente, prendo la parola perché la vicenda cui mi riferisco acquista particolare rilievo in queste ore e anche, in particolare, dopo un intervento che si è svolto tra queste mura un paio di ore fa.
Purtroppo, alcuni giorni or sono, Daniel Wiplich, un ragazzo di 16 anni che si trovava su uno scuolabus nel sud di Israele, è stato colpito insieme agli altri ragazzi sempre della scuola mentre viaggiavano su questa medesima vettura. È stato colpito da un missile di Hamas, è rimasto ferito molto gravemente, ha lottato per la sua vita in ospedale, rimanendo fra la vita e la morte con i genitori accanto per una settimana, finché purtroppo ha dovuto cedere.
Perché sollevo questa questione adesso nel Parlamento? Prima di tutto perché si tratta di una vittima del terrorismo, un ragazzo di 16 anni, e quindi sempre degno di essere ricordato. In secondo luogo, perché quei missili teleguidati e quindi con la sicurezza di andare a colpire un autobus scolastico (si trattava di un missile Kornet sovietico, anzi russo, di provenienza russa, l'ho chiamato sovietico con un lapsus non casuale) erano nelle mani di Hamas che li ha lanciati contro uno scuolabus.
Poiché in queste ore si parla di Hamas come di un'organizzazione quasi pacifista, a confronto di quella che ha ucciso Arrigoni, voglio ricordare che volontariamente seguita ad uccidere, lanciando missili teleguidati e anche missili casuali (missili qassam) sulla popolazione inerme israeliana, mai sparando sui militari e sempre prendendo di mira civili, vecchi, bambini e ragazzi che viaggiano sugli autobus scolastici.
Con questo voglio sottolineare che la questione di Hamas resta, perché in queste ore è stata molto mistificata a seguito dell'uccisione di amici e sodali di Hamas, di Vittorio Arrigoni che, poveretto, aveva confuso i suoi ideali umanitari con quelli di un'organizzazione invece terrorista, che è compresa nella lista delle organizzazioni terroristiche europee. Con essi viveva e aveva fatto suoi i loro slogan, anche i peggiori. Voglio ricordare che questa organizzazione terroristica uccide.
Uccidere è la sua metodologia, uccidere è la sua scelta, ha ucciso un ragazzo di sedici anni che andava a scuola e poi i suoi amici e sodali di gruppi e gruppetti svariati - ma Hamas controlla tutta la striscia di Gaza - hanno ucciso anche un italiano: Vittorio Arrigoni.

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