Inserire IHH nella lista delle organizzazioni terroristiche dell'UE
"L'organizzazione turca IHH (Insani Yardim Vakfi), che ha organizzato la spedizione tutt'altro che pacifica della "Mavi Marmara", ha tutte le caratteristiche storiche e operative per essere inserita nella lista delle organizzazioni terroristiche europee, così come suggerito ieri dall'European Jewish Congress". Lo dichiara in una nota l'On. Fiamma Nirenstein (Pdl), Vicepresidente della Commissione Esteri della Camera.
"La definizione dell'Unione Europea di 'terrorismo' - sottolinea Nirenstein - si riferisce a tutti gli individui, gruppi o entità che hanno commesso, tentano di commettere, o agevolano l'attuazione di atti terroristici. Con ’atti terroristici' si intende anche 'la partecipazione alle attività di un gruppo terroristico, compreso il finanziamento delle sue attività o la fornitura di risorse materiali'.
"Stando a quanto emerso in questi giorni a seguito dei tragici eventi del 31 maggio, come ormai è possibile leggere in numerosi rapporti, l'IHH mantiene stretti legami con Hamas, che è inclusa nella lista delle organizzazioni terroristiche dell'UE dal 2003, e fa parte della "Union of the Good", una organizzazione ombrello islamica affiliata ai Fratelli Mussulmani, che nel 2008 è stata inserita dagli Stati Uniti nella propria black list.
"Negli anni '90 - continua Nirenstein - il governo turco allora in carica indagò l'IHH per i suoi legami con Al Qaeda e per supporto della lotta armata in Afghanistan, Cecenia e Iraq. Nel 1997, una perquisizione delle sedi della presunta Ong turca portò alla scoperta di armi, esplosivi e documenti che ne provavano il legame con gruppi terroristici.
“Già nel febbraio 2009, durante una manifestazione a Gaza, il capo dell'IHH, Bülent Yildirim, aveva parlato di "martirio nel nome di Allah" contro l'embargo della Striscia. Yildirim è stato anche nel mirino dell'intelligence francese negli anni '90 per supporto e finanziamento di gruppi di fondamentalisti islamici in paesi mussulmani.
"Da ultimo, il terribile atteggiamento aggressivo del gruppo che era presente sulla nave Mavi Marmara - l'unica sulla quale si sono registrate violenze - come documentato dai video, conferma l'atteggiamento aggressivo degli appartenenti all'organizzazione IHH, che con spranghe di ferro, coltelli e da quanto si può vedere nelle foto, anche pistole forse sottratte ai militari, hanno aggredito i soldati israeliani.
"Credo che queste preoccupanti informazioni - conclude Nirenstein - vadano tenute in seria considerazione per valutare lucidamente quanto avvenuto il 31 maggio e che non sia possibile accettare la definizione di Ong pacifista per una organizzazione che per anni ha usato una veste umanitaria per nascondere azioni di supporto al terrorismo e di destabilizzazione dell'area mediorientale".
Roma, 8 giugno 2010
anch'io credo che l'IHH sia da inserire nella lista delle organizzazioni terroristiche, stando così le cose.Un bacione, e un abbraccio, Ilaria.
Tiziana F. , roma Italia
Cara Fiamma , certamente se i "tifosi" , secondo me finti, di Israele, come molti redattori de Il Giornale avessero evitato quel titolo, saremmo stati avanti di mezzo passo. Credo che l'estremismo nelle questioni mediorientali sia pericoloso da un parte e dall'altra.
sergio olper , Denver CO
Cara Fiamma, non sono sicuro che Erdogan forzi con il suo atteggiamento Israele, per prendere, come dice Panella la leadership al posto del vecchio e declinante Mubarak. Forse e'cosi'. Sicuramente torna sulle vecchie strade pre 2002, quelle che sono state le sue strade di gioventu'. Pensa che Arik gli ha consegnato Gaza. E guarda questi cosa fanno. Tu continua ad alzare la tua voce. Noi siamo tutti con te
Adriano , Italia
Perfettamente d'accordo di inserire la ong IHH nella lista delle organizzazioni terroriste, e inserire la Turchia nell Unione Medio Orientale , oppure nell' Unione Asiatica, oppure nell' Unione Africana, ma NON nell' Unione Europea!!!!!!
Alberto Levy , Israele
chi vuole leggersi l'articolo dei fatti di Madrid da me riferiti poc'anzi ecco il link http://www.ynet.co.il/articles/0,7340,L-3902071,00.htmlmi spiace, e' in ebraico, domani forse apparira' anche in inglese sui media israeliani.