Incredibile la candidatura iraniana all'Agenzia Onu per le donne
mercoledì 10 novembre 2010 Attivita parlamentari 1 commento
Dichiarazione dell'On. Fiamma Nirenstein (Pdl), Vicepresidente della Commissione esteri della Camera"E' incredibile che l'Iran si candidi per il direttivo dell'Agenzia Onu per le donne, un nuovo organismo che riunisce tutti i vari enti delle Nazioni Unite che si occupano della questione femminile, creato per potenziare la lotta per il miglioramento della condizione delle donne nel mondo.
L'Iran è un paese che lapida le adultere, che ammette la poligamia, in cui la vita di una donna vale la metà di quella di un uomo: le donne non possono ricoprire alte cariche politiche; la testimonianza in tribunale di due donne equivale a quella di un uomo; una donna ha bisogno del permesso del marito per ottenere il passaporto. Inoltre l'Iran non ha ratificato la Convenzione CEDAW per l'eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne, adottata proprio dall'Onu.
In questi mesi poi tutto il mondo sta protestando per l'imminente esecuzione di Sakineh Mohammadi Ashtiani, condannata per un reato di onore a una pena barbarica quale la lapidazione. Per questo tra l'altro, agli inizi di settembre, insieme a oltre 30 colleghe parlamentari avevamo inviato all'Alto Commissario per i Diritti Umani dell'Onu una lettera in cui si chiedeva di riconsiderare l'ammissione, avvenuta nel maggio scorso, dell'Iran a un'altra agenzia Onu per le donne, la Commissione per la Condizione Femminile. Non solo questo non è accaduto, ma ci troviamo ora davanti a una situazione sempre più paradossale. Oggi si tengono le votazioni per il direttivo dell'Agenzia Onu per le donne: se la candidatura iraniana avrà successo, la credibilità di questa nuova istituzione verrà minata alla base e si renderà ridicola agli occhi di tutti quanti si battono per i diritti delle donne nel mondo, nonché per le molte donne iraniane di cui non conosciamo il nome in attesa di essere lapidate secondo leggi di onore che repellono la coscienza democratica e umanitaria che caratterizza i nostri ordinamenti".
mercoledì 10 novembre 2010 19:43:49
Quello che e' incredibile e' il silenzio della sinistra.Anche su questa questione non sentiremo Bersani, ne D'Alema, e neppure i pacifisti scenderanno per strada.Come se le donne dell'Iran non esistessero.Mi chiedo veramente come e' possibile che la destra dica e faccia cose di sinistra, e la sinistra dica e faccia cose di destra.Evidentemente non c'e' piu' destra ne sinistra, e, come dice la psicologa araba Wafa Sultan, si tratta di uno scontro tra chi tratta le donne come bestie e chi tratta le donne come essere umani.Uno scontro tra un mondo arretrato e medievale ed uno avanzato e democratico.E la sinistra sta a guardare...